• 10/18/2016

Che ne sarà della “Sinistra”?

Dopo il Referendum del 4 dicembre la Sinistra rischia la scomparsa?

di Michele Petraroia

16 gennaio 2017

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Il Coordinamento Nazionale del Laboratorio Politico di Uniti a Sinistra per un Nuovo Ulivo si è confrontato sulla fase politica post – referendaria questa mattina a Roma in una riunione in cui sono intervenuti tra gli altri Franco Lotito, Emilio Gabaglio, Pietro Folena, Carlo Ghezzi, Vanna Palumbo, Alfredo D’Attorre, Andrea Gianfagna, Valter Tocci, Nico Stumpo, Francesca Santoro, Filippo Fossati, Santino, Cardulli, Nappi.

Le diverse rappresentanze interne alla minoranza di sinistra del PD, appartenenti alle componenti sindacali, insieme a giornalisti, intellettuali ed esponenti che hanno dato vita al nuovo partito della Sinistra Italiana che terrà il proprio Congresso Nazionale il 17 – 18 e 19 febbraio a Rimini, si sono misurate sugli scenari aperti dal Referendum del 4 dicembre con la formazione del Governo Gentiloni e sulle possibili ed imminenti elezioni politiche anticipate che potrebbero determinare un rischio scomparsa o un forte arretramento della presenza politica di sinistra nel nuovo Parlamento con conseguente spostamento a destra degli equilibri istituzionali.

Con lo scioglimento anticipato della Camera, il PD non terrà il proprio congresso e confermerà il gruppo dirigente e la linea politica neocentrista dell’ultimo triennio, che ha prodotto il Jobs Act, la pessima riforma della scuola, e lo spacchettamento della Questione Meridionale in 16 Patti di Sviluppo distinti e non comunicanti tra loro, dopo aver tagliato il fondo nazionale sanitario e approntato misure fiscali, di incentivo, contributivo e di bonus non improntati alla progressività e alla ridistribuzione della ricchezza e delle opportunità.

Il tentativo di una parte della Sinistra con Pisapia e altri esponenti di dar vita ad un’esperienza non ancora delineata nei contenuti e nei tratti, rappresenta la sfida che rischia di giungere alle elezioni anticipate in una fase costituente nazionale con la materiale impossibilità di presentarsi all’elettorato con propri programmi e propri simboli.

In questo scenario il Progetto di Sinistra Italiana, che prevede il Congresso Nazionale per il 17 – 18 e 19 febbraio a Rimini, è un passo avanti ma sconta una fase di oggettiva difficoltà che tocca la sinistra sia a livello europeo che globale con arretramenti vistosi negli Stati Uniti e in diversi paesi dell’Unione Europea.

Il Laboratorio Politico Uniti a Sinistra per un Nuovo Ulivo terrà aperto il dialogo tra le diverse aree culturali, sociali e politiche della sinistra del nostro paese, avendo a riferimento la Costituzione e sostenendo convintamente le iniziative a tutela dei diritti del lavoro, dell’istruzione, delle cure sanitarie e della previdenza.

Solo preservando e valorizzando le radici storiche di un pensiero politico che ha contribuito alla costruzione democratica dell’Italia, sarà possibile affermare l’idea di una società solidale in cui si pratica la giustizia sociale e si persegue l’equità e l’uguaglianza.

di Michele Petraroia