1) riappropriarsi della politica partecipata, cercando di dare ai cittadini gli strumenti necessari per il confronto democratico e per il controllo della trasparenza di chi è delegato a rappresentarli; mettere in atto una strategia nuova che sviluppi l’impegno politico attivo, collegandolo a concrete iniziative progettuali che mobilitino energie, mettendo insieme impresa, solidarietà e cittadinanza attiva; 2) difendere, recuperare e rivalutare le risorse territoriali come la difesa del suolo e delle acque, il rimboschimento delle aree montane, la creazione di parchi naturali, la valorizzazione dei siti archeologici, religiosi e paesaggistici, il rinnovamento dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’artigianato, la nascita di aziende di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici; 3) potenziare i servizi sociali fondamentali quali la sanità, la scuola, l’assistenza agli anziani, garantendone la presenza sul territorio in modo efficiente e capillare; 4) predisporre piani di recupero dei centri storici, non solo per fini museali ma con l’esplicito intento di ricreare la vita sociale a dimensione umana, favorendo le attività artigianali legate alla pietra, al ferro ed al legno ed a tutte le mansioni commerciali e di servizio, capaci di garantire un adeguato sviluppo che incentivi la volontà di “abitare il paese”; 5) riorganizzare i trasporti locali, rendendoli più snelli ed aderenti alle necessità dei cittadini; garantire, con una adeguata manutenzione, la percorribilità della rete stradale locale ed evitare la costruzione di ulteriori strade interpoderali, che negli ultimi decenni hanno prodotto seri guasti idro-geologici al territorio; migliorare i tracciati delle strade di collegamento tra i paesi, i centri provinciali e le fondovalli per ridurre i tempi di percorrenza; 6) monitorare i problemi del mondo della scuola e costruire un razionale progetto di sviluppo dell’educazione permanente, per favorire ogni opportunità che batta la cultura dell’abbandono e favorisca una formazione in linea con il possibile sviluppo della regione. 7) Sostenere le organizzazioni e le associazioni culturali ed ambientaliste, radicate sul territorio, per quanto attiene alle attività relazionate agli studi storici, al recupero dei dialetti e delle tradizioni locali, alla salvaguardia ed alla valorizzazione dei beni paesaggistici ed alla promozione di manifestazioni pubbliche; 8) riorganizzare le strutture istituzionali locali (Province, Comuni, Unione dei Comuni) per avvicinarle ai cittadini ed offrire loro in maniera più razionale ed efficiente i servizi socio-assistenziali; 9) valorizzazione dei momenti di socializzazione culturale e sportiva, incentivando la creazione di attrezzature e servizi sportivi, socio-culturali e ricreativi per ragazzi, adolescenti e giovani, ed a tal fine promuovere l’associazionismo di promozione sociale; 10) promuovere le aree interne in un piano di sviluppo eco-sostenibile, al fine di incentivare le attività legate all’agriturismo ed all’artigianato. Da tutto ciò oggi discende una scelta strategica dell’Associazione che mira a rivalutare la Sua iniziativa puntando direttamente sui giovani ed alla formazione di una Loro coscienza che rifugga dalla cultura dell’abbandono delle Loro origini e delle Loro terre.