PAC post 2020

Visite: 620

Gli ambientalisti europei parlano di “Eco-truffa”

di da GreenPlanet.net

5 novembre 2020

Back

Le lobby non smettono mai di lavorare ed hanno sempre promesse e denaro a disposizione di chi deve votare per dare continuità allo strapotere della finanza (banche e multinazionali), a un neoliberismo insaziabile, predatorio e distruttivo. La sua visione di un globo che non ha limiti e non è finito, del denaro unico dio, racconta bene le ragioni di un virus e della pandemia in attoNel numero 170 della rivista (marzo 2020), abbiamo proposto, con alcuni articoli, riflessioni su un altro tema a noi caro: l’ambiente, la sua tutela, la sua valorizzazione, parlando di fotovoltaico, territorio, turismo. Abbiamo evidenziato un uso del territorio in profondo contrasto con dichiarazioni di principio in difesa dell’ambiente, un uso del suolo in contrapposizione con la tanto invocata vocazione agricola e turistica della regione Molise.

Continua il dissenso delle associazioni ambientaliste europee, deluse dalla votazione dello scorso 23 ottobre a Bruxelles che ha sostanzialmente definito la nuova PAC post 2020. Ora la palla passa al negoziato finale tra le Istituzioni comunitarie per i cosiddetti ‘Triloghi’, ovvero alla Commissione, al Parlamento e al Consiglio. È proprio questo che venticinque associazioni e coalizioni di tutta Europa, tra cui per l’Italia la Coalizione #CambiamoAgricoltura, vorrebbero fortemente evitare.

Lo hanno scritto nero su bianco in una lettera indirizzata alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen per chiedere di ritirare la proposta e non procedere con il negoziato del “Trilogo” per non minare le fondamenta dei Regolamenti proposti dalla Commissione.

“Se il Trilogo approverà dei regolamenti per la futura PAC che accolgono gli emendamenti di Parlamento e Consiglio si configurerebbe una vera eco-truffa a danno dell’intera Europa”, si legge nella missiva.

“Il Parlamento e il Consiglio hanno chiesto di indebolire la condizionalità ambientale e vanificato l’efficacia di uno strumento innovativo come gli ecoschemi. Stiamo rivivendo la stessa storia di sette anni fa con il Greening, l’inverdimento della PAC attuale, proposto dalla Commissione e indebolito dal Trilogo, risultato poi alla prova dei fatti inefficace per raggiungere gli obiettivi ambientali, come confermato dalla Corte dei Conti Europea che ha certificato che i soldi pubblici investiti nella PAC non hanno conseguito alcun risultato di politica ambientale”, proseguono le Associazioni.

La riforma della PAC è il primo vero banco di prova del Green Deal proposto dalla Commissione, se gli obiettivi delle Strategie Biodiversità 2030 e Farm to Fork non verranno inseriti con coerenza nella PAC, nel corso del Trilogo, sicuramente non potranno essere raggiunti e la transizione ecologica dell’agricoltura europea sarà un tragico fallimento.“È ora di dare risposte concrete alle emergenze ambientali in atto, non bastano solo i proclami di sostenibilità sbandierati da tanti politici, anche italiani, dopo il voto in Consiglio e in Parlamento. La Commissione Europea deve dare un segnale forte di discontinuità rispetto alla PAC attuale e ritirare la proposta emendata dal Parlamento. Se così non fosse ci aspettiamo perlomeno che non faccia passi indietro nel Trilogo ma anzi rafforzi gli obiettivi di sostenibilità con ulteriori proposte, come è in suo potere”, concludono le Associazioni.

La richiesta delle Associazioni europee si unisce alla voce dei ragazzi di “Friday for Future” che con l’hashtag #WithdrawtheCAP stanno chiedendo alla Commissione UE un’agricoltura non avvelenata che protegga il loro futuro in grado di contribuire seriamente alla lotta ai cambiamenti climatici. (c.b.)

di da GreenPlanet.net

Back