Molisani, attenzione alla disillusione

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Molise è pronto ad una eventuale invasione turistica per le sue gravi deficienze logistiche e gravi carenze infrastrutturali?

di Vincenzo Colledanchise - fb

21 gennaio 2020

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Sono lieto che anche su RAI UNO si sono divulgate e ribadite le attrattive turistiche della nostra Terra molisana, mediante il servizio trasmesso da Altilia, scaturito dall’ inatteso interesse generale, dopo la pubblicazione dell'articolo del New York Times, che pone il Molise tra le 52 mete preferite al mondo per il 2020. 

Certamente la nostra Terra, ricca di storia, cultura ed arte, dai monti e dal mare invitante, ma soprattutto dai bellissimi borghi e dalla genuina gastronomia, offre grandi potenzialità e merita di essere visitata, anche perché rimasta al suo interno fortunatamente incontaminata, ma mi assale una paura, quella della disillusione. 

Dobbiamo essere onesti nell’indicare a quanti vorranno visitare il Molise che, purtroppo, non è pronto ad una eventuale invasione turistica per le sue gravi deficienze logistiche e gravi carenze infrastrutturali.

Basti percorrere le nostre strade, o peggio, servirsi del treno, per capire che tutte le nostre speranze potrebbero svanire. Immaginate coloro che servendosi del treno a Roma debbano prendere il binario 20 bis, oppure coloro che giunti al Terminal del capoluogo si accorgessero essere privo di sala d’attesa e di servizi igienici e comunque fatiscente. Io mi vergognerei di accogliere amici o conoscenti o gli stessi nostri emigranti che volessero servirsi dei nostri arcaici e lenti mezzi di trasporto. 

Non sono un disfattista, ma cerco di essere onesto e concreto, comparando la nostra regione con i vari Paesi europei da me visitati da qualche anno, nei quali non si evidenziano quelle gravi carenze ricettive che la nostra Terra purtroppo registra e di cui tutti ci lamentiamo.

Non sono un disfattista, anzi sono innamoratissimo della nostra Terra mettendomi sempre a disposizione nell’ accogliere ultimamente quei pochi turisti, camminatori e pellegrini che transitano sui nostri Tratturi per portarsi fino al santuario micaelico del Gargano.

Non sono un disfattista, poichè legatissimo alla nostra Terra, in quanto da anni ne visito ogni borgo, ogni anfratto e grazie al C.A.I. godo del Molise più autentico ed affascinante, quello montano.

Seguo quasi tutte le manifestazioni e le tradizioni molisane, per tale scopo ho allestito anch'io, a mie spese, un Museo della civiltà contadina e della Pietà Popolare a Toro, dove mi si vede accompagnare gratuitamente e sempre con piacere, entusiasticamente, quei pochi turisti che ultimamente vi transitano.

di Vincenzo Colledanchise - fb

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