• 09/26/2024

Eolico: Proposta di Delibera

La giusta e puntuale iniziativa del Sindaco Di San Martino in Pensilis, la città dell’0lio sporcata da un “parco” eolico

di Pasquale Di Lena

26 settembre 2024

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Facendo seguito al manifesto siglato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio e dall’Associazione Nazionale delle Città del Vino ad oggetto l’individuazione delle “AREE IDONEE ALL’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ENERGIE RINNOVABILI” ho predisposto una proposta di Delibera di Consiglio per adesione al manifesto, darne la massima diffusione e inviarla alla Regione per chiedere di legiferare per l’individuazione delle aree idonee.

PROPOSTA DI DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL../../…. NR…

VISTI gli obiettivi europei ed internazionali (Accordo di Parigi, Agenda ONU 2023, Green Deal Europeo, Direttiva Europea 2018/2001 (RED II), Direttiva UE 2018/2002, Regolamento UE 2018/842, Regolamento UE 2018/1999, Regolamento UE 2021/1119, ecc.) che riguardano gli impegni dei singoli Paesi relativamente alla decarbonizzazione e alla lotta ai cambiamenti climatici, e che anche l’Italia è chiamata a fare la sua parte per sostenere la transizione ecologica ed energetica, in particolare riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e aumentando la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili;

TENUTO CONTO delle disposizioni vigenti sulle energie rinnovabili in Italia (DM 10 settembre 2010 “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, Decreto Legislativo 28/2011 (Decreto Rinnovabili), Decreti FER 1 e FER 2, PNIEC, DL 199/2021, PNRR, ecc.) e del DM 21 giugno 2024 “DM Aree Idonee” entrato in vigore il 3 luglio 2024 “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili” in particolare, l’Associazione nazionale Città dell’Olio e l’Associazione nazionale Città del Vino, in qualità di Città d’Identità riconosciute con la Legge 27 dicembre 2023 n. 206 “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy” all’Art. 40 che definisce le stesse come città o realtà territoriali che si caratterizzano per le produzioni agricole di pregio in cui operano organismi associativi a carattere comunale aventi lo specifico scopo di promuovere e valorizzare le identità colturali dei loro territori, insieme e a tutte le organizzazioni nonché a tutti gli enti che vorranno aderire come firmatari del presente Manifesto, si uniscono per chiedere alle Regioni e alle Province autonome italiane di individuare con propria legge le aree idonee per l’installazione di impianti di energia rinnovabile in modo responsabile, servendosi di un approccio integrato e di tipo sistemico che vada a conciliare le necessità collegate alla transizione energetica e quelle relative alla tutela e alla preservazione del territorio con i suoi ambienti, i suoi paesaggi e le sue tradizioni, e, ancor più, della sua attività primaria, l’agricoltura, fondamentale per uno sviluppo sostenibile e per la qualità della vita delle comunità locali.

Preso atto che:

Ø  condeliberazione di Consiglio Comunale n. 69 del 30/11/1994, esaminata senza rilievi dal  CO.RE.CO. di Campobasso nella seduta del 19.12.94 ai numeri 9320/9592 di prot. con la quale si aderiva all’Associazione nazionale Città dell’olio approvando contestualmente lo Statuto e la Carta dei fondamenti della Città dell’olio;
Ø  con deliberazione di Giunta Municipale n. 53 del 23/05/2023, l’Amministrazione Comunale aderiva, come Socio Ordinario, all’Associazione Nazionale Città del Vino, con sede legale in Palazzo Sforza Cesarini, Genzano di Roma (RM) e sede operativa in Siena, via Massetana Romana, n. 58B;

Visto il “MANIFESTO DELLE AREE IDONEE ALL’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ENERGIE RINNOVABILI” trasmesso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e dall’Associazione nazionale Città del Vino, prot. n. 11042 del 16/09/2024, allegato alla presente per costituirne parte integrante e sostanziale, dal quale si evince che sul tema dell’individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti di energia rinnovabile da parte delle Regioni, i firmatari del Manifesto si esprimono come segue:

