Il turismo a piedi
“Ma perché in Trentino i sentieri sono tutti puliti e segnati e qui no?…”
di Angela Seracchioli – fb
30 giugno 2020
“Ma perchè in Trentino i sentieri sono tutti puliti e segnati e qui no? Ma perchè sull’arco alpino ci sono carte di tutti i tipi e qui no? Ma perchè…ma perchè?” Paiono le solite domande, il vicolo cieco in cui ho giurato non mi infilerò mai più: “Perchè sui cammini in Spagna a dormire si spende poco?” …ma la domanda-confronto di Regioni italiane la fa un italiano che forse non si rende conto che specialmente se si parla del: Trentino Alto Adige (regione a statuto speciale) del Veneto e del Friuli stiamo parlando di Regioni che hanno fatto della sentieristica un loro vanto, una fonte di reddito, un’economia del turismo ben solida…NEL RESTO D’ITALIA ECCETTO IL RESTO DELL’ARCO ALPINO E POCHE ALTRE LUMINOSE SITUAZIONI NO. Non è così e chi manda avanti cammini ben lo sa, e allora evviva la colonna portante d’Italia, il VOLONTARIATO perchè SOLO su questo possiamo contare, e a proposito di questo voglio solo farvi due esempi emblematici perchè possiate capire attraverso quali immani difficoltà ci si provi, si faccia di tutto perchè possiate camminare in luoghi di una bellezza unica che hanno tutto da guadagnare dal vostro passaggio.
La prima storia ve la racconta Avio di Carovilli che ospita ma che, ancora di più, crede tantissimo al cammino e fa di tutto perchè sia sempre meglio…quello che non ha scritto in questo suo scritto sono i giri in tanti uffici per avere il permesso di tagliare l’erba sul Tratturo perchè si rischiano multe e magari si troverebbe pure un contadino che volesse passare con una falciatrice (un lavoro di mezza giornata) ma se poi si piglia una multa? e altra cosa che non ha detto è che tutto sto casino protratto per anni è per qualcosa che si riduce ad una decina di chilometri in tutto:
“Il cammino con “Le Ali ai piedi” quando si svolge attraverso territori che non superano i 1000 metri, dove sono presenti faggete e quindi con sottobosco pulito, presentano l’inconveniente lamentato da tutti noi, ovvero la presenza di erba alta e rovi.
“Abbiamo interessato le amministrazioni comunali interessate dal percorso che in alcuni tratti coincide con il Tratturo, ma vuoi per insensibilità, vuoi per indisponibilità finanziaria nessun intervento di ripulitura è stato fatto.
Attraverso conoscenze dirette e canali istituzionali, sollecitati da pellegrini e/o camminatori si riuscì ad ottenere un finanziamento di 30.000 €. Fu effettuato anche un sopralluogo sui luoghi interessati con il delegato alla cultura, il Consigliere Regionale Domenico Di Nunzio e l’architetto Di Paola, unitamente al sottoscritto ed all’ assessore al turismo del comune di Carovilli Nadia Falasca, ebbene questo finanziamento con il cambio di indirizzo politico avutosi con le elezioni regionali del 2018, fu “ritirato” e pare, elargito a pioggia alle Pro-Loco dal neo assessore al turismo che, detto per inciso, era lo stesso della passata amministrazione regionale, “solo” … con diverso segno politico.
Il tratto Sessano del Molise – Carpinone è stato individuato, ripulito e segnalato dal sottoscritto ed i giovani di Molise in Action di Carpinone.” (lo troverete ben presto nel sito come variante)
Sempre un pellegrino disse ad Avio: “Ma c’è un sentiero però che è pulito e segnato benissimo è quello dal cimitero di Sulmona all’Altipiano di Pescocostanzo…” Antica strada romana, si passa vicino ai resti di un insediamento, era completamente coperta di rovi, Luigi, Giuseppe e Mario e, prima di tutto un signore che lo dedicò ad un amico scomparso, l’hanno pulita, la tengono in ordine e hanno dipinto frecce e Tau. Il Parco della Majella in cui passa non la prende in considerazione, il Cai nemmeno, e devo dire la verità a suo tempo ebbi anche una infiammata discussione con persone dell’ente parco a Fà la cosa giusta perchè che passassero di lì i pellegrini, che sono fruitori del Parco, non piaceva. Cosa vuole dire questo? Che senza volontari dedicati come sono questi amici di Pescocostanzo non avremmo questo magnifico sentiero…che chissà perchè non importa a nessuno…
Moltiplicate per 900 km. (e io vi parlo “solo di “Di qui passò Francesco…con le ali ai piedi”) e quanto potrebbero raccontare tutti coloro che si occupano VERAMENTE dei cammini! Poi non domandatevi perchè uno di chiacchiere sui cammini non ne può più!
di Angela Seracchioli – fb