• 04/07/2017

Il punto sulla giornata europea in difesa della sanità pubblica

Venerdì 7 aprile si è tenuta a Campobasso su iniziativa del Forum del Molise la giornata europea per la difesa della sanità pubblica

di Umberto Berardo

10 aprile 2017

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Venerdì 7 aprile si è tenuta a Campobasso su iniziativa del Forum del Molise la giornata europea  per la difesa della sanità pubblica.

Era una manifestazione che aveva spessore ed orizzonte sicuramente più ampi di quello regionale, ma aveva come tema uno dei diritti fondamentali del cittadino che è quello alla tutela della salute così chiaramente definito nell’art. 32 della Costituzione Italiana. 

Il Forum per la difesa della sanità pubblica di qualità del Molise ha ritenuto dunque un suo dovere quello di organizzare anche nella nostra regione un meeting capace di porre al centro dell’attenzione una questione come quella della salute che dovrebbe coinvolgere dal nostro punto di vista ogni cittadino.

Leggiamo su molti mass-media e social – network che la manifestazione di venerdì a Campobasso sarebbe stata un flop.  

Noi eravamo in piazza Municipio e l’abbiamo vista piena direttamente ed attraverso le foto postate su FB da diversi soggetti presenti.

C’è stato anche chi ha pubblicato foto scattate probabilmente dai balconi del Comune a fine manifestazione e che mostrano ampi spazi vuoti, ma credo non abbiano alcuna attendibilità sulle reali presenze avute che non erano oceaniche, ma accettabili.

Qualcuno ha gridato forse anche con una punta di soddisfazione al fallimento con il paragone alla giornata di lotta organizzata sempre dal Forum il 18 maggio 2016.

Taluni servizi giornalistici poi non sono riusciti né a cogliere il senso della manifestazione, ma neppure ad estrapolare gli elementi fondamentali emersi negli interventi dal palco.  

C’è stato ad esempio quello di Biase D’Andrea, rappresentante dell’Unione degli Studenti, che ha avuto sulla questione sanità e sul tema del diritto all’istruzione una capacità di analisi politica e di comunicazione informativa che hanno infiammato l’entusiasmo della piazza, ma che molti hanno preferito ignorare.

Marcella Stumpo ha focalizzato l’attenzione sul tema dell’acqua e dell’ambiente sottolineando gli errori nelle decisioni del governo locale ed invitando tutti al presidio davanti al Consiglio Regionale del 13 aprile.

C’è stato poi il discorso pacato di Italo Testa che con estrema lucidità ha analizzato la situazione catastrofica in cui versano i servizi sanitari in regione ed ha fatto una proposta che, se accolta, può iniziare a rompere la frammentazione dei vari movimenti di lotta per i diritti civili e l’isolamento inconcludente di talune formazioni della Sinistra per creare davvero ed aggiungiamo finalmente sinergie di operatività politica in grado di incidere su una realtà regionale inaccettabile per diversi aspetti e creare le basi per il cambiamento e lo sviluppo.

In sostanza il dott. Testa a nome del Forum ha invitato tutti i movimenti e le associazioni presenti in piazza ad un prossimo incontro di coordinamento per creare rete su tutto il territorio del Molise e per definire un percorso di operatività in grado di garantire nuove azioni di lotta e di elaborazione di idee.  

Il Forum sapeva bene che talune adesioni sarebbero state puramente formali o addirittura strumentali, così come era cosciente dei distinguo da parte di singoli soggetti e di alcune associazioni che più che pensare al bene comune pongono al centro dell’attenzione la propria visibilità.

Sicuramente sarebbe stato più opportuno accettare gli assensi solo in piazza prima del presidio per renderli reali con la testimonianza come è accaduto per quanti, persone o associazioni, ci hanno messo la faccia; sarebbe stato anche necessario porre più attenzione nel metodo e nello stile.

Non ci voleva molto per osservare che dei 136 sindaci in piazza non ce n’erano che meno di 10.

Non è neppure un mistero per nessuno che le decisioni del commissario ad acta Paolo Di Laura Frattura nella definizione del POS non abbiano avuto fin qui alcuna opposizione chiara e riconoscibile né in Consiglio Regionale, né, con le poche eccezioni, tra gli amministratori locali, né ancora nelle dichiarazioni e nelle prese di posizione dei parlamentari molisani; dunque è chiaro che nella difesa della sanità pubblica di qualità al momento nulla ci si può attendere da chi invece dovrebbe essere istituzionalmente il difensore fondamentale dei diritti dei cittadini.

È per questo che il Forum da mesi ha intrapreso un’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nella convinzione che solo l’azione corale e decisa della popolazione può incidere sulle decisioni politiche che la riguardano.

Abbiamo già scritto che occorreva in ogni caso essere in piazza con le proprie idee, anche con i distinguo su posizioni strumentali, con la capacità di analisi della situazione sanitaria, con la necessità di fare comunicazione informativa onesta, con la ricerca delle responsabilità dei gravi errori politici esistenti e con l’indicazione di percorsi concreti per la difesa della tutela reale della salute dei cittadini molisani ed europei.

Questo semplicemente è stato fatto nell’esclusivo interesse dei cittadini molisani.

Certo che occorre prendere atto che la partecipazione venerdì poteva essere ancora più ampia, ma forse le responsabilità sulla mancata riuscita della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, fatte le dovute analisi anche di possibili errori, vanno ricercate in tutti noi che, invece di continuare in sterili polemiche, dovremmo essere più capaci di partecipazione reale oltre che fittizia o virtuale.

Chi si straccia le vesti per la scarsa presenza in piazza venerdì è mai stato ad un presidio davanti al Consiglio Regionale quando i presenti a stento sono qualche decina?

Aver portato a Campobasso tante persone, associazioni, sindacati e partiti sensibili al bene comune è comunque un risultato utile soprattutto in considerazione del fatto che raramente altri riescono a farlo.

Noi crediamo che al Forum per la difesa della sanità pubblica del Molise si debba in ogni caso dare atto che è tra i pochi che nella regione riescono a muovere la riflessione, l’informazione e la partecipazione. 

I componenti del coordinamento e gli aderenti alle assemblee si muovono ed operano.

Ora arricchire questo lavoro con adesioni sempre più numerose, spirito critico e contributi di idee è l’unica cosa utile da fare! 

di Umberto Berardo

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