Al Teatro del Loto: RE LEAR, da Nulla Verrà Nulla
Regia ed interpretazione di Stefano Sabelli, traduzione di Alessandro Serpieri
Dal 14 novembre alle 20:00 al 17 novembre alle 23:55
da Uff. St. Teatro del Loto
15 novembre 2016
Back
RE LEAR, da Nulla Verrà Nulla
di William Shakespeare tradotto da Alessandro Serpieri
adattamento e regia di Stefano Sabelli
con
Stefano Sabelli – RE LEAR
Bianca Mastromonaco – GONERIL
Michela Ronci – REGAN
Eva Sabelli – CORDELIA poi FULL
Simone Bobini – ALBANY
Lorenzo Massa – CORNOVAGLIA
Michele Manocchio – BORGOGNA poi OSWALD
Danilo Capezzani – FRANCIA
Fabrizio Russo – KENT
Marco Caldoro – GLOUCESTER
Gianluca Vicari – EDGAR
Piero Grant – EDMUND
musiche dal vivo di
RISERVA MOAC & Bukurosh Balkan Orchestra
nel ruolo di
CAVALIERI E MUSICI DI LEAR
scene Michelangelo Tomaro
costumi Marisa Vecchiarelli
Lear, stanco Re zingaro, riunisce il suo popolo intorno al suo Carro gitano, per una Festa finale allietata da fanfare d’ottoni. Da consumato istrione, mette in scena le sue ultime volontà animando un concorso di bellezza, pieno di lustrini, vacuità e jingle musicali. Annuncia così di voler abdicare, per demandare potere e comando alle tre figlie e ai rispettivi mariti. Fra applausi e lusinghe dei sudditi, Gonerill e Regan, le due figlie maggiori e affabili, si rendono perfette interpreti del “Last Show” ideato e voluto dal padre che, felice e orgoglioso delle loro seducenti sfilate, le “infascia” e incorona pubblicamente Miss Britannia, Nord e Sud. Cordelia, la più giovane e amata, rifiuta però, quel volgare avanspettacolo adulatorio offerto dalle sorelle. Offeso e fortemente irritato dal cambiamento di copione e dall’impaccio di Cordelia a rendergli onore “in nulla”, sentenziando che “dal Nulla verrà Nulla”, il vecchio Re, la ripudia e la disereda. È l’inizio della fine!… Ma pure l’inizio della folle e macabra giostra, di travestimenti e scambi di parte, che accompagnerà, da qui in poi, il destino di Lear e del suo Clan. Tutto si decompone, mentre esplodono ritmate fanfare gipsy che salutano l’implosione del Regno. Appena nominate reggenti, Lear è abbandonato e irriso dalle figlie maggiori, che tradiscono il patto d’asilo e pensione per lui e la sua debordante e invadente Banda di musici. Divenuto così più pazzo del suo Pazzo, il vecchio Re sfida, sempre più solo, venti e intemperie della Natura e della mente e, senza riparo, si sottopone alla furia del Grecale che annuncia l’ultima tempesta, quella che scardina cuori e menti. Barbarie e cecità travolgono tutto mentre il nomadismo del vecchio Re zingaro perde, col Regno, la sua Rosa dei venti. Come un bambino, ornato di soli fiori, Lear va così incontro al suo destino e al suo finale urlo animale.
Presentato in prima assoluta in forma itinerante, nell’area archeologica di Saepinum – Altilia (Sepino, CB) nell’ambito della rassegna SHAKESPIRANDO, ideata da TEATRIMOLISANI per i quattrocento anni dalla morte del Bardo, RE LEAR, che, dopo SAUL, compone il secondo capitolo del focus che la Compagnia del LOTO dedica alla decomposizione della Famiglia, alla Follia senile e alla caducità di Re e Regni, reduce dal successo riscosso al Teatro Dell’Orologio di Roma, torna in Molise. Immerso in un’atmosfera balcanica da frantumazione di frontiere, con un’ambientazione rom, ispirata al cinema di Kusturica, lo spettacolo si focalizza, non tanto sulla disgregazione politica di un regno, quanto piuttosto su quella valoriale di un Clan, che l’ottusità del Capofamiglia e l’avidità dei suoi congiunti conducono irrimediabilmente alla sua implosione. Lear diventa, così, l’emblema di una farsa del potere familiare, resa ancor più tragicomica da un adattamento e da una regia che focalizzano il capolavoro di Shakespeare soprattutto su tre grandi temi: Famiglia/Festa gitana; Tempesta/Catarsi; Follia/Ricongiungimento. Una scelta interpretativa e di messa in scena rese ancor più evidenti da scene e costumi vintage, riconducibili agli anni ’50 e ’60 e soprattutto dalle musiche originali, ritmate e coinvolgenti, eseguite dal vivo dalla fanfara di Riserva Moac & Bukurosh Balkan Orchestra, che rendono anche omaggio ai temi western di Morricone e a quelli balcanici di Bregovic e che sottolineano con forza le scene più corali dello spettacolo, spesso tese ad annullare la quarta parete e ad invadere platea e spazi non convenzionali.
Punto di forza di questo Re Lear è poi la nuovissima e inedita, traduzione di Alessandro Serpieri che, pur fedele all’originale shakespeariano, ne ravviva l’immediatezza e la comprensione per il pubblico italiano di oggi e, specie nelle parti in versi raggiunge apici d’inventiva e ricchezza di linguaggio davvero sorprendenti e di grande godibilità, per il pubblico e gli stessi attori.
Costi:
platea: intero € 20,00 -ridotto € 18,00 ( soggetti in convenzione ; under 25 anni; over 65 anni)
palchetti-balconate: prezzo unico € 15,00
Prevendite ( sconto di euro 1,00 sul biglietto):
Campobasso, Libreria MONDADORI, via Pietrunto – tel 0874 413757;
Bojano, Associazione musicale il Pentagramma – cell 347 3023863;
Conservando n.4 biglietti del LLF, sconto sulla stagione teatrale 2017.
Come arrivare – piano mobilità sostenibile: – Servizio navetta disponibile al raggiungimento minimo di 8/10 persone, o servizio Bla Bla Loto, per un numero inferiore di richieste- info mandando mail a info@teatrodelloto.it; cell 333/1852262- 392/3397154
Lo spettacolo sarà preceduto dall’aperitivo shakespiriano.
Per maggiori informazioni: 392-3397154 – 333-1852262
Teatro del LOTO “il più bel piccolo Teatro d’Italia”
P.zza Spensieri 17, 86010 Ferrazzano CB – Italy
+39.335454456 – +39.3333300850 – fax 0874.418533
mail:direzioneartistica@teatrodelloto.it – info@teatrodelloto.it
www.teatrodelloto.it
da Uff. St. Teatro del Loto