• 12/23/2022

“Festival della resistenza molisana”

La II tappa del Festival è approdata a Guglionesi, nella meravigliosa cornice del teatro Fulvio

di Alberta Zulli (da termolionline.it)

30 dicembre 2022

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Molto più di un festival, illustrano gli organizzatori: «La nostra terra è caratterizzata da associazioni e realtà uniche. Troppo spesso isolate e costrette a coprire il vuoto istituzionale e le mancanze socio – culturali del territorio senza perdere mai di vista la propria vocazione. Alla luce di queste realtà frastagliate, e geograficamente distanti, l’associazione “Un altro Molise è possibile” ha il forte desiderio di creare spazi di aggregazione e una rete di lavoro in tutta la regione per superare l’inerzia dei “professionisti della politica” e proporre soluzioni concrete al problema della desertificazione e del vuoto culturale-sociale, intervenendo in settori specifici quali: i diritti sociali e civili, il turismo sostenibile, il lavoro, la sanità pubblica e i trasporti. L’obiettivo a breve termine è costruire proposte nate dal confronto e dalla conoscenza dei bisogni dei territori per dare una possibilità ai tanti, e alle tante, che credono in un Molise migliore».

Moderatori e presentatori dell’incontro sono stati Emanuele Bracone e Monica Vignale, i direttori delle testate giornalistiche online Termolionline.it e Primonumero.it.

Gli interventi suddivisi in 5 gruppi hanno visto la partecipazione di tanti amici, Giovanni Germano di “Cammina, Molise”, Maurizio Marino cooperativa il Giardino dei ciliegi di Montemitro, don Antonio Di Lalla parroco di Larino e direttore de La Fonte, Laura Venittelli attivista dell’associazione Casa dei diritti, Matteo Fallica attivista dei diritti civili impegnato nella raccolta firme per l’eutanasia legale. E poi per il secondo gruppo Domenico Vignale associazione giovanile AGNG, Marco AMA Green azienda agricola DI Agnone, Greta Rodan scrittrice, Michela Spina responsabile dei Fridays For Future. E poi, ancora, Giorgio Gagliardi presidente circolo ANPI Primo Levi, Massimo Iaciancio azienda Passarè Antico Molise, Giuseppe La Palombara responsabile di Cuore Verde, Paola Di Sabato Psicologa dell’istituto SERD, Dino Campolieti presidente CIA (associazione agricoltori italiana della regione Molise), Lorenzo Blascetta fondatore dell’associazione KroaTarantata con sede a Montemitro, Laura Fanelli artista ed illustratrice, Nadya Chalykh consulente e docente nel campo della comunicazione interculturale. E, infine, Giuseppe Fabbiano dell’associazione Plastic Free, Antonio De Lellis Città Invisibile, la dottoressa Masucci cooperativa BeeFree che cura la violenza di genere, Adamo Ciarallo uno degli organizzatori del Good Time Blues Fest, Manfredi Saavedra registra, interprete e sceneggiatore e Antonio D’Andrea associazione AUSER – vivere con cura. Cooperative ed aziende che si occupano di sviluppo sul territorio, associazioni che organizzano attività per valorizzare la nostra storia e cultura dall’alto al basso Molise, associazioni che curano gli ultimi e trattano dipendenze e violenza di genere, organizzatori di festival e promotori di turismo.

Tutti presenti per un unico scopo, discutere e confrontarsi per progetti futuri, frutto della collaborazione tra le associazioni organizzatrici “Un altro Molise è possibile” e l’associazione giovanile “Agng” di Guglionesi.

I partecipanti hanno raccontato gli esordi delle loro principali attività e quello che continuano a svolgere. Come don Antonio Lalli, direttore de “La fonte”. «Abbiamo iniziato per gioco, dopo il terremoto del 2002. Ancora dopo 20 anni c’è da ricostruire e quindi è necessario esserci per essere da sprono. Abbiamo letto la storia con gli occhi dei terremotati, dove i terremotati sono gli ultimi non considerati. Noi dobbiamo alzare la voce per loro».

Giovanni Germano, mente, cuore e braccio di “Cammina, Molise!”, racconta l’esperimento di resistenza proprio con questa iniziativa. «Cammina, Molise! è nato per festeggiare il primo anno di un giornale, e il suo obiettivo è far conoscere i piccoli paesi della nostra regione».

