La Via dell’Arcangelo Gabriele
Comitato per la candidatura europea della Via dell’Arcangelo Gabriele, il Molise è presenteMolise, vi aspettano 130 km di sentieri
di Coordinamento Borghi d’Eccellenza
08 febbraio 2018
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L’incontro, voluto fortemente per unire le forze al fine poter permettere al Cammino di San Michele, di essere candidato al riconoscimento Europeo di Itinerario Culturale, ha visto per la prima volta in assoluto, in termini di cammini, una totalità di intenti che dimostra che quando si parla la stessa lingua, quando i campanili servono per guardar lontano e non per autoreferenziarsi, si può pensare in grande ed in grande operare per obiettivi e competenze.
Associazioni, camminatori, Enti, con capofila San Giovanni Rotondo, privati, tutti insieme per arrivare alla candidatura di un percorso di circa 1600 km che dalla Val di Susa ci porta direttamente a Monte Sant’Angelo in virtù del nome dell’Arcangelo Gabriele.
Uno dei cammini più affascinanti, empatici, religiosi, che mai ha avuto riconoscimenti nonostante sia il Cammino più percorso e più conosciuto al Mondo dopo quello di Santiago.
Con ciò non si vuol assolutamente essere in competizione con il tracciato della Via Francigena che per il tratto Sud , da Roma sino a Santa Maria di Leuca ed oltre, ancora non vede una vera unità di intenti e così, il suo riconoscimento oltre già quello ottenuto per il tratto da Canterbury a Roma.
Un incontro che ha visto presenti tra gli altri, Legambiente Montesant’Angelo, l’Associazione Francigena Monte San’Angelo, Andrea Alfano di bell’Italia, Enzo Dota della Rete del Mediterraneo, Nicola Di Niro dell’Agenzia di Sviluppo Rurale, Antonello Filippi, concessionario del Tratturo Pescasseroli Candela, Margherita Quercia dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, Monica Monaco dell’ Associazione AEM Italia, Maria Antonietta Romano, via Micaelica Molisana, Francesco Cimino, tratturo Cost to Cost , Oreste Polito, Camminatore e fondatore del Gruppo dei dodici, Francesco Alessandri, geologo, camminatore nonché figlio dell’Avvocato di Padre Pio, Alessandro Guerra , camminatore cartografo, Angelo Coco, Evviva Viaggi, Associazione di Trekking , Libero Gargano S.G.R., Iannetta Michelina funzionaria Regione Molise, l’amministrazione di Ururi capeggiata dal Sindaco Raffaele Primiani e dal Consigliere Emiliano Plescia.
La regia del progetto è a cura di Angelo Vannucci, noto giornalista ed il coordinamento del Coordinatore dei Borghi d’Eccellenza, Maurizio Varriano. Il Comune di San Giovanni Rotondo, presente con la vice Sindaco, Nunzia Canistro, l’assessore Rossella Fini, i consiglieri Giuseppe Miglionico e l’instancabile Claudio Russo, con il pieno sostegno del Sindaco, Costanzo Cascavilla che ha rimarcato l’importanza del primo passo verso il completamento di un progetto che consentirà ulteriori occasioni di sviluppo al nostro territorio e che vedrà ancora una volta San Giovanni Rotondo protagonista nell’ambito delle politiche turistiche dell’Unione europea”. L’iniziativa, coordinata per il Comune di San Giovanni Rotondo, dal consigliere comunale Claudio Russo, ha permesso di gettare le basi della costituzione di un comitato promotore, con a capo il coordinatore dei Borghi d’Eccellenza, il Molisano Maurizio Varriano, che, una volta acquisite le adesioni anche di altri componenti del Nord Italia, porterà in sede europea la candidatura della Via Micaelica (Cammino di San Michele) al Consiglio d’Europa.
“Contiamo di preparare tutto entro aprile, così da ottenere l’eventuale via libera europeo a luglio e partire con la fase tecnico-organizzativa di un percorso che porterà valore aggiunto a tutta la politica dei cammini lenti e delle vie dei pellegrini, voluta e sostenuta dall’Europa”, evidenzia ancora in sindaco Cascavilla. All’incontro era presente anche Sandro Vannucci, giornalista e conduttore televisivo, che ha legato la sua immagine alla fortunata trasmissione televisiva Linea Verde, da tempo impegnato nella valorizzazione della cultura rurale e dei cammini religiosi.
“Non stiamo facendo un’operazione di marketing, ma una riscoperta e valorizzazione del primo, vero, cammino europeo. Visto che intorno alla venerazione di san Michele sono nati pellegrinaggi e cammini documentati in epoche remote, molto prima della Via Francigena”, ha detto il giornalista che ha sottolineato “da 25 anni porto avanti una idea di recupero e valorizzazione delle antiche strade percorse dai pellegrini, così come quelle attraversate da greggi e mandrie. Sono convinto, ad esempio, che i tratturi siano la rappresentazione stradale dell’eccellenza rurale che ha caratterizzato l’economia italiana e che ora rischia di scomparire per colpa della cementificazione, della urbanizzazione e della sdemanializzazione dei terreni”. Per il giornalista toscano ci sono ancora testimonianze degli antichi cammini che meritano di essere recuperate e riproposte. “Nella mia regione siamo fortunati, perché il catasto leopoldino, risalente al 1820, permette di ripercorrere strade e vie d’interesse storico, mi piacerebbe recuperare stessa opportunità per il Mezzogiorno. Non è semplice, ma abbiamo il dovere di provarci, anche perché rispetto a 25 anni fa la situazione è in progressivo peggioramento e tanti riferimenti sul territorio sono finiti nelle doline carsiche dell’incuria e dello sfruttamento selvaggio delle campagne. Allora la Via Micaelica può rappresentare non solo un percorso antico di valore europeo, tra l’altro il primo in quest’ottica, ma diventare un cammino dell’antichità che si accompagna con l’autenticità”.
Presto , sempre a San Giovanni Rotondo, si terrà un incontro tecnico con partner ed amministratori della parte Nord dell’itinerario per poi procedere alla presentazione ufficiale ad Avigliana e poi a Roma presso Castel Sant’Angelo
di Coordinamento Borghi d’Eccellenza