È venuto ieri a mancare Antonio Zampini 

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Un altro Mastro Muratore viene a mancare nei nostri paesi

di Giovanni Germano

1 dicembre 2023

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Siamo abituati, quando muore qualcuno, a celebrare giustamente figure eminenti che hanno inciso profondamente nella cultura e nella storia delle nostre terre. Ci dimentichiamo invece delle persone che dal basso, nei nostri paesi, umilmente e caparbiamente, con passione e con professionalità, sono stati d’esempio nelle comunità dove hanno operato. Mai articoli o foto sui giornali, mai interviste sui media, ma questi personaggi sono quelli che poi formano le nuove generazioni che decidono di rimanere nel paese, nel caso degli artigiani, sono quelli che lasciano i “segni” del loro lavoro con la pietra, il ferro o il legno, cose semplici ma essenziali indirizzate nello sforzo per garantire la continuità di insegnamenti che vengono da lontano, da molto lontano.
Di questi personaggi non vedrete mai monumenti o lapidi commemorative per le strade dei nostri paesi, vedrete invece i “segni” del loro lavoro, delle loro opere che rimarranno come monito a quelli che rimarranno: la fatica unita all’intelligenza ed al senso di appartenenza produce cultura, la cultura dal basso quella che poi serve veramente ai nostri giovani per farli rimanere.

Ieri mattina ho avuto la triste notizia che una di queste persone, che io conoscevo da anni molto bene per motivi professionali ed affettivi, è venuta a mancare. Il “Muratore” Antonio Zampini di San Pietro in Valle non c’è piu’. “Antonio La Fonte”, come lo chiamavano in paese, ci ha lasciato all'età di 85 anni ma i “segni” del suo lavoro sono sparsi dappertutto non solo a San Pietro in Valle e a Frosolone ma anche nei paesi vicini.
Questo il mio messaggio di condoglianze indirizzate alla figlia ed alla famiglia tutta:
“Carissima Assunta, quando ho visto questa estate tuo padre, parlandoci ho avuto netta la sensazione che nella accogliente casa di Antonio, che io ho avuto la fortuna di frequentare per tanti anni, era calata una fitta nebbia. Una nebbia che stringeva nella sopportazione nobile di malattie subdole due persone eccezionali, tuo padre e tua madre. Avevo percepito lo stridente paragone con i ricordi di un periodo ricco di affetti, di attività, di progetti, di una fucina insomma piena di energie capace di incidere fortemente nella Collettività di San Pietro e dei paesi vicini. Se tu e Michele avete perso un padre esemplare, io ho perso un Maestro, un punto di riferimento imprescindibile durante gli anni in cui ho esercitato la mia professione. Un grosso abbraccio a tua madre, a Michele e a te nel ricordo di Antonio”. 

di Giovanni Germano

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