Le ragioni di una candidatura

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La sinergia creata dal basso con la collaborazione di sindaci, associazioni, imprenditori e singole energie può dare la forza necessaria per portare in Europa proposte concrete per la rigenerazione delle aree interne meridionali

di Giovanni Germano

20 maggio 2024

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Compagni ed amici mi hanno convinto di accettare la candidatura nelle liste di AVS nella Circoscrizione Meridionale per le prossime Elezioni Europee.
Per me inizia una avventura inedita, che affronterò con tutto l'impegno e con tutta la passione che hanno sempre caratterizzato le mie scelte di vita. Le mie attività, sia professionali che di volontariato, hanno caratterizzato una testimonianza indissolubilmente legata al territorio che mi ha visto nascere. Un territorio che ha subito negli ultimi decenni tutte le contraddizioni sociali, politiche, culturali ed economiche legate allo squilibrio nei rapporti tra città e campagna.  

Passo dopo passo, i paesi del mio Molise, in 30 anni, li ho camminati tutti. Ho sudato tanto, consumando bastoni e scarponi, ma ho avuto la gioia e la soddisfazione di conoscere a fondo e direttamente le terre e le pietre, regali testimonianze di un passato di duro lavoro e di marcata ed aulica espressione culturale.
Se qualcosa ho capito in questi tre decenni, da camminatore, portando i piedi, da un paese all’altro e da architetto, volgendo lo sguardo del professionista sui centri storici e sul territorio, è che la vera ricchezza del Molise me la son ritrovata proprio sotto i miei piedi e davanti ai miei occhi. La vera ricchezza del Molise è costituita dal patrimonio storico, archeologico, culturale, ambientale ed enogastronomico dei suoi borghi e del territorio delle aree interne.
Dal basso, come l’A.P.S. La Terra, che ho l’onore di presiedere, così tante altre Associazioni presenti sul territorio, le Pro Loco, tanti Sindaci, in particolare quelli che resistono caparbiamente dentro le trincee dei loro paesi, e tante singole energie preziose ed appassionate hanno capito da tempo che le aree interne, con le loro ricchezze, possono rappresentare il fulcro di una possibile ripresa dell’intera Regione.
“Cammina, Molise! chè la strada è lunga”, questa la frase imperativa inserita nella nuvoletta della caricatura, che raffigurava un malridotto ed accasciato Molise mentre era impegnato a guardare smarrito un impervio itinerario su di una tabella. Era la caricatura da me disegnata per il primo manifesto del “cammina, Molise!” nel lontano 1995; la stessa caricatura è stata per anni il logo della manifestazione. Niente di più profetico. Sono passati ben 29 anni, ma il Molise ancora non riesce a muoversi, ancora non riesce ad alzarsi e mettersi a camminare.
Che fare? Cosa fare di più per stimolare i muscoli e i nervi nelle gambe, il senno nella testa e la passione nel cuore?
Il Molise non si muove e quindi non cammina, perché non sa che strada prendere. 
Scomparsa la civiltà contadina, fallite miseramente le aspirazioni industriali, entrato drasticamente in crisi l’impiego pubblico, che per decenni ha foraggiato il 60% delle famiglie molisane, nessuna altra via è stata immaginata e quindi percorsa per tentare di rivitalizzare economia, cultura, socialità e demografia della nostra marginale e piccola regione.
Una grossa responsabilità delle istituzioni politiche ed economiche locali, che, seppure in qualche modo giustificata dalle crisi di sistema nazionali ed internazionali, ha prodotto una situazione di arretramento produttivo, una assuefazione intellettuale ed un abbandono del territorio che non hanno precedenti nella pur breve storia del Molise.
Allora cosa aspettano le nostre istituzioni, in particolare quelle politiche ed economiche, a formulare un serio piano di sviluppo per le aree interne?
Io, la mia Associazione, l’APS La Terra, ed i nostri collaboratori siamo pronti e da tempo. Stiamo dimostrando con i fatti, dal basso, come si può intervenire sul territorio:
- 30 anni di “cammina, Molise!” per promuovere i nostri paesi portando migliaia di persone a camminare
- 6 anni di “cammina, Molise! in Argentina” per promuovere il turismo di ritorno
- 3 anni di “Transumando con le capre di Valerio” per porre l’attenzione sui tratturi ed a come tutelarli e riutilizzarli
Sono anni che proponiamo il nostro progetto “Da cammina, Molise! a Molise, Terra di cammini” (qui il link per chi è interessato a conoscerlo) alle istituzioni politiche. Solo pacche sulle spalle per dirci “quanto siete bravi!” e niente più.
In tanti anni niente. 
I nostri paesi che continuano a spopolarsi. I nostri giovani che, sfiduciati e abbandonati a loro stessi, senza lavoro e senza prospettive, preferiscono fuggire dalle loro terre. Il suolo, abbandonato dalla custodia contadina secolare, subisce lo scempio dei danni provocati dall’abbandono e dalle scelte antropiche scellerate legate spesso all’eolico ed al fotovoltaico selvaggio. Le tante energie, presenti nei nostri paesi e nelle nostre città, vive e di eccellenza nel campo culturale e produttivo che non vengono valorizzate e lasciate spesso perire, perché prive degli aiuti necessari. Se a tutto questo si aggiungono i gravi disservizi del pubblico a favore dei privati nella sanità, nella scuola e nei trasporti, il quadro assume tinte fosche.
Ho accettato la proposta di candidarmi alle Elezioni Europee 2024 nella lista e nello schieramento che più ritengo vicini alle mie posizioni politiche, sociali e culturali, perché:
- le problematiche che riguardano le aree interne del mio Molise sono le stesse delle aree interne del Mezzogiorno d’Italia  
- ritengo sia fondamentale portare la Base all’interno delle Istituzioni Europee per provare ad invertire la rotta, la cui dritta è sempre stata data dai professionisti della politica;
- all’interno della mia lista ci sono tante persone degne, preparate ed appassionate che ho avuto modo di conoscere in tanti anni di lavoro sul territorio nel volontariato e nella mia professione di architetto;
- non ho niente di personale da chiedere alla politica ma solo la voglia di percorrere una strada, per me nuova, nel migliore dei modi possibili per il bene comune di tutti i molisani.
Non so come finirà questa avventura, ma una cosa è certa in tutti questi anni insieme ai miei collaboratori ed a tante altre associazioni, a tanti sindaci, a tante persone attive di ogni tipo nel mondo dell’economia e della cultura, in sinergia siamo riusciti a creare una Base solida capace di fare fatti ed a testimoniare che il Molise esiste e resiste e che ha tutte le energie necessarie per essere rigenerato.  

