Teatro Savoia: in scena… il Molise!

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“C’era una volta, e c’è ancora, il Molise”, una manifestazione orientata a raccontare le tradizioni, la cultura, l’anima della regione

di Francesco Vitale (da ilbenecomune.it)

6 aprile 2022

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Lo scorso 2 aprile si è svolto al teatro Savoia di Campobasso l’evento “C’era una volta, e c’è ancora, il Molise”, promosso dall’Associazione “MoliseRadici: Cultura, Costume, Tradizione” in collaborazione con la FITP Molise.

Una grandissima partecipazione da parte del pubblico molisano per una manifestazione orientata a raccontare le tradizioni, la cultura, l’anima della regione.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Campobasso e nel suo saluto iniziale l’Assessore alla Cultura della città capoluogo, Paola Felice, ha espresso tutta la sua commozione per una manifestazione che ha visto una grande presenza di pubblico in questa fase in cui la terribile pandemia da Covid 19 sembra ormai sotto controllo. Lo spettacolo è stato concepito come un susseguirsi di quadri, ciascuno dei quali ha avuto come protagonisti gli associati della Federazione Italiana delle Tradizioni Popolari della regione: ciascuno ha portato in scena una pagina legata alla storia e alla cultura del propio paese. L’orchestra “Mascagni” di Ripalimosani, fra l’altro, ha eseguito il brano “Ukrainya” per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dagli eventi bellici.

Ad aprire la serata, un salterello curato da “MoliseRadici-Cultura, Costume, Tradizione”; a seguire, gli altri gruppi molisani, dal gruppo folklorico di Agnone a “Le bangale” di Baranello, “I Matesini” di Campochiaro, “Lu passarielle” di Ferrazzano e ancora la “Compagnia d’Arte Popolare” di San Giuliano del Sannio, il gruppo “Giuseppe Moffa” di Riccia, “A Schaffette” di Termoli e Camillo Faraone.

La scelta dei protagonisti è ricaduta su un racconto leggero e a tratti emozionale della cultura molisana, anche attraverso la lettura di alcuni brani poetici fortemente evocativi e perfettamente intonati con la serata: il Molise, nelle parole di Emilio Spensieri, è una terra fatta di “gente che ancora sente la crijanza e alla parola ammesca ru surrise “!

Un evento che ha dimostrato ancora una volta che in regione è sempre vivo un grande amore per le tradizioni popolari e folkloristiche: sono molti gli operatori che, fra mille sacrifici e spesso esclusivamente con sforzi privati, si impegnano per tenere alto il nome del Molise.

di Francesco Vitale (da ilbenecomune.it)

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