• 01/20/2020

Il Presepe più grande del Molise fa il boom di visitatori

Si conclude con enorme successo la IX Mostra del Presepe Artistico più grande del Molise a Bagnoli del Trigno

di Anna Maria Salina

20 gennaio 2020

Back 

Centinaia di visitatori da ogni parte d’Italia, in cospicuo numero provenienti dal Lazio, hanno ammirato in 350 mq il magistrale lavoro eseguito dal Gruppo Volontariato Bagnolesi.

Tra intersecazioni religiose e tradizioni che la storia locale ci insegna e per mezzo della quale si può trarre spunto per un’evoluzione qualitativa delle aree interne, si viaggia in uno spazio senza tempo.

Si evidenzia il lavoro di questa associazione che si è concentrata nell’arte della lavorazione di minuziosi dettagli portando, di conseguenza, il visitatore ad una mirata osservazione risultata affascinante all’occhio dello stesso.

Di fondamentale importanza la caratteristica dell’albero di Natale posto all’esterno della mostra stessa realizzato con ben 30.000 tappi di plastica. La realizzazione dell’albero sostenibile è stata possibile grazie anche e soprattutto a molti residenti, in gran parte anziani, che hanno dedicato il loro tempo a unire i tappi attraverso dei fili. Un modo socialmente utile al fine di rendere a queste persone la giornata meno noiosa nel periodo invernale tra freddo e buio e far sentire loro parte integrante di un gruppo, della società locale.

Incontro Il Presidente del Gruppo Volontariato Bagnolesi Emanuele Ianiero, 22 anni, studente in Lettere e Beni Culturali presso l’Università degli Studi del Molise, per avere notizie più dettagliate.

“Presidente, come è nata l’idea della realizzazione di questa Mostra e come si è evoluta nel corso degli anni?”

“Tutto nasce per caso. Il primo anno fu realizzata una mostra fotografica accompagnata da un piccolo presepe. I visitatori ci chiesero di realizzare un lavoro più completo così da poter tornare. Da questa proposta si iniziò a lavorare all’ampliamento nella sala sottostante il Santuario della Madonna di Fatima fino ad arrivare a spostarci nell’edificio accanto, articolando la mostra in più locali.

In principio lo staff era composto da giovani ragazzi volenterosi che hanno sempre più coinvolto diverse generazioni creando una vera e propria sinergia all’interno del gruppo stesso. Il presepe viene smontato ogni anno e a settembre dell’anno successivo si ricomincia con la nuova realizzazione. Lo scopo dell’iniziativa mira a dare al paese un’attrattiva in quei periodi cosiddetti “morti”. Per via della stagione invernale era difficile che il turista venisse a visitare il borgo. Ora sì. Soprattutto quest’anno abbiamo avuto persone provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.”

“L’albero realizzato con i tappi di plastica lancia un messaggio profondo e attuale per la salvaguardia ambientale. Crede che sia stato recepito dai visitatori e quale è stata la loro reazione in merito?”

“Un messaggio importantissimo in quanto noi aderiamo alla campagna #plasticfree. I nostri territori sono incontaminati, se vogliamo, rispetto alle metropoli e di conseguenza l’impegno diventa maggiore per non perdere la parte di valore dell’ecosistema.

I visitatori hanno gradito e condiviso con noi questa iniziativa. Abbiamo messo a disposizione dei contenitori per la raccolta tappi che verranno in parte riciclati ed in parte utilizzati per attività di sensibilizzazione anche attraverso la disponibilità della scuola di Bagnoli del Trigno che già dallo scorso anno ha un progetto in essere con noi per la raccolta differenziata e il rispetto ambientale rivolto alle giovani generazioni in quanto saranno loro il nostro futuro.”

“Qualche giorno fa il New York Times ha collocato il Molise al trentasettesimo posto tra siti consigliati da visitare in Italia nel 2020. Crede che la regione sia pronta ad accogliere un’eventuale ondata di turismo estero?”

“La notizia ci inorgoglisce come regione, come abitanti e come promotori non solo del nostro paese, ma di tutti i borghi del Molise.

Visto lo spopolamento, c’è necessità di un turismo che possa far risollevare le aree interne. C’è bisogno di lavorare sul turismo lento che possa accompagnare i visitatori alla scoperta non solo di musei o opere d’arte ma di un vero e proprio turismo esperienziale che si basa su tutti i beni immateriali per i quali possiamo vantare numerosissimi patrimoni. Non dimentichiamo che la Transumanza è stata riconosciuta bene UNESCO.

Il Molise è pronto ad accogliere visitatori per le bellezze che possiede. Di contro, però, si necessita di più preparazione nella gestione dell’eventuale ondata: mi riferisco ai diritti essenziali che coinvolgono anche noi residenti come la viabilità, la sanità e soprattutto la cultura su cui investire.

Il molisano medio è pessimista. C’è una sorta di apprezzamento in riferimento al nostro territorio da parte di chi viene da fuori, invece apprezziamo poco noi stessi. Da Presidente di un’associazione mi sento di dire che siamo pronti ma c’è bisogno di un cambiamento da parte nostra. Dobbiamo iniziare a crederci concretamente. Un cambiamento di prospettiva attraverso la divulgazione e la rete sarebbe la soluzione migliore.

La cultura, e non parlo di erudizione, è ancora molto ristretta e non accessibile a tutti nonostante sia  un bene comune. E il turismo diventa fondamentale per un interscambio culturale.

Parafrasando il noto poeta “paesologo” Franco Arminio, c’è bisogno di un nuovo tipo di abitante che va e torna e che non fa perdere le tradizioni ma le trasforma in risorse per rinnovare ciò che già c’è qui.

Noi cerchiamo di farlo col Presepe, con convegni e con tutti gli eventi in collaborazione, allo scopo di divulgare e portare cultura”.

Ringraziamo il Presidente e tutto lo staff. Ad maiora.

E per chi avesse voglia di fare un viaggio attraverso la mostra, può entrare in questo link.

di Anna Maria Salina

Back