• 10/24/2024

Molise e la desertificazione sanitaria

60mila non raggiungono in tempo i pronto soccorso

di quotidianomolise.com

24 Ottobre 2024

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Il Rapporto civico sulla salute 2023 di Cittadinanzattiva ha gettato luce sulle difficoltà crescenti nel sistema sanitario italiano, e, il quadro che viene fuori per il Molise è a tinte fosche. La nostra regione si distingue, purtroppo, per una situazione allarmante, con problematiche che spaziano dalla difficoltà di accesso ai servizi di emergenza alle carenze nelle prestazioni sanitarie, in particolare per quanto riguarda gli screening oncologici e le lunghe liste d’attesa.
Accesso difficile ai servizi di emergenza
Una delle criticità principali del Molise è l’accessibilità ai servizi di emergenza-urgenza, in particolare ai pronto soccorso (PS). Secondo i dati dell’Agenas, il 21,1% della popolazione molisana – corrispondente a circa 60.000 persone – non riesce a raggiungere un pronto soccorso entro 30 minuti. Un dato che colloca il Molise tra le regioni con maggiori difficoltà in Italia, subito dopo Basilicata (37,8%) e Valle d’Aosta (47%) (vedi tabella). Questo significa che una parte significativa della popolazione molisana rischia di non ricevere assistenza tempestiva in caso di emergenza.

Inoltre, il 7,94% della popolazione che vive in aree interne del Molise si trova a più di 30 minuti da un pronto soccorso. Le aree interne sono particolarmente penalizzate a causa della morfologia del territorio, che rende difficili gli spostamenti e aggrava la mancanza di strutture sanitarie adeguate. Questo dato conferma la desertificazione sanitaria che sta colpendo duramente le zone più interne del Molise, dove l’assenza di servizi medici diventa un problema critico.

A livello regionale, solo il 20% degli ospedali del Molise è dotato di Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA), confermando così una delle coperture più basse del Paese. Questo dato, insieme alla carenza di Pronto Soccorso pediatrici e alla riduzione dei reparti di emergenza, aggrava ulteriormente il quadro della sanità locale.

Liste d’attesa e riduzione delle prestazioni sanitarie
Oltre ai problemi di accesso ai servizi di emergenza, il rapporto di Cittadinanzattiva mette in evidenza le lunghe liste d’attesa per le prestazioni sanitarie nel Molise. A livello nazionale, il 32,4% delle segnalazioni dei cittadini riguarda proprio l’impossibilità di ottenere cure in tempi ragionevoli, con attese che possono superare i 526 giorni per un esame ecodoppler. In Molise, la situazione non è migliore: si registra una riduzione del 10% delle visite rispetto all’anno precedente, un segnale evidente della crisi del sistema sanitario regionale, che fatica a rispondere alla domanda di cure.

Scarsa partecipazione agli screening oncologici

Un altro dato preoccupante riguarda la bassa adesione agli screening oncologici. Solo il 32,8% delle donne molisane partecipa allo screening mammografico, un dato significativamente inferiore alla media nazionale. La prevenzione oncologica, in particolare per i tumori al seno, è uno strumento fondamentale per garantire diagnosi precoci e trattamenti tempestivi, e il basso tasso di adesione rappresenta un grave rischio per la salute pubblica.

Case di Comunità

Le difficoltà che attualmente affliggono il sistema sanitario molisano potrebbero trovare una parziale risposta nel DM 77/2022, che mira a rafforzare l’assistenza territoriale. L’implementazione delle Case della Comunità, previste dal PNRR, potrebbe rappresentare un importante supporto per la gestione delle urgenze di bassa e media complessità. Queste strutture, distribuite più capillarmente sul territorio, potrebbero alleggerire la pressione sui pronto soccorso e garantire un accesso più rapido alle cure in situazioni non gravi, migliorando la qualità dell’assistenza.

Tuttavia, i dati sull’accesso ai servizi sanitari in Molise sottolineano la necessità urgente di interventi mirati, soprattutto per ridurre le disuguaglianze territoriali che penalizzano in modo particolare le aree interne. La carenza di strutture, unita alle difficoltà logistiche, rende prioritario l’investimento in infrastrutture sanitarie e il potenziamento del personale medico.

di quotidianomolise.com

24 Ottobre 2024

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