FAVOREVOLI A:
Ø  Aumento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e agli investimenti per lo sviluppo delle stesse;
Ø  Miglioramento della prestazione energetica degli edifici e riduzione dei consumi energetici;
Ø  Sostegno per la modernizzazione della rete elettrica e lo sviluppo di smartgrid;
Ø  Promozione dell’autoconsumo e nascita delle comunità energetiche (CER);
Ø  Semplificazione delle procedure autorizzative che siano, tuttavia, garanti e tutelanti del territorio, dell’ambiente, del paesaggio e del benessere delle comunità locali;
Ø  Collaborazione tra il governo centrale e le amministrazioni regionali per garantire un approccio armonizzato e coerente su tutto il territorio nazionale;
Ø  Elaborazione di Piani Energetici Regionali (PER) dettagliati tenuto conto delle specificità territoriali e coinvolgendo le comunità locali nel processo decisionale attraverso consultazioni pubbliche per garantire la trasparenza e la condivisione allargata;
Ø  Individuazione delle aree idonee da parte delle Regioni e Province Autonome utilizzando un approccio integrato e sistemico che consideri criteri ambientali, tecnici, produttivi, economici, sociali, normativi, di sicurezza e tecnologici limitando (o optando prioritariamente) l’installazione degli impianti di energia rinnovabile a edifici, zone industriali o commerciali, aree degradate e di bonifica, cave, discariche o altre aree già compromesse;
Ø  Individuazione delle aree idonee da parte delle Regioni coinvolgendo le Province, i Comuni e le comunità locali in funzione delle rispettive esigenze e dei diversi interessi, tra cui quelle della conservazione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio;
Ø  Istituzione di Comitati tecnico-scientifici e Tavoli di monitoraggio a livello regionale che coinvolgano attivamente e rappresentino tutti i portatori di interesse;
Ø  Riesaminazione e aggiornamento periodico delle aree idonee per rispondere a nuove esigenze tecnologiche, ambientali, sociali ecc.;

CONTRARI A:
Ø  Individuazione delle aree idonee da parte delle Regioni e delle Province Autonome solo sulla base dell’esistenza di vincoli ambientali e paesaggistici, della presenza di zone protette, parchi nazionali e regionali, di aree di pregio storico-culturale e di zone agricole di alta qualità, ma anche considerando tutti gli aspetti ambientali, sociali, culturali, produttivi, paesaggistici ed economici connessi all’installazione di impianti di energia rinnovabile in un determinato territorio;
Ø  Semplificazione e accelerazione dell’iter autorizzativo (incluso il parere obbligatorio non vincolante dell’autorità competente in materia paesaggistica) se questo si traduce in valutazioni frettolose e non accurate delle aree considerate idonee che tengono solo parzialmente conto di tutti gli aspetti ambientali, sociali, culturali ed economici connessi all’installazione di impianti di energia rinnovabile;
Ø  Progetti calati “dall’alto” senza un coinvolgimento attivo e integrato delle comunità locali e senza una co-progettazione partecipata dell’installazione degli impianti di energia rinnovabile;
Ø  Utilizzo di aree agricole utilizzate e produttive per l’installazione di qualsiasi impianto che consumi, limiti la fertilità o distrugga il suolo agricolo compresi quelli previsti nelle deroghe del DL n. 63 del 15/5/2024 (c.d. Decreto Agricoltura) che consentono l’installazione degli impianti agrivoltaici c.d. “avanzati” (PNRR e PNC) tenuto conto che:
·       i pannelli solari a terra provocano delle alterazioni delle condizioni microclimatiche (luce, temperatura, umidità) alle colture sottostanti influenzando la loro crescita e resa e che la presenza di pannelli solari influisce sulla fertilità e sulle proprietà fisiche, chimiche e biologiche del suolo (cfr. link all’articolo scientifico “Soilpropertieschangesaftersevenyears of groundmountedphotovoltaicpanels in Central Italycoastal area” pubblicato dall’Università della Tuscia su Science Direct a giugno 2022);
·       la presenza così come la distribuzione nello spazio di tali impianti presuppone una selezione di colture adatte i) a crescere sotto i pannelli e ii) alla gestione agronomica in tali condizioni (cfr. link alle “Linee Guida in materia di Impianti Agrivoltaici” pag. 19, MASE giugno 2022) con potenziali conseguenze negative sulla tutela della biodiversità;
Ø  Utilizzo di aree agricole di alto valore paesaggistico e culturale o interessate da produzioni agricolo-alimentari di qualità per l’installazione di impianti di energia rinnovabile quali i) i siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO riconosciuti come paesaggi culturali; ii) i siti inseriti nella lista dei sistemi agricoli di rilevanza mondiale della FAO (Programma GIAHS); iii) i siti inseriti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali del MASAF (DM n. 17070 del 19 novembre 2012); iv) le produzioni biologiche, le produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., le produzioni tradizionali e i presidi Slow Food; v) le aree in cui viene praticata la viticoltura storica ed eroica o altro tipo di attività agricola di comprovato valore storico ed identitario;
Ø  Titolarità degli impianti realizzati su suoli agricoli alle imprese del settore energetico anziché agli imprenditori agricoli;
Ø  “Speculazione” e “abusivismo green” da parte di imprese e pseudo-imprese di ogni ordine e grado con l’avvallo delle amministrazioni pubbliche in nome della pubblica utilità, della strategicità e dell’interesse nazionale con la motivazione dell’indifferibilità e dell’urgenza.

