• 06/09/2016

Ospedale Vietri, salta anche oculistica

Dal 10 giugno tutto è spostato al S. Timoteo di Termoli

di Michele Mignogna

09 giugno 2016

Mi rendo conto che ormai parlare di chiusura di reparti al Vietri di Larino significa non sparare sulla Croce Rossa, ma su un asilo pieno di bimbi che fanno la recita di fine anno. L’ultimo decreto in ordine di tempo che ci ha regalato l’ASReM e con essa il Presidente – Commissario della sanità Frattura, è la chiusura, dal prossimo 10 giugno anche di quello che doveva essere il reparto “fiore all’occhiello” dell’ospedale Vietri, cioè Oculistica. Un reparto che ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi a livello nazionale, sarà trasferito insieme a medici e infermieri al San Timoteo di Termoli.

“In considerazione dei disservizi creatisi nella gestione delle urgenze non differibili – si legge nel provvedimento – a partire dal 10 giugno 2016 la s.v. (il direttore sanitario del Vietri) vorrà trasferire presso il blocco peratorio di Termoli, l’attrezzatura necessaria per gli interventi d’urgenza”. Come se fosse colpa di chi ci lavora o dei cittadini se vengono a crearsi dei disservizi, e non la conseguenza della folle devastazione del Vietri, un ospedale in cui le attrezzature, soprattutto del reparto di Oculistica, sono all’avangiardia e soprattutto nuovi, ma andiamo avanti.

“Vorrà inoltre – continua il provvedimento – in accordo con il direttore dell’UOC di Anestesia e Rianimazione programmare le procedure per il trattamento dei pazienti affetti da maculopatia senile (cataratta), edema oculare, trombosi venosa retinica ecc. Inoltre ritenendo che per il futuro non sia più praticabile la presenza di un anestesista presso la struttura di Larino per l’attività ambulatoriale complessa, è necessario che la s.v. predisponga un cronoprogramma che preveda il totale trasferimento di tutte le attività chirurgiche presso il presidio ospedaliero di Termoli”. Tutto questo nell’ormai totale e imbarazzante silenzio degli inquilini di Palazzo Ducale, già in modalità vacanze estive, sole mare e spiaggia, stanno permettendo il saccheggio del Vietri. 

di Michele Mignogna