L’Isernia preistorica
Apre la nuova area del Paleolitico e torna a casa il ‘dentino’
di isnews.it
16 novembre 2020
Dal 16 gennaio sarà visitabile l’allestimento. In mostra anche la scultura iperrealistica di bambino di Homo heidelbergensis e le ricostruzioni di alcuni esemplari della fauna dell’epoca. GUARDA LA FOTOGALLERY ISERNIA. L’attesa è nita: sono stati ultimati i lavori di riallestimento del Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia, dedicata all’esposizione del dentino del bimbo preistorico.
Lo ha annunciato la direzione regionale Musei Molise, nelle persone del dirigente Maria Giulia Picchione, del progettista e direttore dei lavori Pierangelo Izzo e del direttore del museo Enza Zullo. Il prezioso reperto archeologico, la scultura iperrealistica di bambino di Homo heidelbergensis e le ricostruzioni di alcuni esemplari della fauna preistorica rinvenuta durante gli scavi nel sito di Isernia la Pineta – quest’ultime in attesa della collocazione denitiva – entrano così a far parte dell’allestimento permanente del Museo e ne arricchiscono l’offerta culturale.
“Si tratta – ricordano dalla Direzione Musei – della conclusione di un complesso iter, avviato nel 2017 dal precedente dirigente pro tempore dott. Leandro Ventura, che ha visto la collaborazione sinergica e multidisciplinare di Università, professionalità scientiche, paleoartisti, scenogra ed esperti del settore. Alla realizzazione della nuova sezione espositiva, ideata e coordinata da Pierangelo Izzo e da Annarosa Di Nucci della Direzione Regionale Musei Molise, hanno collaborato, infatti, l’Università degli Studi di Ferrara, nelle persone di Carlo Peretto e Benedetto Sala, la paleoartista di fama internazionale Elisabeth Daynes, per la scultura del bambino, e la società Prehistoric Minds, per le ricostruzioni a grandezza naturale degli animali. L’importante iniziativa rappresenta il primo passo verso il rinnovamento e l’implementazione dell’attuale allestimento del Museo, i cui lavori, già realizzati con la sezione dedicata al bambino di Homo heidelbergensis, e in programma, sono stati e sono resi possibili grazie ai contributi nanziari del Mibact e della Regione Molise”. La nuova sezione espositiva, per ora non direttamente fruibile a causa della chiusura dei luoghi della cultura, viene documentata al pubblico con le immagini che seguono e sarà visitabile a partire dal 16 gennaio 2021, salvo eventuali proroghe delle misure governative di contenimento del Covid 19.
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