Dal 25 aprile 1977 in Bangladesh
Ripercorrendo i miei 48 anni di presenza in Bangladesh
di P. Antonio Germano Das s.x. – antoniogermano2@gmail.com
28 Aprile 2025
25 Aprile 1977 – 25 Aprile 2025: una vicenda appassionante che va ancora avanti! Il 25 aprile 1977, salutati mio padre e i fratelli con le rispettive famiglie (mio fratello Giovanni, all’epoca, non era ancora sposato), salii a bordo dell’Aerflot, la compagnia aerea russa, che allora era a più buon mercato. Tra i passeggeri ero l’unico italiano a volare fino in Bangladesh. Lo sguardo fisso sull’oblò, il cuore in gola per il rigurgito di emozioni: volti conosciuti, che lasciavo e volti nuovi che avrei incontrato per incominciare una nuova storia. Il passato ed il futuro s’incontravano dentro di me in maniera spasmodica ed assumevano il senso di croce o kenosis: quello che mi lasciavo dietro e quello che doveva nascere. Una gioia di fondo, che proveniva da consapevolezza di fede, dava sapore di eternità a questo momento incolmabile. Era la prospettiva di annunciare il Regno di Dio, verso cui tutta la mia vita era protesa, che trovava finalmente il suo compimento.
Scalo a Mosca, allora capitale dell’URSS e a Teheran, capitale dell’Iran e approdo finale a Dhaka, capitale del Bangladesh, in mezzo ad uno di quei temporali tropicali, che sembrava dovesse sconquassare l’aereo. Scendendo dall’aereo con l’afa del calore meridiano mi vennero al naso tutti gli odori così caratteristici di questo mondo, che finiranno poi per diventarmi familiari, ma che sul momento mi dettero la netta impressione di un mondo strano e diverso. Ad attendermi all’aeroporto c’era P. Sebastiano Tedesco, allora superiore regionale dei Missionari Saveriani in Bangladesh, morto tragicamente in un incidente di moto nel 1999.
di P. Antonio Germano Das s.x. – antoniogermano2@gmail.com
28 Aprile 2025