Una volta c’era il “tempo”

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Dall’infanzia “colta” alla socialità negata dei nostri paesi

di Giuseppe Tabasso (da ilbenecomune.it)

4 dicembre 2023

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Quando non c’erano le odierne carenze demografiche, i bambini dei nostri paesi vivevano esperienze straordinarie ma irripetibili per i loro coetanei di città legati a realtà più virtuali che reali.

Nel microcosmo paesano il bambino “assorbiva” tutto: vedeva il sindaco e l’arciprete, il maresciallo dei carabinieri, battesimi, nozze, funerali, scazzottature e “monte” di animali (da cui apprendevano con naturalezza i meccanismi riproduttivi).

Quei bambini vedevano falegnami, calzolai, fornai, mungiture di vacche e uccisioni di maiali. Entravano e uscivano perfino da casa in libertà. Distinguevano un passero da un merlo, una lucertola da una biscia, un fungo da una patata. Fu Don Milani a dire che i bambini di paese sono infinitamente più “colti” dei loro coetanei metropolitani.

Nei paesi abbondava infine uno dei beni più preziosi delle società moderne: il tempo. Quello divorato nelle grandi città, dette appunto “cronofagiche”.

Oggi invece tutto è cambiato e il futuro dell’infanzia, cioè quello del nostro Paese, è legato strettamente a un eccezionale disponibilità di strutture scolastiche funzionali, a partire dagli asili nido.

E qui nascono note davvero dolenti per il Molise. Le statistiche mettono ai primi posti Toscana, Umbria ed Emilia Romagna (36%), seguite da Lazio e Valle d’Aosta (34%). Marche e Friuli Venezia Giulia scendono al 28% – 26%) e infine si piomba al 9% di Molise e Calabria e al 6% della Campania.

È un problema che specie nel meridione peggiora la denatalità, non solleva affatto le donne e nega il diritto infantile alla socialità.

Intanto la stragrande maggioranza dei piccoli Comuni è costretta a gettare la spugna per la scomparsa di ben 1018 progetti PNRR. E i sindaci non se la sentono di avviare i lavori.

Intervistato da Repubblica, il sindaco di Mirabello Sannitico, Angelo Miniello, dice: “Noi non abbiamo rinunciato a niente, ma facciamo tanta fatica. Il ministero dell’Ambiente rimborsa a tempo di record, ma gli altri hanno tempi biblici. Da un anno a questa parte sul PNRR per i Comuni non si muove più nulla, non si vede più un bando, non un finanziamento”.

E ora da dove usciranno i bambini “colti” di Don Milani?

di Giuseppe Tabasso (da ilbenecomune.it)

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