• 04/26/2017

Programma di Sviluppo Rurale Molise 2014-2020

Il Comitato di Sorveglianza promuove a pieni voti il Molise. Rimane qualche dubbio

di Paolo Di Luzio – fb

26 ottobre 2017

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Articolo pubblicato su http://psr.regione.molise.it/node/244

“Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale, il Molise è progredito molto rispetto alle altre regioni d’Italia, soprattutto in paragone a quanto fatto nella vecchia programmazione 2007-2013“; con le parole del Capo Unità della Direzione Agricoltura della Commissione Europea, Filip Busz, si è conclusa positivamente la due giorni dedicata al Comitato di Sorveglianza, chiamato a valutare i risultati e l’andamento del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Molise. 

Al tavolo tecnico hanno preso parte i rappresentanti della Commissione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Molise e le associazioni di categoria. 

All’attenzione dei tecnici, la proposta di modifica alla versione 3.2 del PSR Molise 2014/2020, la situazione sulle domande di sostegno e pagamento, sull’avanzamento della Nuova Programmazione e sulla banda ultralarga.

“Sono tanti gli aspetti positivi che caratterizzano il lavoro svolto dal Molise: molti i bandi  e le misure chiuse, oltre al valore aggiunto rappresentato dalla capacità di velocizzare le procedure- ha sottolineato il capo unità, Busz. 

“Abbiamo lavorato in sinergia con il partenariato per rispondere alle reali esigenze emerse dal territorio, attivato oltre l’80% delle risorse nella convinzione che il rilancio delle aree rurali passi necessariamente anche attraverso il miglioramento delle infrastrutture materiali, della viabilità interpoderale nonché nella creazione di attività imprenditoriali extra-agricole e l’abbattimento del digital divide”- ha commentato l’assessore alle politiche agricole, Vittorino Facciolla, ripercorrendo i quattro anni di Programmazione.

A seguito dell’incontro tecnico che si è volto nella prima giornata di lavori, i rappresentanti della Commissione Europea e del Ministero agricole hanno visitato due aziende molisane beneficiarie dei fondi del PSR 2014-2020: l’azienda agricola di Maria Antonietta Paladino, che ha ottenuto importanti riconoscimenti per la tradizionale “Treccia di Santa Croce di Magliano” e l’oleificio Timperio di Colletorto, due esempi virtuosi che hanno rappresentato al meglio il tessuto produttivo del Molise. 

“Sono stato particolarmente colpito dalle visite nelle due aziende – ha sottolineato il capo unità della Direzione Agricoltura della Commissione Europea – ho visto qualcosa di diverso che ha a che fare con la terra e con la tradizione; ho apprezzato la gestione familiare delle aziende e la presenza dei giovani in agricoltura. Continuate così, perchè questa è agricoltura sostenibile!”. 

Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Molise 2014-2020 è stato promosso a pieni voti dal Comitato di Sorveglianza che ha approvato ed apprezzato il lavoro svolto dall’amministrazione regionale in sinergia con la struttura tecnica del PSR e il Partenariato.

di psr.regione.molise.it

Quache domanda:

1) Il Comitato di sorveglianza promuove a pieni voti il PSR: sulla base di cosa ? dei documenti di provenienza assessorile che dicono che i bandi sono stati fatti in tempi più rapidi rispetto ad altre regioni? va bene, diamola per buona questa. Ma gli agricoltori, i neo-insediati sono stati sentiti ? quelli che hanno avuto i progetti approvati, vorrebbero partire, hanno incominciato a fronteggiare spese e ancora non vedono una lira sono stati sentiti ? i tecnici sono stati sentiti ? Una parola che spieghi perché tardano i pagamenti (per il biologico, per l’integrato, per i progetti di investimento approvati 4.1 e 4.2) è stata detta ? Sarà colpa dell’Agea, sicuramente, ma la Regione ha fatto tutto quello che doveva fare ? il co-finanziamento a che punto è ? 

Insomma, detto con la massima pacatezza e tranquillità: l’impressione che si ha di questa tanto strombazzata riunione (svoltasi nella bella cornice di una struttura finanziata, guarda caso, col precedente PSR – fondi per l’agricoltura sociale) è che se la cantino e se la suonino da soli un pò troppo. 

Vabbè che bisognava impacocchiare di chiacchiere e di ottimo cibo molisano questo Busz, ma un pò di umiltà, un pò di autocritica non guasta, ogni tanto!

di Paolo Di Luzio – fb

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