• 10/28/2020

Donato Pollice di Capracotta

Il coraggio di un grande italiano nell’America di inizio ‘900

di Michele Petraroia (Presidente Onorario Ass. Giuseppe Tedeschi)

28 ottobre 2020

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Nel buio di queste settimane di apprensione per la recrudescenza del COVID in Europa, nel Mondo e in Italia, è bello cogliere la luminosità di testimonianze esemplari di italiani che si sono distinti con semplicità e laboriosità in altri Paesi. 

Donato Pollice lasciò Capracotta (IS) a 40 anni, nel 1960, e raggiunse la Germania dove trovò lavoro in una cava di pietre. Con onestà si fece apprezzare e dopo qualche tempo richiamò tutta la famiglia dal Molise, spronando i figli a studiare e a inserirsi nel tessuto sociale e produttivo tedesco. 

Una vita, la sua, come quella di milioni di emigranti italiani, che è stata coronata da auguri inaspettati per il suo 100° compleanno, del Presidente della Repubblica Federale Frank-Walter STEINMEIER, del Presidente del Lander del Baden-Wuttemberg. Winfried KRETSCHMANN e del Sindaco di Gernsbach Julian CHRIST. 

Potrà apparire irrilevante ma questa insolita sensibilità istituzionale nei confronti di un emigrante italiano che ha fatto sempre il proprio dovere, merita di essere condivisa ed apprezzata come esempio virtuoso del valore del lavoro e delle opportunità offerte dall’istituzione dell’Unione Europea. 

Donato ha voluto  ringraziare per gli auguri ricevuti scrivendo sia in tedesco che in italiano come si evince dalle note allegate ma è giusto che oltre ai suoi figli e nipoti, l’Italia ed il mondo dell’emigrazione condivida questa pagina bella rappresentativa di una stagione tormentata in cui era necessario lo spirito di sacrificio, l’intraprendenza e la ferrea volontà di offrire alla propria famiglia un futuro migliore in terre lontane dal nostro Sud.

di Michele Petraroia (Presidente Onorario Ass. Giuseppe Tedeschi)

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