• 10/12/2021

Considerazioni

L’elaborazione “SOGNI SPARSI”, articolo di Pasquale Di Lena, costituisce il punto luce dilatato capace di volgere lo sguardo verso il futuro 

di Emanuele D’Ambrosio (dal blog di Pasquale Di Lena)

12 ottobre 2021

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“SOGNI SPARSI” è il tentativo riuscito di legare, rendere visibile la complessità dei processi nell’interazione di passato, presente e futuro. Viviamo in una dimensione spazio/tempo, precipitati dentro una bolla, sospesi e smarriti. A livello planetario vi sono due sconvolgenti e imponenti fenomeni: la pandemia, nota come COVID 19 e il mutamento del clima. 
Quest’ultimo risulta infatti sottovalutato nonostante i molti segnali provenienti dal passato. Si sono colpevolmente ignorate le conseguenze drammatiche degli effetti climatici che si sono abbattute su comunità vicine e lontane con alluvioni, inondazioni, incendi, frane. Distruzioni e catastrofi che hanno registrato l’urlo e la forza di elementi vitali quali, suolo, aria, vento, acqua, fuoco, aumento della temperatura dell’intero pianeta., seminando distruzioni, vere e proprie catastrofi seminando morti innocenti e lutti. Le responsabilità sono ben evidenziate con chiarezza e lucidità. Oggi più di ieri, data la gravità che si riscontra a livello planetario, vi è la presa di coscienza che l’umanità è una e come pure il pianeta che ci ospita con i suoi beni comuni necessita di attenzione e cura senza se e senza ma. I nuovi movimenti collettivi, con protagonisti i giovani di ogni parte del mondo criticano il bla bla bla della politica ponendo all’ordine del giorno la richiesta, ora e qui, di impegni stringenti non rinviabili. E allora, risultano efficaci i “sogni sparsi” in quanto alimentano la speranza di un agire sociale collettivo. 
È la mobilitazione consapevole di comunità SE NON ASPIRIAMO AD UNA VITA MIGLIORE LE COSE NON CAMBIERANNO MAI. “Sono colto dalla bellezza del Territorio molisano, come quello di paese è il luogo dei luoghi, l’espressione alta della diversità. Territorio, suolo, acque, aria, i suoi paesaggi come beni comuni”.
I 31 punti articolati, che riguardano l’interrogativo “RIFIORIRA’ IL MOLISE?”, sono carichi di saggezza con l’ambizione e la consapevolezza di un cammino, di coinvolgimento attivo di tutta la Regione Molise. Un forte e determinato impegno che chiami a raccolta intelligenze e volontà politiche, saperi molteplici diffusi, comunità consapevoli della necessaria direzione di marcia. 
Una funzione importante può essere svolta dall’UNIVERSITA’ del Molise quale luogo di promozione culturale, di studio e consapevolezza. 
È la fatica della democrazia, dei suoi processi di promozione della partecipazione, tessere legami sociali e contaminare i due livelli di locale e globale. È ormai chiaro che la conservazione ottusa di vecchie pratiche politiche del neoliberismo ha mostrato il suo volto, ricerca del profitto come motore, sordità e cecità pongono in essere le responsabilità che non possono essere taciute. Popoli e movimenti in cammino disegnano una politica come comunità di destino. Questo è il senso alto e nobile del tuo fare politica con la p maiuscola. Progettualità vuol dire competenze, conoscenza socializzata diffusa, vivibile, visibile e partecipata. Sei al centro di una storia umana che ti ha visto come protagonista pieno di entusiasmo e passione, con un lungo impegno sempre uguale, coerente e costante nel tempo. Vi è l’incontro con i saperi veri di un protagonismo sociale diffuso, fatto di duro lavoro, imprenditorialità generosa per l’agricoltura biologica nel rispetto dei doni di madre terra. Qui si coglie la bellezza, in continuità col passato, emergono le molteplici e fecondi esperienze. Saggezza e costruzione di relazioni sociali valorizzanti l’innovazione con sperimentazioni capaci di visione nell’intreccio fecondo di natura, cultura e sviluppo scientifico, inerenti passato, presente e futuro. A iniziare dalla quotidianità come riferimento obbligato di vissuti non alienati espressione di una forte carica motivazionale per attivare una partecipazione coniugate a pratiche vivibili di solidarietà umana. La faticosa pratica quotidiana della democrazia con procedure rispettose di visibilità, trasparenza e progettualità mirata diffusa e intensamente partecipata. Nell’epoca della complessità planetaria non si può ignorare l’esigenza di coniugare la ricerca scientifica interdisciplinare con giustizia sociale e cooperazione. Siamo su una nave di comunità di destino che naviga a vista, non si può fallire, la rotta da seguire è per la salvezza della civiltà umana. Nella descrizione di analisi e proposte osservo un grande e appassionato scienziato sociale ricco di talenti e creatività sociale e politica, con e per la comunità umana del Molise. Mi colpisce la conoscenza minuta, particolare e generale dei problemi dei molti e diversi territori dell’amato Molise. Si evidenziano i sentimenti di vicinanza, condivisione, ascolto e solidarietà attiva. 
Non dimentico il valore di empatia e dialogo fitto e attento non madre terra. È la via meravigliosa di “I care” e “U penziere”, proposta di sintesi ideale sociopolitica. Ben delineato un cammino solidale per liberazione ed emancipazione umana. Oggi nel contesto planetario, locale/globale, un contributo che vola alto in quanto è in gioco la salvezza della civiltà umana.

di Emanuele D’Ambrosio (dal blog di Pasquale Di Lena)

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