La Locandiera del Teatro del Loto fino al 12 a Milano
Il testo di Carlo Goldoni è stato rivisitato dal regista e attore Stefano Sabelli
di Teatro del Loto
08 novembre 2017
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Da ieri 7 novembre, fino al 12, debutta al Teatro Menotti di Milano lo spettacolo “La Locandiera”. Il testo di Carlo Goldoni è stato rivisitato dal regista e attore Stefano Sabelli che porterà in scena una storia ambienta sul Delta del Po, negli anni ’50, in un’atmosfera acquitrinosa ispirata a capolavori del cinema neorealista come Riso Amaro di De Sanctis e Ossessione di Visconti, come pure a commedie come Ieri Oggi e Domani di De Sica. Una terra umida ed esotica dove vizi e giochi dei protagonisti sembrano stagnare in attesa che un’improvvisa corrente smuova acque e anime melmose.
La protagonista, Silvia Gallerano, renderà la sua Mirandolina una donna nuova che, sfruttando la decomposizione della nobiltà, è in grado d’emanciparsi, con le sue sole armi e forze femminili. Una Mirandolina che, come un ex mondina resasi indipendente o una suffragetta alla conquista del suo primo voto elettorale, è qui capace d’immaginare per sé un futuro nell’ambito di una nuova borghesia imprenditoriale prendendo, da sola, in mano le redini della sua azienda.
Sul palco ad accompagnare una delle attrici italiane di teatro più premiate a livello internazionale degli ultimi anni, Claudio Botosso, fra i volti più noti del cinema italiano d’autore che darà vita con la sua recitazione intensa e asciutta al personaggio Cavaliere di Ripafratta, il vero antagonista della protagonista goldoniana.
Con loro, calcheranno il palco milanese gli attori Giorgio Careccia, Andrea Ortis, Chiara Cavalieri, Eva Sabelli, Diego Florio, Giulio Maroncelli, Piero Ricci.
Le scene sono state affidate a Lara Carissimi e Michelangelo Tomaro, i costumi a Martina Eschini, che andranno a rafforzare l’ambientazione lacustre e nebbiosa, dove conti, marchesi e cavalieri diventano spiantati e alticci melomani, misogini e incalliti giocatori d’azzardo o ruffiani gagà di fiume; balordi, che si arricchiscono e perdono tutto con poco, millantando e spacciando il poco che hanno, come un tesoro segreto, magari ritrovato nello scrigno riesumato di un pirata dei Balcani, risalito dal mare ai rivoli paludosi.
“Mirandolina, celebre personaggio goldoniano, si spinge dall’originaria Firenze fino al Delta del Po, conquistando anni a noi più vicini, e affidando il suo acuto ragionare a una delle attrici più interessanti del Teatro italiano – La Repubblica
“Effetti comici che si mescolano con uno dei modelli di comicità del teatro italiano” – La Stampa
“Lo spettacolo è singolare nel proporre con un taglio intelligente e moderno una figura di donna che appare più volitiva e capricciosa che nell’originale” – Radio Gold
“La scelta delle scenografie non è casuale…è parecchio significativa e simbolica” – Teatro Dams Torino
di Teatro del Loto