Borgotufi luogo d’arte
Inaugura il 25 settembre a Castel del Giudice (IS) l’opera d’arte contemporanea con le forme narranti della Fanciulla di Franco Summa
di A.C. La Terra
17 settembre 2020
Inaugura il 25 settembre, dalle 16.30, nella piazza dell’albergo diffuso di Castel del Giudice (IS), in Molise, l’opera d’arte contemporanea del maestro abruzzese. Tra i protagonisti, Annalisa Monfreda e Niko Romito.
“Una figura femminile, dai vividi colori. Una Fanciulla, icona tornita di una femminilità ideale che immagino quasi come dea primigenia, tutrice e madre della terra che da quel balcone si domina così ampia”. Ha immaginato così il maestro Franco Summa, creatore di arte ambientale urbana – nell’idea di fare arte che dialoga con i luoghi, la storia e la memoria della città – l’opera d’arte contemporanea che il 25 settembre 2020 sarà inaugurata nella piazza panoramica di Borgotufi, l’albergo diffuso di Castel del Giudice (IS), dove l’Appennino molisano sfiora le vette d’Abruzzo. Una Fanciulla che diventa parte e si integra nell’universo architettonico, culturale e ambientale del borgo, un luogo di rinascita dove stalle e case, un tempo abbandonate, sono divenute luogo di ospitalità turistica. Un luogo denso di significato che ora si arricchisce dei segni, colori e forme narranti della Fanciulla del Borgo di Franco Summa. Una scultura d’autore, una figura totemica alta oltre tre metri, “un segno gentile e forte allo stesso tempo” che consacra Borgotufi come luogo di ispirazione e di arte contemporanea. Un monumento urbano che si apre sull’Appennino, frutto della visione di un maestro capace di costruire oggetti narranti, arcobaleni di colori, dando nuove forme ai luoghi abitati.
Un’idea nata dall’imprenditore Enrico Ricci, promotore del recupero del borgo (con il fratello Gianfranco e l’imprenditore Ermanno D’Andrea), che ha conosciuto il maestro Summa tramite l’amicizia con Franco D’Amico. Di qui la proposta di creare un’opera da installare nel cuore di Borgotufi, l’intervento monumentale che l’artista abruzzese ha pensato ed ideato in funzione delle caratteristiche della piazza dell’albergo diffuso, una terrazza che si affaccia verso la valle del Sangro. Un’iniziativa nata in collaborazione con la Fondazione Summa, che valorizza il lavoro artistico del maestro e lavora per la realizzazione della qualità dei luoghi urbani, evidenziando il ruolo fondamentale dell’arte, e con il patrocinio del Comune di Castel del Giudice.
All’evento di inaugurazione, dal titolo “Recupero arte comunicazione per una nuova visione dei borghi”, che si terrà a partire dalle 16.30 nella sala convegni di Borgotufi, interverranno personalità di spicco come: Annalisa Monfreda, direttrice della rivista Donna Moderna, che torna a Borgotufi a circa due anni dalla presentazione del suo libro; il cuoco stellato Niko Romito, il quale parlerà del recupero nell’ambito dell’arte gastronomica; Lucio Zazzara, docente di urbanistica e presidente del Parco della Majella, il quale metterà in evidenza gli aspetti urbanistici sul collocamento dell’opera d’arte. Non mancherà l’imprenditore Enrico Ricci, ideatore dell’iniziativa, il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile e Giovanni Tavano, vicepresidente della Fondazione Summa. A moderare l’incontro, la giornalista Maria Stella Rossi. Alle 18.00, tutti si sposteranno nella piazza di Borgotufi dove sarà svelata la Fanciulla del Borgo del maestro Franco Summa.
Per partecipare è necessaria la prenotazione, scrivendo a: info@borgotufi.it L’accesso sarà consentito nel rispetto delle norme anti Covid fino ad esaurimento posti.
Franco Summa
Franco Summa (1938-2020), esponente dell’arte contemporanea italiana, dalla metà degli anni Settanta ha sviluppato una ricerca artistica incentrata sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente negli spazi urbani. La sua arte si caratterizza per l’uso simbolico del colore e delle forme, al fine di riqualificare la città contemporanea. Un’arte che dialoga con i luoghi, la loro storia e memoria.
Per informazioni: www.francosumma.it
Fondazione Summa: https://www.facebook.com/fondazionesumma
di A.C. La Terra