Anche a Isernia vince il Centro Sinistra

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Eletto al ballottaggio l’ing. Piero Castrataro

di A.C. La Terra

19 ottobre 2021

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Dunque Castrataro ha battuto Melogli, il centrosinistra ha ottenuto una vistosa vittoria e per il centrodestra è stato uno scacco davvero pesante, data anche l’evidente distacco tra le rispettive potenze di fuoco clientelare e mediatico. Punto. Ma le interpretazioni e gli interrogativi che si possono dare a caldo sul risultato sono molteplici.
Per esempio che dinanzi alle gravi condizioni di Isernia, la destra abbia presentato una fuffa programmatica fatta più di gestione del presente che di progetto sul futuro.
Oppure che, colta da ansia di prestazione per il ballottaggio, abbia perso la sua collaudata abilità manovriera e poltroniera combinando pastrocchi con le sue stesse liste d’appoggio e con “l’altra destra” concorrenziale.
Siamo allora dinanzi a gravi errori di “tecnicalità” politica o, più semplicemente, di perdita secca in voti e consenso? E su questa flessione hanno giocato considerazioni legate esclusivamente a fatti, programmi e persone locali? O forse hanno avuto un peso le fascisterie e gli scandali che hanno avvelenato il clima nazionale?
A sentire uno sconfortato telegiornalista di destra sembra che la Waterloo di Isernia sia tutta da addebitare a un riprovevole fratricidio perpetrato da Iorio, come se la politica si reggesse sulla fratellanza e sull’indissolubilità dei matrimoni e come se non contasse che mezza destra è nel Governo e l’altra all’opposizione.
E infine: il clamoroso cambio di passo politico compiuto dalla cittadinanza isernina suona in prospettiva come un campanello d’allarme o addirittura come una campana a morto per i piani alti del potere regionale?
Considerazioni capovolte valgono per la vittoria di un centrosinistra che ha mostrato compattezza e gran voglia di rinnovamento. Questo ha tirato la volata al successo personale di Piero Castrataro, un volto nuovo che ora si affaccia con tutte le carte in regola sulla scena politica molisana, magari in solidale controcanto con il primo cittadino di Campobasso Roberto Gravina.
Alla sua coalizione isernina va insomma riconosciuto il merito di aver saputo fare vera aggregazione tra sensibilità moderne, giovanili, ambientaliste ed europeiste sostenute da un inedito tandem PD e M5S. Un’alleanza questa che in prospettiva offre evidenti possibilità di costruire un comune fronte politico.
Dunque auguri per il rilancio di una Isernia nuova, con una r particolare accomandazione in materia di presenze e competenze: quella di una spropositata rappresentanza maschile che al momento appare piuttosto sbilanciata.
(Commento di Giuseppe Tabasso – da ilbenecomune.it)

Il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle ha vinto con il 58,72 per cento dei voti sull’avversario l’avvocato Gabriele Melogli, già sindaco del capoluogo pentro dal 2002 al 2012, sempre candidato con Forza Italia, appoggiato dalla coalizione di centrodestra. Si è fermato al 41,28 per cento. Al primo turno delle Comunali, lo scorso 3 e 4 ottobre, avevano ottenuto rispettivamente il 41,66 e il 42,88 per cento dei voti. L’affluenza definitiva del ballottaggio è stata del 57,5 per cento, decisamente più alta della media nazionale.

Pietro Castrataro al primo turno aveva totalizzato 5.271 voti, con il 41,66 per cento delle preferenze. Cinque le liste che lo hanno sostenuto: Partito Democratico, Volt, IF-Isernia Futura, MoVimento Cinque Stelle e Partito Socialista Italiano-Sinistra Italiana.

Il nuovo Consiglio comunale di Isernia, in base ai risultati delle votazioni dovrebbe avere questa composizione: 

Maggioranza: 7 seggi a Isernia Futura con Scarabeo, Iannone, Di Baggio, Del Bianco, Paolino, Olivieri e Laurelli, 6 seggi al Partito Democratico con D’Achille, Bontempo, Sardelli, Perpetua, Cefalogli e Di Lollo, 4 a Volt con Vinci, Di Giacomo, Paniccia e Di Rollo, 2 al M5S con Barone e Monaco e 1 al Psi con Ferri.

All’opposizione: Cosmo Tedeschi, candidato, 2 seggi a Fratelli d’Italia con Lancellotta e Di Perna.

Gabriele Melogli candidato sindaco, 3 seggi a Forza Italia con Fabrizio, Dall’Olio e Pietrangelo, 1 a Popolari per l’Italia con Di Luozzo, 1 a Udc con Calenda, 1 a Iris con Amendola, 1 a Isernia Migliore con Chiacchiari, 1 a Alleanza per il futuro con Mancini.

di A.C. La Terra

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