• 01/28/2025

Un tuffo in fondo al cuore

Una sera di gennaio, alla Casa del Popolo

di Corrado Sala – fb

28 Gennaio 2025

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Appena ci sono entrato, questa sera, alla Casa del Popolo di Campobasso, la sensazione che ho avuto è stata quella di un tuffo in fondo al cuore. È stato come entrare in una potentissima macchina del tempo, un acceleratore alla rovescia, che mi ha riportato d’un colpo agli anni ’70.  Questi compagni, avanti nel tempo, mi sono parsi giovanissimi, nel fiore degli anni, intenti a discutere prima di un corteo o di una manifestazione da tenere al mattino dopo. Invece domattina, il mattino dopo questa sera di gennaio alla Casa del Popolo, non ci sarà nulla: nessun corteo, nessuna manifestazione. Tutto è stato seppellito molto tempo fa. Eppure il treno di quel tempo io l’ho rivisto stasera e questi volti di compagni avanti nel tempo, da dietro al finestrino in corsa mi sono parsi ancora giovani. Questa è gente che viene da un’altra civiltà, da un altro mondo, è gente che ha mantenuto l’unica cosa che rende la vita degna di essere vissuta: la capacità di sognare. Sognare un mondo più giusto, equo, solidale, un mondo fatto per tutti. In un mondo di chiacchiere e di fumo, queste sono persone vere.

Vengo da una tradizione diversa, molto diversa, da quella di questa gente ma ciò non mi impedisce di condividere insieme a loro una parola, una parola che molto tempo fa ho sentito pronunciare dal comunista Emanuele Macaluso. Quel giorno eravamo insieme a San Giorgio di Piano, vicino Bologna, per presentare un libro che io – molto diverso da loro – avevo scritto sul mitico corsivista de “l’Unità”: Fortebraccio. Quel giorno nessuno mi chiese il passaporto, non ero nel posto sbagliato, avevano capito che il mio sogno veniva soltanto da una direzione diversa da quella che avevano scelto loro. Anche il mio era il sogno di un mondo migliore. La parola che mi disse Macaluso, terribile e innocente, da non perdere mai era questa: identità. Questa gente l’ha conservata e lo ha fatto in un mondo politico di fantasmi. Nei loro volti da vecchi è restato il segno dell’antica fiamma, quella della passione. È per questo, solo per questo, che io una sera di gennaio, alla Casa del Popolo, li ho rivisti ancora giovani. Come tanto tempo fa.

 

di Corrado Sala – fb

28 Gennaio 2025

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