• 12/05/2018

Dissesto idrogeologico in atto nel Molise

L’Ispra certifica un clima impazzito che accelera il Dissesto

di Giorgio Iacapraro

5 dicembre 2018

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La carenza di manutenzione ambientale, con particolare riferimento alla manutenzione delle strade e del verde pubblico, ormai è noto. Valgano, quali esempi recenti, la chiusura del viadotto Sente / Longo; la scarsa manutenzione del viadotto Verrino; il selciato sconnesso di Piazza Plebiscito, dove una Signora cadendo ha rischiato seri danni fisici; la bella pavimentazione del corso principale andrebbe curata in modo appropriato.

Secondo i dati ambientali dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) in Italia la temperatura è aumentata di 1,57° (rispetto alla media di incremento di 0,89°). Il dissesto non risparmierà quasi nessuno: specie in Molise > rischio frane e alluvioni. Ad aggravare la situazione c’è sicuramente l’intervento umano.

Alla base della impennata dei danni da dissesto idrogeologico, c’è l’incremento esponenziale degli eventi estremi per l’88 % dei Comuni italiani. Bisognerebbe essere propositivi subito, non si può far finta di nulla, perché il clima continuerà a cambiare, in peggio probabilmente, nei prossimi decenni. Per questo sarebbe opportuno che gli Enti Locali curino maggiormente l’aspetto idraulico del territorio e particolarmente la regimentazione delle acque meteoriche.

Per fare ciò occorrerebbe un piano ambientale straordinario a stralci, sulla base delle priorità, privilegiando le aree interne e montane, reperendo i fondi in ambito U.E. e non solo. Andrebbe superato il concetto di carenza di personale nelle Pubbliche amministrazioni, in quanto esso, ridotto ai minimi termini dalla crisi economica, non potrebbe far fronte alla manutenzione di un territorio (quello Agnonese) vasto circa 96 km quadrati, secondo tra i Comuni del Molise.

L’Ente locale per le piccole e continue manutenzioni potrebbe chiedere la collaborazione delle associazioni di volontariato e dei migranti presenti sul territorio, preziosa per la manutenzione delle strade, del verde pubblico e quant’altro. Del resto, Ambiente non è solo questo. Gravi rischi per la salute sono dovuti anche all’uso scriteriato della plastica ed al conferimento dei rifiuti in luoghi pubblici, senza attenersi scrupolosamente alla raccolta differenziata.

Insomma, un cambio di mentalità che, forse, potrebbe essere coniugato maggiormente nelle scuole e con il passa parola. In tanti, comunque, chiedono una maggiore apertura dell’amministrazione comunale agnonese alla cittadinanza, attraverso convegni e confronti sulle diverse tematiche, non ultima la diminuzione costante della popolazione ed il conseguente abbandono degli immobili, messi in vendita per fare cassa ed investendo altrove le proprie risorse, dove varrebbero molto più che nella nostra cittadina.

di Giorgio Iacapraro

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