Come “la Fonte” anche “Cammina, Molise!” nasce da un’esperienza giornalistica (n.d.r.: “la vianova”), il Molise, quindi, ha bisogno di qualcuno che lo racconti perché chi lo racconta vive la realtà.

Maurizio Marino della cooperativa il Giardino dei ciliegi di Montemitro, ha portato la sua esperienza di giovane ragazzo che, dopo essersi iscritto all’università pensava di non rientrare in Molise, invece “dopo alcune esperienze fatte anche all’estero, mi sono reso conto di quanto questa terra mi abbia richiamato, sia a livello agricolo che di territorio”.

Giovani che sognano un futuro e molto spesso lo costruiscono al di fuori della nostra regione ma che subiscono il richiamo della propria terra e si mettono a servizio per creare qualcosa di bello.

Ma esistono dei giovani che questo coraggio non ce l’hanno e finiscono in circoli viziosi dai quali è difficile uscirne. Non impossibile. E per questo motivo è nata la “Casa dei diritti” dell’onorevole Laura Venittelli che, da anni ormai, fa del social la sua mission principale.

«Durante la pandemia ci chiamavano per i problemi del gioco d’azzardo. Sia a livello psicologico che per le crisi da sovraindebitamento. Con una linea dedicata abbiamo cercato di far fronte a questa problematica e continuiamo a farlo».

Matteo Fallica ha portato la sua testimonianza sulla difesa dei diritti civili e attivismo civico e invocando la libertà dell’Iran. “Attivismo civico significa mettere in luce il posto in cui si vive, renderlo migliore e vedere felici le persone”.

Per il secondo gruppo, Domenico Vignale presidente dell’Agng di Guglionesi ha raccontato la volontà di alcuni giovani guglionesani di creare aggregazione, poiché nel territorio questa cosa era venuta a mancare. 

«Abbiamo creato qualcosa di utile tutti insieme, iniziando dalla raccolta di immondizia per le strade. Restituendo decoro. E da qui non ci siamo più fermati. Bisogna però collaborare tutti insieme. I giovani di Guglionesi hanno molte capacità ma bisogna spronarli».

Marco Ama, Green azienda agricola di Agnone nella sua azienda regala emozioni sensoriali per tutti. I bambini possono interagire con gli animali. «Da noi si vivono esperienze particolari. Come gli igloo dove la gente può trascorrere una notte particolare. L’alto Molise è tutto da scoprire»

La scrittrice Greta Rodan originaria di Chiauci, ascoltando i racconti dei presenti, ha spiegato le ragioni del suo voler trasferirsi in Molise, «mi sono innamorata di questa terra ed ho deciso di restarci. Scrivo un’agenda su tutta l’Italia ma soprattutto scrivo del Molise ed è questo quello che mi piace».

“Salvare il mondo per salvare l’umanità” è questo il motto di Michela Spina, responsabile dei Fridays For Future movimento internazionale di protesta per la Giustizia Climatica, “Bisogna ritrovare il contatto con la natura”.

Economia civile, sociale, integrazione, fanno invece parte del circolo Anpi Primo Levi di cui Giorgio Gagliardi è presidente. “Perché oggi sta tornando alla ribalta il tema dell’economia civile? Perché oggi c’è un serio problema di disuguaglianze. La logica della crescita ha influito anche negativamente sulla salvaguardia dell’ambiente”.

Nasce su un muretto del corso di Agnone, Massimo Iaciancio e sognava come tutti i suoi coetanei. Così ha creato la sua azienda Passarè Antico Molise, “con questa azienda ho ritrovato tutti i paesi che avevo visitato giocando a calcio. I ragazzi devono vedere tutto con occhi diversi e devono creare qui in Molise per generare sviluppo. Nella resistenza c’è la sostanza”.

Giuseppe La Palombara, responsabile di Cuore Verde, ha realizzato un’azienda che ha aggregato tanti agricoltori. “Produciamo prodotti che hanno delle missioni speciali, contribuire allo sviluppo del nostro territorio”.

