Di qui passò Francesco
“Ali ai piedi”: un percorso che non dimenticherò tanto facilmente
di Vincenzo Colledanchise (fb)
12 gennaio 2018
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Domani parto per Monte Sant’Angelo e per Dio-incidenza ho ricevuto questo email da un pellegrino che fece “Con le ali ai piedi” 3 anni fa e che si appresta a camminare da La Verna su “Di qui passò Francesco e mi aveva scritto per chiedermi qualche info…bello no?! Io economicamente sui cammini non ci guadagno quasi nulla ma le soddisfazioni morali sono infinite! Non ci si campa ma, vi assicuro, ci si addormenta e si dorme assai bene. Grazie pellegrino Giancarlo!!
“Carissima Angela buongiorno! Che sorpresa, stamane, quando ho visto sullo smartphone l’avviso di una mail da Angela Seracchioli! Non sapevo che la mail alla quale ho inviato ieri sera la richiesta di aiuto fosse nientemeno che quello della appassionata ideatrice dei cammini di Francesco fino a Monte Sant’Angelo.
E’ un onore avere avuto questa opportunità, per me che ho saggiato con i miei piedi il percorso delle “Ali ai piedi”: un percorso che non dimenticherò tanto facilmente, incredibili contatti umani in particolare nella tratta da Sulmona fino alla prima tappa pugliese di San Marco la Catola: ancora oggi, a quasi tre anni di distanza, conservo contatti ed amicizie.
Come non ricordare la passione con la quale Kerstin Donatelli, tedesca di origine e titolare col marito del B&B Colle Sisto di Ateleta, propone ai suoi concittadini (purtroppo inascoltata) il mantenimento del tracciato del cammino, quale fonte di benessere per tutti… E Avio, appassionato di storia antica (e forse un po’ esoterica) titolare del b&b la taverna del sergente di Carovilli, ottimo cuoco e gioviale personaggio…. E Maria di Pescocostanzo, che a tutti i costi ci ha invitato a pranzo, a base di polenta, salsiccia e vino rosso…..puoi immaginare il resto del cammino fino a Carpinone…e ancora, abitanti del luogo che ti nutrono con formaggi locali e il celebre Tintilia, il vino doc del Molise….e l’apertura straordinaria della chiesa di S.Maria Assunta a Ripalimosani per farci vedere dei reperti legati alla Sacra Sindone…. E la masseria degli “abruzzesi” a San Marco in Lamis – da te suggerita nella guida -(massacrante quella tappa sotto il caldo della piana foggiana) dove ci siam fermati per un po’ d’acqua ed è finita a pasteggiare con formaggi di latte di mucche podoliche.
Potrei andare avanti ancora, non voglio tediarti, ma con queste testimonianze esprimerti la GRANDE gratitudine di averci indirizzati su questo cammino dove i silenzi, i paesaggi, il cibo, tutto conduce verso una silenziosa ed intima preghiera di ringraziamento al Creatore.” (Il pellegrino Giancarlo)
di Angela Serracchioli – fb (Ideatrice del percorso “Ali ai piedi”)