“Cammino di uomini, Cammino di Animali”
Al Mibact presentazione del volume di Katia Ballacchino e Letizia Bindi
di ilbenecomune.it
22 gennaio 2018
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Il volume raccoglie gli atti di un convegno internazionale organizzato dal Centro dell’Università degli Studi del Molise “BIOCULT” per le risorse bio-culturali e lo sviluppo locale tenutosi a Campobasso nel novembre del 2016. Evento di rilevanza particolare a cui parteciparono numerosi accademici italiani provenienti dai più disparati ambiti disciplinari e a vario titolo interessati dal fenomeno della transumanza e del pastoralismo (zootecnici, paesaggisti, storici, archeologi), ma anche alcune interessanti esperienze internazionali quali quelle francesi della Maison de la Transhumance e dell’area della Region PACA, quelle svolte da ricercatori e cineasti nell’Europa orientale, quelle interessanti svolte ancora in Italia sul pastoralismo femminile.
Si aggiungono a questa ricchissima carrellata di casi studio e restituzione di ricerche specifiche, alcune preziose testimonianze locali legate alla persistenza e rinnovarsi della tradizione del pastoralismo transumante e di monticazione, le esperienze di conservazione e valorizzazione dei percorsi tratturali come piattaforme per un rilancio turistico delle aree periferiche e interne del centro meridione italiano, l’interessante intreccio tra vigilanza del territorio e ripensamento delle politiche di conservazione e valorizzazione di questi beni strategici al tempo stesso culturali e ambientali.
È per questo che la giornata di presentazione del volume avverrà alla presenza e con la competente e qualificata partecipazione del prof. Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, del Magnifico Rettore dell’Università del Molise, Gianmaria Palmieri, della Soprintendente MIBACT per il Molise, dott.ssa Teresa Elena Cinquantaquattro e del dott. Giuseppe Blasi, Capo dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del MIPAAF.
Con loro il Presidente del Centro BIOCULT e Prorettore Prof. Fabio Pilla, il Direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e della formazione di UniMol, Prof. Enzo Di Nuoscio, le dott.sse Stefania Baldinotti e Emilia De Simoni, Antropologhe dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, il dott. Leandro Ventura, Direttore dello stesso Istituto, ma anche Segretario Generale MIBACT per il Molise e del suo Polo museale e il dott. Pierluigi Milone, consulente ed esperto dell’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Molise ed esperto di strategie di sviluppo rurale. L’intento è quello di utilizzare la presentazione del presente volume come una occasione di confronto fuori e dentro le aree regionali direttamente e maggiormente interessate dal fenomeno della transumanza sulle politiche e i processi di conservazione e valorizzazione dei suoli e aree tratturali, ma anche di rilancio dell’insieme di saperi e attività che alla secolare pratica della transumanza trasversale e verticale si sono legati nelle diverse regioni.
Katia Ballacchino, docente di Etnografia visiva all’UniMol e assegnista di ricerca delle Università della Basilicata e Letizia Bindi, docente di discipline demo-etno-antropologiche e Direttore del Centro di ricerca ‘BIOCULT’ sempre dell’Ateneo molisano che hanno curato il volume, infatti, sono convinte che questa dei tratturi e della transumanza sia una vicenda emblematica per la comprensione delle politiche di tutela dei territori e la vigilanza sui beni ambientali e culturali, che essa indichi con chiarezza l’importanza per le regioni periferiche e interne di puntare sulla tutela e promozione delle antiche vocazioni territoriali come chiave di volta per la loro rigenerazione e rilancio
La fotografia scelta poi per la copertina del volume testimonia, in maniera indicativamente chiara, di questa feconda stagione di riscoperta territoriale: un’esperienza recentissima che ha visto le greggi di un pastore molisano tornare ad attraversare lo straordinario sito archeologico di Altilia grazie anche alla collaborazione, in tale ambito, tra sistema locale e quello della ricerca, oltreché cultori, esperti, studiosi, camminatori e fotografi a documentare un evento che è al tempo stesso testimonianza del valore del passato e apertura verso una riplasmazione futura di questa pratica antica.
E al tempo stesso un uomo con i propri animali, col proprio gregge in quella intima essenza di relazione, la stessa che oggi più che mai ci interroga intorno al futuro del pastoralismo e dell’allevamento sostenibile.
di ilbenecomune.it