In campagna elettorale questi saranno i miei temi
1 – IN EUROPA PER LA RIGENERAZIONE DEI NOSTRI PICCOLI PAESI 
Se qualcosa ho capito nei 30 anni di “Cammina, Molise!”, da camminatore, portando i piedi, da un paese all’altro e da architetto, volgendo lo sguardo del professionista sui centri storici e sul territorio, è che la vera ricchezza del Molise me la son ritrovata proprio sotto i miei piedi e davanti ai miei occhi. La vera ricchezza del Molise è costituita dal patrimonio storico, archeologico, culturale, ambientale ed enogastronomico dei suoi paesi e del loro territorio.

2 – IN EUROPA DEVONO EMERGERE LE BELLE ENERGIE CHE NASCONO DAL BASSO
Riappropriarsi della POLITICA PARTECIPATA, cercando di dare ai cittadini gli strumenti necessari per il confronto democratico e per il controllo della trasparenza di chi è delegato a rappresentarli; mettere in atto una strategia nuova che sviluppi l'impegno politico attivo, collegandolo a concrete iniziative progettuali che mobilitino energie, mettendo insieme impresa, solidarietà e cittadinanza attiva.

3 – IL MERIDIONE CI ASPETTA E CI OSSERVA, PROTEGGIAMOLO
Difendere, recuperare e rivalutare le RISORSE TERRITORIALI come la difesa del suolo e delle acque, il rimboschimento delle aree montane, la creazione di parchi naturali, la valorizzazione dei siti archeologici, religiosi e paesaggistici, il rinnovamento dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'artigianato, la nascita di aziende di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici

4 – IN EUROPA L’IMPORTANZA DEI TRATTURI
I tratturi sono stati la nostra ricchezza per millenni. che tornino ad esserlo. Tutti sappiamo che i Tratturi stanno scomparendo, giorno dopo giorno, fagocitati da strade e stradine, da urbanizzazioni più o meno abusive, da occupazioni e concessioni dubbie, da forestazione spontanea, da travagli idro-geologici, ma cosa facciamo?
Proteggerli non significa solo musealizzarli o renderli parchi intoccabili. Dobbiamo lavorare affinché questa nostra unicità territoriale possa diventare fonte di nuova economia. Il nostro sforzo dovrà essere orientato alla realizzazione di sane politiche agricole, forestali e di pastorizia, capaci di generare ricchezza turistica, paesaggistica e culturale.

