Agire e reagire contro il bullismo
Ragazzi e adolescenti protagonisti di un fenomeno che è diventata una piaga sociale, vittime e carnefici che possono trovare la forza per rifiorire
di Miriam Iacovantuono (da ilbenecomune.it)
7 Febbraio 2025
Agire e reagire contro il bullismo
Ragazzi e adolescenti protagonisti di un fenomeno che è diventata una piaga sociale, vittime e carnefici che possono trovare la forza per rifiorire
I primi anni di scuola per ogni bambino e ragazzo dovrebbero essere l’inizio di un percorso meraviglioso. Fatto di nuove amicizie, nuove scoperte. Si entra in un altro mondo fatto di cose nuove con conoscenze e obiettivi da raggiungere.
Per qualcuno, però, tutto questo a volte diventa un incubo. Quelle amicizie che si sognava di coltivare, si infrangono come un’onda su uno scoglio.
Presi di mira da chi pensavano fosse un amico vengono isolati, derisi, fino a essere minacciati e picchiati. E succede troppo spesso.
Ecco che a fare da padrone sono quegli atteggiamenti e quelle prevaricazioni che portano l’altro a diventare vittima di un fenomeno ormai radicato, il bullismo e il cyberbullismo. Si tratta di un problema che crea uno squilibrio di potere tra chi aggredisce, per ferire e umiliare, e chi subisce e non riesce a difendersi.
Qualche dato
Come si legge sul sito del Ministero della Salute che riporta i dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children – HBSC Italia 2022, gli atti di bullismo subìti a scuola sono più frequenti nei più piccoli (11 – 13 anni) e nelle ragazze; per il bullismo le proporzioni sono simili a quelle del 2017/18. Il fenomeno del cyberbullismo è in crescita nelle ragazze e nei ragazzi di 11 e 13 anni. I due fenomeni decrescono al crescere dell’età.
Gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine; gli adolescenti (15 anni) sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze.
I dati relativi al Molise evidenziano che il 26% degli studenti è stato vittima di questo fenomeno.
A questo problema è poi strettamente legata la violenza domestica, infatti secondo i dati i minori esposti a episodi di violenza familiare sono più propensi a esercitare forme attive di bullismo nei confronti dei compagni o a essere vittime di bullismo.
Le conseguenze sono spesso gravi: il 75% delle vittime perde autostima e fiducia negli altri, il 47% sviluppa ansia sociale e il 45% tende all’isolamento. Mentre tra i ragazzi il bullismo si manifesta più frequentemente con aggressioni fisiche, tra le ragazze è più diffuso nella forma di cyberbullismo. Per questo è essenziale adottare strategie mirate che promuovano sicurezza digitale ed empatia, strumenti fondamentali per contrastare efficacemente il problema.
L’aspetto psicologico
Chi subisce atti di bullismo, infatti si isola nel suo mondo. Silenzio, tristezza, malessere fisico e psicologico, perdita di interessi diventano l’unica realtà che lo circonda. Allo stesso tempo tutto questo deve essere visto come un campanello d’allarme per far capire ai genitori, agli insegnati, agli adulti vicino a lui che qualcosa non va ed evitare così il peggio.
Cosa fare
Importanti sono le giornate di sensibilizzazione come quella simboleggiata dal nodo blu contro il bullismo, ma ancora di più deve essere l’occhio vigile di chi è vicino a questi bambini e ragazzi fragili.
È su questa fragilità che fa leva il bullo. Inizia da lì la sua azione subdola verso chi è un po’ più in carne, non indossa abiti firmati, è portatore di handicap o semplicemente è più timido rispetto agli altri.
L’UNICEF, l’organizzazione di volontariato che da decenni si pone l’obiettivo di proteggere bambini e bambine, soprattutto i più fragili e vulnerabili, in occasione della giornata contro il bullismo e il cyberbullismo che si celebra il 7 febbraio, ha lanciato lo speciale video “Rompi il silenzio, ferma il bullismo” con protagonista Camilla Mancini.
Un video che vuole invitare i bambini, i giovani e tutti coloro vittime di bullismo o cyberbullismo a condividere le proprie esperienze e a chiedere aiuto
Insieme si può vincere e arginare il fenomeno. E come scrive Ines Sansone “il bullismo spezza i rami più belli che un ragazzo o una ragazza possiede. Poi il tempo passa e nasce un fiore nuovo. Chi non si arrende vince sempre. Il futuro che aspetta non lo si può deludere”.
di Miriam Iacovantuono (da ilbenecomune.it)
7 Febbraio 2025