Come l’onorevole Laura Venittelli anche Paola Di Sabato, psicologa dell’istituto Serd, da un po’ di tempo si occupa del gioco d’azzardo. “La crisi invece di indurci a essere parsimoniosi ha indotto ancora di più al gioco d’azzardo e all fato. Il gioco d’azzardo è come le sostanze stupefacenti. La dipendenza si trova in entrambe le problematiche”. 

Dino Campolieti presidente CIA (associazione agricoltori italiana della regione Molise) ha parlato della problematica dei cinghiali con la conseguente problematica della rovina dei nostri territori ma non è solo colpa degli ungulati. “E’ la politica che ha rovinato l’agricoltura. Se noi oggi festeggiamo il festival della resistenza, dobbiamo dire che chi è davvero resistente sono gli agricoltori”. 

Da Montemitro come Maurizio Marino anche Lorenzo Blascetta fondatore dell’associazione KroaTarantata, che ha raccontato la convivenza con le due minoranze linguistiche presenti sul territorio, quella arbreshe e quella croata. “Questa convivenza nasce 500 anni fa, e siamo stati capaci di accoglierli e integrarci. L’integrazione con loro ci rende molto fortunati. La nostra associazione nasce nel 2010 con l’obiettivo di fare qualcosa per le nostre musiche tradizionali”.

Laura Fanelli artista ed illustratrice di “un altro Molise è possibile” ha letto dei suoi scritti sui ragazzi che hanno lasciato il Molise in cerca di fortuna.

Per ultima, non per importanza, del quarto gruppo è stata la volta di Nadya Chalykh, consulente e docente nel campo della comunicazione interculturale. “E’ da un anno che vivo qui. Sto creando il mio circuito per la mia azienda ma negli ultimi mesi ho aiutato dei bambini ucraini, fuggiti dalla guerra, a integrarsi qui in Molise”.

Per il quinto gruppo è stata la volta di Giuseppe Fabbiano dell’associazione Plastic Free. “Noi di plasticfreeit e Molise pulito, calzino compreso, abbiamo rappresentato il nostro impegno quotidiano e la nostra mission, accolta con entusiasmo da numerosi comuni molisani, che ringrazio”. 

Gli ultimi, quelli che non hanno niente hanno tutto grazie ad Antonio De Lellis della Città Invisibile di Termoli. Una città che sa accogliere chi è meno fortunato. “Non ci si può girare dall’altra parte. Siamo un’associazione che accoglie tutti. La nostra realtà è purtroppo peggiorata”. 

Inivisibili e e violenza di genere, spesso vanno di pari passo e la dottoressa Masucci sul palco del Fulvio ha parlato proprio di questa problematica che, ormai, da tempo sta dilagando. Si occupa delle violenze di genere con la cooperativa BeeFree, “con supporto psicologico e legale. Operiamo su tutto il territorio. Il fenomeno è culturale. Se vogliamo arrivare a una parità di genere dobbiamo intervenire fin dalla tenera età”.

Un po’ di leggerezza ma tanta integrazione nelle parole del ballerino Adamo Ciarallo, che è anche uno degli organizzatori del Good Time Blues Fest svoltosi lo scorso luglio nel comune di Guglionesi.
«Insieme ai ragazzi dell’Agng abbiamo portato più di 200 persone provenienti da tutto il mondo. Ha portato ricchezza culturale. C’è stato il confronto tra persone diverse tra loro ma uguali nel cuore. I guglionesani hanno accolto questi ragazzi nelle loro case. Attraverso il ballo si impara tantissimo».

A conclusione dell’incontro sono intervenuti Antonio D’Andrea dell’associazione AUSER – vivere con cura e Manfredi Saavedra, registra, interprete e sceneggiatore.
Il primo ha raccontato della scuola di vita ecologica e di cultura e vita delle donne. “Cosa hanno fatto le donne e l’educazione sessuale deve essere al centro di incontri altrimenti cresceranno uomini allo sbaraglio. E questo noi lo facciamo a Capracotta”.
«Bisogna proporre il Molise anche per il cinema- ha dichiarato Saavedra- noi non abbiamo nessuna struttura per questo. Ma il mio obiettivo per il prossimo governo regionale è battermi per questo, sia a livello economico che artistico».

(GALLERIA FOTOGRAFICA)

di Alberta Zulli (da termolionline.it)

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