Auguri a Norberto Lombardi professore di storia e maestro di vita
Con piacere pubblichiamo il post della figlia Tiziana. La nostra Associazione si unisce agli auguri per gli 80 anni di Norberto
di Tiziana Lombardi – fb
6 giugno 2019
“Mio padre era comunista, perché Berlinguer era una brava persona. Mio padre faceva politica, quella vera, quella che andava di moda un tempo. La politica fatta di incontri con la gente senza selfie, di strette di mano alle persone comuni senza divise, di opposizione seria, di slogan senza hashtag, di discorsi articolati e di senso compiuto (all’epoca non era ancora vietato l’uso del congiuntivo). Di programmi e di impegno civile. Di comizi.
Negli anni in cui era stato Segretario regionale del PCI, mio padre di comizi ne faceva in continuazione, perché roba da dire ne aveva. In occasione dell’arrivo dei compagni dalla direzione, faceva un po’ la parte del “gruppo spalla”. Lui apriva i comizi e gli altri se la cantavano. “Cari compagni, sarò breve “ e parlava, parlava, parlava, perché roba da dire ne aveva, finché qualcuno in prima fila gli faceva il gesto delle forbici; si narra che i più coraggiosi si fossero spinti fino al gesto dell’ impiccato… Mio padre era sposato con una delle maggiori esperte di cucina molisana (mia madre).
Bene, ora cercate di arrivare alla fine del post senza chiedervi io da dove sia uscita …
e venuti in Molise: parlare a stomaco vuoto ai molisani e poi essere deportati nel nostro salotto per assaggiare, dal primo all’ultimo, i piatti della tradizione molisana. Questa sorte toccò a D’Alema, Natta, Occhetto, e persino Fassino che pare sia stato l’unico segretario a non prendere neanche un etto durante il passaggio in Molise. Il rituale era sempre lo stesso: al pomeriggio, montati gli altoparlanti sul fiorino del partito, si girava per le strade della città “stasera in piazza della Prefettura ci sarà il comizio del compagno ecc…”; alla sera “ cari compagni sarò breve..” e, a seguire, cena molisana. Ed ogni volta c’era grande fermento. Io, ragazzina, assistevo a tutto questo da semplice osservatrice, finché un giorno decisi che era arrivato il momento di dare il mio contributo. In fondo si trattava solo di mettere in atto uno degli insegnamenti di mio padre “
Libertà è partecipazione”
Arrivò finalmente il giorno X: fiorino, palco, forbici, impiccato, comizio e cena nel nostro salotto. Al momento di prendere posto a tavola, pensai bene di togliere la sedia un secondo prima che mio padre si sedesse… Fu decisamente un grande contributo il mio, considerato che mio padre tirò una testata sul bordo della sedia, talmente forte da far entrare una gamba della sedia stessa nel mobile.
Avevo partecipato ! Subito dopo mi resi conto che era arrivato il momento di salutare i presenti : “si è fatto tardi, buonanotte a tutti”.
Non so quando e come si sia rialzato e come sia stata tolta la sedia dal mobile, so di certo che per anni abbiano avuto un buco nel mobile e che, nonostante la testata, per molti anni ancora mio padre restò comunista, in senso etico, politico e culturale. Cosa resta oggi del comunista potete chiederlo direttamente a lui, che è vivo e lotta insieme a noi ed oggi compie 80 anni…amici miei, vi pare che uno così, come regalo di compleanno, si meriti di dover scegliere per la sua città al ballottaggio, tra un sindaco penta stellato ed uno leghista? Buon compleanno, Norby!”
di Tiziana Lombardi – fb