• 02/07/2025

Novanta e/o non più novanta milioni di euro

Il deficit sanitario della Regione Molise ha delle fluttuazioni che nemmeno un esperto in materia di scienze confuse e approssimazione di calcolo è riuscito a quantificare

di Franco di Biase (da primonumero.it)

7 Febbraio 2025

Back

Volendo scrivere del “contributo straordinario” che il Governo potrebbe/vorrebbe/dovrebbe erogare al Molise per abbattere parte del debito sanitario, bisognerebbe iniziare quantomeno con: “c’era una volta”.
In verità “c’era una volta” non può essere di riferimento per il deficit sanitario, con relativo commissariamento, della Regione Molise visto che il debito c’è ed è cosa certa anche se, a differenza di tutti i debiti, questo ha delle fluttuazioni che nemmeno un esperto in materia di scienze confuse e approssimazione de calcolo è riuscito a quantificare.

L’approssimazione del debito parte, come ogni cosa che funziona al contrario, dalla controversa ed ingarbugliata soluzione di parte del debito: il contributo di NOVANTAMILIONIDIEURO che il Governo erogherà, vorrebbe erogare, avrebbe potuto erogare a parziale abbattimento del debito.
“In principio era il caos” ma nel nostro “caos” quello che non si è capito bene viene dopo. Dopo la roboante notizia del “contributo” dei novanta milioni si è saputo che, come nelle migliori transazioni dell’epoca moderna, il pagamento dei novanta milioni sarebbe stato effettuato in due comode rate. Potrebbe sembrare la stessa cosa se non ci fossero debiti pregressi. Infatti se fossero erogati novanta milioni tutti insieme, potrebbe estinguere novanta milioni di debiti. Se ce ne danno quarantacinque, sull’altra metà continueranno a maturare interessi. Ma queste sono questioni da ragionieri con tanto di mezze maniche come nei film degli anni Cinquanta. Mica questioni che possono riguardare la nostra classe politica attuale, quella degli anni Duemila.

In ordine di apparizione, come nelle rappresentazioni teatrali, così non si offende nessuno, la prima a parlare dei novanta milioni è stata l’onorevole Lancellotta che ha diffuso la bella novella urbi et orbi a tutto il Molise. In seguito, ma anche insieme, sono giunti il Presidente Roberti, l’assessore Iorio e qualche altro politico molisano a rivendicare il merito in maniera “cooperativistica”…. abbiamo fatto qualcosa anche noi. Ne avevano parlato con ministri e/o dirigenti ministeriali. A noi popolino molisano è sembrato un attimo strano la concessione di tutto quel denaro senza che il ministero di turno chiedesse niente in cambio. “In cambio” sicuramente era da prendere in considerazione un’eventuale e successiva mannaia su servizi sanitari. Cos’altro?

Mentre stavamo, noi popolo basso, a pensare male sui nostri servizi sanitari, il Senatore Lotito ha fatto capolino, ogni tanto lo sentiamo anche in periferia, in quella remota “provincia dell’Impero” che ha dato i natali alla sua carica elettiva. Il Senatore, stavo dicendo, si è appellato al fatto di essere stato lui il fautore, ma benefattore, del Molise per i novanta milioni di euro stanziati. Menomale che l’onorevole Lancellotta ed il Senatore Lotito militano nello stesso schieramento politico e quindi la loro eventuale diatriba sul finanziamento potrebbe non avere conseguenze sulla tenuta del Governo Meloni. Meno male per il Governo Meloni, ovviamente.

Noi, popolo molisano, stavamo ancora chiedendoci cosa il Governo nazionale ci avrebbe chiesto in cambio dei novanta milioni. A questo punto entra “in campo” il consigliere Massimo Romano che ci fa sapere che i novanta milioni sono per “copertura integrale del disavanzo sanitario al 31.12.2023 e che il Consiglio Regionale avrebbe dovuto adottare su proposta della Giunta Regionale entro il 31.01.2025”. Questo sostiene il Consigliere Romano. Quindi, se non è stata adottato nessun provvedimento, come sembra sia stato richiesto dal Ministro Giorgetti, potrebbero non arrivare i novanta milioni di euro. A questo punto, sembra, interviene il Presidente Roberti sostenendo che il termine del 31.01.2025 sia “negoziabile” con il Ministro Giorgetti e che quindi la cosa verrà “rinegoziata” e ci saranno i soldi.

Divagando un attimo devo confessarvi che io ho molta stima di Vincenzo Salemme, attore napoletano a me molto simpatico come, quasi, tutti gli attori napoletani. Cosa c’entra? C’entra perché questa storia è difficile da dipanare e da comprendere visto che è una storia che rasenta molteplici aspetti con diversi personaggi ed interpreti. Sono convinto da molisano che la “ragion di stato” (i novanta milioni) siano superiori alle diatribe personali in questo momento. Successivamente, però, una volta incassati i soldi, ci fate sapere per bene come stanno le cose? Giusto per regolarci la prossima volta che andremo a votare. Intanto, voglio ricordare, che a fronte delle roboanti notizie in campo sanitario molisano dove si pontifica di nuovi macchinai e di nuovo personale dirigente che sarebbe in “arrivo sul primo binario”, stanno richiamando in servizio i medici ospedalieri in pensione per dare una mano “volontaria” a dipanare la situazione emergenziale sanitaria in Molise. Una domanda: ma è vero che la loro “opera volontaria” sia pagata in euro e ad ore? Se così fosse nessuna meraviglia ma il volontario a pagamento non si è mai visto nemmeno nei film di Totò.

di Franco di Biase (da primonumero.it)

7 Febbraio 2025

Back