“Una canzone per le Mainarde”

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Mobilitazione pacifica il 21 settembre a Castel San Vincenzo per dire si alla salvaguardia ambientale, no allo scempio distruttivo del progetto

di Borghi d’eccellenza

18 Settembre 2023

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Dopo il sollevar polvere, generato fulmini e saette, dettate da un progetto faraonico, indiscutibilmente improponibile, la società con sede nei Paesi Bassi (i cinque stelle dichiararono lo scandalo per poi non far nulla, una volta al governo), a parole fa una parziale marcia indietro circa il progetto che vede la Mainarde essere attraversate da una condotta che per la sua realizzazione vedrebbe l’utilizzo di dinamite, il disboscamento indiscriminato e la devastazione di ambiente, biodiversità e delle decine di attività turistiche della zona tra Castel San Vincenzo e la Valle del Volturno. 

Un’idea folle, descritta nel progetto stesso presentato dall’Enel, come influente negativo per la ormai imprescindibile vocazione turistica del lago.
Sul progetto un alzar di scudi importante come quello del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, della Provincia, delle Associazioni ambientaliste, in prima linea Italia Nostra, oggi anche Legambiente esprime un dissenso non eccessivo, ad onor del vero, vista la dichiarazione di favorevole posizione sugli impianti idroelettrici, aspettando la voce del WWF che ultimamente si è quasi defilata da ogni contesto di irriverenza allo scempio paesaggistico, dell’intera popolazione della Valle del Volturno, delle sigle sindacali, delle Associazioni a tutele del valore culturale dell’intera area, dei Sindaci che a detta dei beni informati, vale per alcuni, sapevano del progetto sin dall’aprile 2024. Ma voce ferma viene dalla Regione Molise che con l’intera Giunta e gran parte del Consiglio, timbra un secco timbro con la scritta indelebile del NO. 

A quanto si apprende, i verti dell’Enel, nelle ore in prossimità della giornata odierna, si sono recati sia in Comune a Castel San Vincenzo che Regione per un tentativo chiarificatore, che però non lascia presagire al ritiro del progetto ma solo alla sua riconsiderazione in termini di impatto. Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più ma si sa, meglio esser cauti, far decantare il presagio di morte e poi, stilettare il colpo finale. Prassi di chi dice di creare ricchezza ma alla fine ne è beneficiario unico ed a danno di popolazioni che parlano di restanza, di baluardi di libertà e democrazia, di chi si batte contro lo spopolamento e il depauperare del valore umano e della identità. “Chi resta deve essere premiato!”, la frase ricorrente della politica, delle partecipate statali quali anche l’Enel, di chi con questa frase retorica, crede di far felici la popolazione ben oltre lo scempio. I conti si fanno con l’oste, questo sempre e mai solo dopo essere usciti dall’osteria ubriachi e senza pagare il conto. L’Enel o chi per essa, questo conto, non solo non lo ha mai davvero pagato, ma adesso lo gira al popolo e ne trae ulteriore profitto non considerando la necessità di dialogo e di opportunità territoriale. 
Realizzare un sistema di pompaggio di portata pazzescamente impattante, rende certamente giustizia alla bellezza di un luogo che ha posto le basi per un nuovo rinascimento e creato fatica la sua forza per un sostentamento grazie al turismo. 
La Comunità Europea ha finanziato da poco un progetto tra Puglia, Molise, Albania e Montenegro, che vede Castel San Vincenzo con il suo lago, una delle quattro punte di diamante del progetto stesso. Non è pensabile che la politica faccia oggi vecchio ciò che accade domani. La strategia dell’attesa è consolidata ma davvero il popolo molisano ha ancora pazienza di sopportazione in tema ambientale? Qualche anno addietro, la popolazione, dovette intervenire per fermare un progetto che vide la Provincia progettare una sorta di discarica lungo le rive del lago. Gli attacchi contro il patrimonio ambientale, simbolo di biodiversità unica al mondo, sono all’ordine del giorno. 
Anche l’ex questore Pozzo, oggi delegato al Omnia dell’Abate di Montecassino e San Vincenzo al Volturno, ha fatto sentire la sua autorevole voce. Franco Valente avrà un bel da fare per consolidare la sua proverbiale contezza alla difesa del bello, nessuno si tirerà indietro al fine confrontarsi per il meglio del Molise e contro l’ormai conclamato assalto alla diligenza paesaggistica da parte di volute politiche arrembanti di campi eolici, fotovoltaici e vari. 

A questo punto una domanda sorge spontanea “Perché l’Enel invece di continuare a propinarci da ormai quasi cento anni opere impattanti, emblema il traliccio che impone una seria riflessione su come alle parole seguono altri accadimenti, non impone anche il suo sguardo a sgomento e trucida illusione di una sua rimozione e ne fa un sigillo di profondo ammutinamento al valore del Dio danaro?”. L’Enel avvierà, come essa diramerà con un comunicato stampa, una sorta di discussione. Facciamoci trovare pronti! 

Per la cronaca e solo per essa, il valore dell’opera di pompaggio è elevatissimo, la sua ricaduta in termini di lavoro, nulla o quasi nulla, distruttiva in termini di valore ambientale, affettivo, paesaggistico e di valore economico in base al grande impatto negativo sul turismo. Riflettere è un dovere come parlarne. 
Il 21 settembre a partire dalle ore 17,00 la piazza di Castel San Vincenzo, a prescindere ogni richiesta di coinvolgimento da parte dell’Enel, ospiterà l’evento “Una canzone per le Mainarde” che intende sollecitare risposte veritiere e non promesse da marinaio. L’evento vedrà susseguirsi sul palco allestito sul fronte della struttura gastronomica “Saporito”, musica e dibattiti. Nessuno sarà emarginato dalla discussione che si spera, vedrà la piazza piena in segno di grande amore per ambiente e paesaggio. Si esibiranno musicisti molisani e non che hanno a cuore il Molise ma soprattutto la partecipazione attiva del popolo alle scelte di vita che coinvolgono presente e futuro della restanza di cui tanto si professa necessità e poi si cestina come se tutto fosse già scritto in negativo. L’Enel fa sapere di essere pronta al confronto? Aspettiamo che la piazza accolga anche i progettisti ed i responsabili amministrativi di chi accende le luci e parla di eco-sostenibilità e tutela del paesaggio ma poi si rende unico partecipe di decisioni unilaterali e mai propositive in tal senso. 

Siateci e proponetevi: Partecipazione è democrazia! 
Per info 333 6600619 – 333 3538199 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

di Borghi d’eccellenza

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