Considerato che le Città d’Identità ed in particolare le Città dell’Olio e le Città del Vino in rappresentanza di circa 1.000 Comuni ed enti pubblici, così come tutte le altre organizzazioni firmatarie, auspicano:
Ø  la massima accuratezza nonché responsabilità delle Regioni e delle Province autonome nell’individuazione delle aree idonee all’installazione degli impianti di energia rinnovabile di concerto con tutti gli attori nonché portatori di interesse locale;
Ø  l’adozione di un approccio integrato in relazione all’individuazione delle aree idonee di cui sopra, considerando gli effetti di breve, medio e lungo termine anche in riferimento alla qualità della vita, alla salute e al benessere psico-fisico delle comunità locali in quanto strettamente collegati al territorio, ai suoi valori nonché alle sue risorse storico-culturali, paesaggistico-ambientali e produttive, che a loro volta fungono da assetstrategici, anche in chiave di servizi eco sistemici;

Ritenuto di condividere lo spirito e le finalità del “MANIFESTO DELLE AREE IDONEE ALL’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ENERGIE RINNOVABILI”;
Visto il D.Lgs. 267/2000;
Visto lo Statuto Comunale;
Preso atto che trattandosi di un atto di indirizzo politico amministrativo, si prescinde dai pareri di regolarità tecnica e contabile;

Con voti………………..favorevoli………….astenuti…………..contrari, resi in forma palese ai sensi di legge da n……………Consiglieri presenti e votanti

DELIBERA

le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente deliberato; 
di aderire al “MANIFESTO DELLE AREE IDONEE ALL’INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ENERGIE RINNOVABILI”, allegato al presente deliberato;
di chiedere alla Regione Molise di individuare con propria legge le aree idonee per l’installazione di impianti di energia rinnovabile in modo responsabile, servendosi di un approccio integrato e di tipo sistemico che vada a conciliare le necessità collegate alla transizione energetica e quelle relative alla tutela e alla preservazione del territorio con i suoi ambienti, i suoi paesaggi e le sue tradizioni, e, ancor più, della sua attività primaria, l’agricoltura, fondamentale per uno sviluppo sostenibile e per la qualità della vita delle comunità locali;
di impegnarsi e favorirne la diffusione delle finalità del Manifesto sul proprio territorio; 
di dare atto che trattandosi di atto di indirizzo politico amministrativo, si prescinde dai pareri di regolarità tecnica e contabile;
di trasmettere copia del presente deliberato all’Associazione nazionale Città dell’Olio e all’Associazione nazionale Città del Vino, alla Regione Molise ed al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. 

di Pasquale Di Lena

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