• 06/20/2018

Giornata Mondiale del Rifugiato

Un’accoglienza è ancora possibile

di Miriam Iacovantuono (da moliseweb.it)

20 giugno 2018

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La frase della Bibbia “ero straniero e mi avete accolto” e l’Articolo 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” ci proiettano in quella che è la Giornata Mondiale del Rifugiato. 

Una giornata che si celebra ogni anno il 20 giugno, un appuntamento  voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di chi fugge da guerre e persecuzioni lasciandosi alle spalle gli affetti e tutto ciò che un tempo era parte della propria vita.

E forse quest’anno più che mai, in Italia è importante ribadire che queste persone che arrivano attraverso il mare, sulle nostre coste, sono uomini, donne e soprattutto bambini, che  con un pizzico di speranza nel cuore cercano un riscatto personale, una vita migliore e un futuro che ridia loro dignità.

E sono tanti, secondo i dati UNHCR una persona ogni 110 è costretta alla fuga; 25,4 milioni sono i rifugiati che hanno lasciato il proprio Paese a causa di guerre e persecuzioni. I richiedenti asilo che al 31 dicembre 2017 erano in attesa di una decisione in merito alla sentenza di protezione sono aumentati da circa 300.000 a 3,1 milioni. Le persone sfollate all’interno del proprio Paese rappresentano 40 milioni del totale. Sono numeri reali e identificano la difficile situazione che queste persone, che vengono viste sempre di più  con diffidenza, vivono. 

L’Agenzia dell’Onu per i rifugiati ha lanciato la campagna «#WithRefugees», che vuole dare visibilità ai gesti di solidarietà verso i rifugiati, dando voce a chi accoglie e rafforzando l’incontro tra le comunità locali e i richiedenti asilo.

In occasione di questa giornata l’appuntamento a Campobasso è con Tiziana Barillà che, attraverso la presentazione del suo libro ‘Mimì Capatosta – Mimmo Lucano e il modello Riace’, racconta una realtà dove l’accoglienza è stato un gesto spontaneo.

Esempi concreti, dunque, che possono aiutare a capire e a far riflettere che troppo spesso ci si affida e si segue un populismo che incentiva soltanto odio e diffidenza. Un’accoglienza fatta “con intelligenza sociale e governance attenta all’integrazione, finalizzata anche a contrastare i fenomeni di invecchiamento e di spopolamento dei territori interni” è quella portata avanti della Critas di Benevento e dall’iniziativa  ‘Una rete dei piccoli comuni del Welcome’ che ha accolto le persone e le ha divise in piccoli gruppi ospitandole su tutto il territorio. Seguendo questo modello o quello di Riace i migranti diventerebbero una risorsa per il territorio, parte integrante delle comunità locali, vivrebbero una vita dignitosa e non ‘parcheggiati’ in attesa di sapere quale sarà il loro destino. 

La Giornata Mondiale del Rifugiato, dunque, serve a ricordare a tutti noi, che una casa e una nazione l’abbiamo e che consideriamo questi diritti scontati e inviolabili, che non applicare le norme sul diritto d’asilo significa delegittimare la legislazione internazionale e, nel nostro Paese, disattendere un principio sancito dalla Costituzione.

di Miriam Iacovantuono (da moliseweb.it)

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