Progetto eolico nell'agro di San Lorenzo Maggio

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Osservazione tecnica presentata alla Regione Campania contro il Progetto Eolico nell'agro di San Lorenzo Maggiore - No All'eolico Selvaggio Sulla Testa Di Guardia Sanframondi e San Lorenzo Maggiore (Documento Pubblico)

di Associazione culturale Togo Bozzi

12 giugno 2024

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Le associazioni territoriali, nelle vesti di realtà civiche firmatarie della presente osservazione tecnica contro il progetto eolico riportato in oggetto, evidenziano quanto segue: 

1 – il Comprensorio del Matese sud-orientale, nel corso degli ultimi anni, è stato letteralmente aggredito dagli amanti del vento, i quali, in spregio al decreto istitutivo del Parco Nazionale del Matese, intervenuto a seguito della legge finanziaria dello Stato nel dicembre del 2017, hanno ottenuto il privilegio di realizzare innumerevoli impianti eolici in un’area naturalistica di pregio, peraltro già protetta sia dalle disposizioni comunitarie dell’Unione Europea che dalla Rete Natura 2000; 

2 – dette infrastrutturazioni eoliche sono state insediate, malgrado i rilievi tecnici e normativi  presentati dagli Enti e dalle associazioni del Matese; 

3 – recentemente, le Istituzioni nazionali e comunitarie hanno fissato i principi tesi a distinguere le aree idonee per gli impianti di energia rinnovabile dai comprensori di pregio ambientale, unanimemente riconosciuti non idonei ad ospitare detti impianti. Conseguentemente, hanno fissato la corretta applicazione operativa del principio Do No Significant Harm (DNSH), secondo cui gli interventi previsti nei programmi strutturali non possono arrecare danni significativi all’ambiente, dovendosi rispettare la piena sostenibilità della transizione energetica; 

4 – diversi Enti regionali, tra cui la Regione Lazio, hanno salvaguardato le Aree di pregio dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, evitando che nelle stesse fossero perseguite azioni dannose e speculative. Detti organismi istituzionali hanno favorito, in tal modo, la realizzazione di nuovi e moderni impianti per l’energia rinnovabile, in armonia con il principio teso a distinguere le zone idonee a riceverli dalle aree di pregio non idonee; 

5 – nell’area indicata dal progetto eolico, ossia nell’agro di San Lorenzo Maggiore, persiste l’uso civico delle terre collettive che è diritto sociale insopprimibile. Nell’ambito dei luoghi in oggetto si individua, infatti, la viabilità pubblica, inquadrabile come vera e propria infrastruttura rurale di libero transito. La manutenzione dell’uso civico spetta, non per niente, alla Pubblica Amministrazione, salvo l’intervento dell’Amministrazione dei beni demaniali, in quanto la rete tratturale incide profondamente sulla gestione dei beni agro-pastorali. Tale viablità presenta numerosi collegamenti vicinali, al fine di ripercorrere sostanzialmente gli antichi nastri stradali del Sannio preromano. Per tali ragioni, trovano pieno riconoscimento, nell’ambito dell’uso civico,  sia lo jus aquandi che lo jus legnandi;

6 – quanto innanzi dimostra l’importanza archeologica dell’area in oggetto, più volte richiamata da studiosi, istituzioni accademiche e universitarie, nonché dalla “Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di  Caserta e Benevento”. Sta di fatto che l’area del Matese meridionale conserva un’importanza storica assoluta, meritevole di attenzioni e ricerche da parte degli uffici preposti. Il professore Gianfranco De Benedittis, noto archeologo e docente universitario, ha indicato, nel suo libro “la Provincia Samnii”, lo storico percorso tratturale, richiamato come segue: “Quanto oggi sappiamo di Telesia (San Salvatore Telesino) ci pone nella possibilità di indicare la porta posta a nord del circuito murario come l'inizio di questa strada che, dall’area archeologica di S. Salvatore Telesino, si dirigeva verso Castelvenere e Guardia Sanframondi per poi proseguire verso questa zona dell’agro di Pontelandolfo…”. 

Ordunque, il suindicato progetto non può essere accettato. E’ giunto, perciò, il momento di rispettare fino in fondo i termini scientifici indicati dai tecnici qualificati dell’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (ISPRA) con la definita perimetrazione del Parco Nazionale del Matese, ricadente naturalmente nei territori comunali di Guardia Sanframondi e San Lorenzo Maggiore. Guardia Sanframondi, 11 giugno 2024 

di Associazione culturale Togo Bozzi

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