• 04/26/2017

Rischio mafia in Molise

Unire istituzioni e cittadini, ma lo stato non vada via 

di Michele Petraroia (Consigliere Regionale) 

27 aprile 2017

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In un Molise rattrappito, sfiduciato e privo di prospettive di futuro, arriva per la prima volta nella storia la Commissione Parlamentare Antimafia per approfondire fatti, verificare episodi e contribuire a fare chiarezza sull’entità del fenomeno, sui pericoli che corrono le nostre comunità e sulle misure da adottare per contrastare  l’infiltrazione della criminalità organizzata in aree grigie, imprese, appalti, attività produttive, riciclaggio o altro.  Questo evento, fortemente sollecitato da più interrogazioni parlamentari, mozioni consiliari e istanze istituzionali, è rimasto nascosto in un angolo buio come se l’omertà rappresentasse una sorta di scorciatoia in cui rifugiarsi per sminuire il problema. 

Ed anche per questa ragione sarà utile seguire la Conferenza Stampa che la Commissione Parlamentare terrà alle 15.30 al termine delle audizioni in programma con la Magistratura, le Forze di Polizia ed i riferimenti  interregionali della Direzione Antimafia, in modo tale che i cittadini siano resi edotti da prime valutazioni autorevoli sulla situazione in cui versa la regione. Nell’imminenza del lavoro programmato per domani in Molise ho anticipato una nota di sintesi al Presidente e ai componenti della Commissione, oltre che ai Ministri con delega alla Difesa, all’Interno, alle Finanze e a Grazia e Giustizia, per esplicitare le preoccupazioni che assillano i cittadini, le imprese e le forze sociali più rappresentative, in tema di legalità e di contrasto alla criminalità organizzata. 

I tratti salienti della nota evidenziano che al crescere degli episodi portati alla luce da inchieste giudiziarie su fatti di camorra, ndrangheta o nuove mafie pugliesi, si è sommato un progressivo ma costante allontanamento dello Stato dal Molise certificato dalla soppressione del Comando Regionale Carabinieri, dall’accorpamento di fatto delle 26 Stazioni del Corpo Forestale presenti sul territorio, dalla soppressione del distaccamento della Polizia Stradale di Larino, oltre che di presidi di Polizia Postale e Polizia Ferroviaria, nel mentre non è scongiurata in via definitiva la soppressione della Corte d’Appello che cancellerebbe una serie di Organi e di Corpi Specializzati di cui necessiterebbe un rafforzamento. L’eccessiva presenza di pentiti e collaboratori di giustizia sotto false generalità, e di esponenti di spicco della criminalità organizzata che scontano misure cautelari, arresti domiciliari o pene detentive in Molise, obbliga a prefigurare il potenziamento degli organici in particolare per i corpi specializzati, altrimenti si accentuano i pericoli di sconfinamento dalle contigue province campane e pugliesi. 

Se lo Stato scappa e la crisi morde sarà più semplice per le organizzazioni malavitose attecchire con attività illecite sul nostro territorio. “Pecunia non olet“ e se le istituzioni non riescono più a rispondere alle sollecitazioni dei cittadini si crea una condizione di svantaggio per chi deve assicurare il rispetto della legalità al di là della meritoria azione condotta da Magistrati e Forze dell’Ordine.

di Michele Petraroia (Consigliere Regionale) 

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