5 – IL MOLISE NON È SOLO E NON È DIMENTICATO. I NOSTRI CONNAZIONALI ALL’ESTERO SONO PIÙ VICINI DI QUANTO PENSIAMO
La bellissima esperienza delle Edizioni di “cammina, Molise! in Argentina”, a Mar del Plata nel 2015, a Rosario nel 2016, a Cordoba nel 2017, a La Plata nel 2018, a Buenos Aires nel 2019 e, dopo la pausa dovuta al Covid, di nuovo a Mar del Plata nel marzo del 2023, hanno segnato un altro importante passo avanti per la legittimazione del Progetto. Le Associazioni dei Molisani che hanno organizzato l’evento insieme all’A.P.S. La Terra, gli Enti e le Agenzie turistiche contattate, tutti sono convinti che in terra argentina esiste una potenziale carica turistica pronta ad esplodere per raggiungere le terre molisane. La semplicità e la peculiarità con cui il “cammina, Molise!” si è presentato agli Argentini, ha risvegliato e rafforzato il desiderio di tornare nei propri paesi d’origine a tanti emigranti, ormai avanti negli anni, ed ha colpito l’immaginario di tanti loro discendenti, giovani e meno giovani, vogliosi di venire a conoscere le terre dei loro avi, così diverse dalle terre argentine. Questo potenziale, così evidente in Argentina, è ancora consistente anche in altre parti del mondo dove è stata forte l’emigrazione di nostri corregionali, come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, e così via.
Rendiamo più forti questi legami con i nostri connazionali all’estero, interagiamo di più, rendiamo le generazioni successive parte attiva del nostro comune futuro in patria.

6 - LE FORME DI TURISMO SONO TANTE MA NON TUTTE SONO ADATTE ALLE NOSTRE TERRE. NOI VOGLIAMO PRUOMUOVERE IL TURISMO MITIGATO
“Turismo mitigato”, come lo intendiamo noi, vuol dire turismo adattato alle attuali e reali esigenze delle nostre terre. Non ci interessano i grossi numeri e le grosse concentrazioni, ci interessano le dovute proporzioni che in continuità per tutto l’anno, siano in grado di rianimare l’auspicato riequilibrio economico-culturale della nostra campagna rispetto alla città e per questo è necessario promuovere le AREE INTERNE in un piano di sviluppo eco-sostenibile, al fine di incentivare le attività legate, oltre che al turismo mitigato, all’agriturismo, alla bioagricoltura ed all’artigianato.

7 RECUPERARE I NOSTRI PAESI, SIGNIFICA RIACQUISIRE IDENTITÀE DIGNITÀ
È sempre più necessario predisporre adeguati piani di recupero dei CENTRI STORICI, studiati non solo per musealizzare il passato ma con l’esplicito intento di ricreare la vita sociale a dimensione umana, favorendo le attività artigianali legate alla pietra, al ferro ed al legno ed a tutte le mansioni commerciali e di servizio, capaci di garantire un adeguato sviluppo che incentivi la volontà di “abitare il paese”.
Bisogna sostenere la scelta di chi vuole continuare a vivere nelle piccole comunità e di chi ci vuole tornare a vivere.
Bisogna ricreare le basi di una dignitosa vita sociale, fatta di lavoro e servizi adeguati.

8 – I NOSTRI PAESI NON DEVONO RIMANERE ISOLATI. DOBBIAMO SOSTENERLI CON ADEGUATE POLITICHE DI SVILUPPO
Occorre sostenere la riorganizzazione strutturale delle ISTITUZIONI LOCALI (Comuni, Unione dei Comuni) per avvicinarle ai cittadini ed offrire loro in maniera più razionale ed efficiente i servizi socio-assistenziali fondamentali, quali la sanità, la scuola e l’assistenza agli anziani, garantendone la presenza sul territorio in modo efficiente e capillare.
È altresì assolutamente necessario migliorare la rete dei TRASPORTI LOCALI, rendendoli più snelli ed aderenti alle necessità dei cittadini, migliorando anche la percorribilità della esistente rete stradale locale, agendo con una adeguata manutenzione ed evitando la costruzione di ulteriori strade interpoderali, poiché questa pratica, negli ultimi decenni, ha prodotto seri guasti idro-geologici al territorio.
Va invece investito meglio e di più, sul miglioramento dei tracciati delle strade di collegamento tra i paesi, i centri provinciali e le fondovalli, per ridurre i tempi di percorrenza.

9 – SOSTENIAMO LA SOCIALITÀ ED I GIOVANI. QUESTE SONO LE RADICI DELLA NOSTRA IDENTITÀ E LA SPERANZA PER IL NOSTRO FUTURO.
E’ necessaria una nuova politica tesa a risolvere i problemi del MONDO DELLA SCUOLA. 
Va costruito un razionale progetto di sviluppo permanente dell'educazione. Il fine è quello di favorire ogni opportunità che batta la cultura dell’abbandono e favorisca una formazione in linea con il possibile sviluppo della regione. 
Per questo, per quanto attiene le attività inerenti l’arte, gli studi storici, il recupero dei dialetti e delle tradizioni locali, fino alla salvaguardia ed alla valorizzazione dei tratturi ed in generale dei beni paesaggistici, vanno sostenute le organizzazioni e le associazioni culturali ed ambientaliste, radicate sul territorio, che in sinergia con la scuola possono aiutare a diffondere quei valori aggiunti della cultura locale che altrimenti andrebbero a perdersi. 

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di Giovanni Germano

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