In Molise immigrati in aumento
Lombardi: “ I 13mila residenti sono una risorsa”
di A.C. La Terra
02 novembre 2017
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Nell’ultimo anno gli immigrati residenti in Molise sono aumentati del 7,5 per cento, ma meno rispetto al 2015. Presentato in Provincia il “Dossier Statistico Immigrazione 2017”. Spicca il numero di romeni presenti in regione (4.210), seguono i cittadini del Marocco (1270) e poi gli albanesi che sono 850. Per i relatori del dossier «sono una risorsa da valorizzare e potranno favorire la crescita del prodotto interno lordo».
In Molise, gli immigrati regolarmente residenti nel territorio regionale sono circa 13mila. Più in provincia di Campobasso piuttosto che in quella Isernia espiccano per numero i cittadini provenienti dalla Romania (4210), dal Marocco (1270) e dall’Albania (850), piuttosto che quelli provenienti da altre etnie. È stato presentato anche in Molise – come nel resto d’Italia – il Dossier statistico immigrazione 2017. La presentazione è avvenuta nella sala giunta della Provincia di Campobasso il 26 ottobre.
A Isernia il numero di immigrati ufficialmente residenti è di 3445 con una percentuale sul totale dei residenti del 4%. In provincia di Campobasso invece il numero di immigrati sale a 9573 per una percentuale sul totale della popolazione di 4,2%.
Il rapporto, nato nel 1991 per raccogliere e commentare quanti più dati disponibili sul fenomeno migratorio, ha impegnato quest’anno più di 130 autori del mondo accademico, sociale, associativo e istituzionale, i quali hanno contribuito a redigere le varie parti del volume (internazionale, nazionale e regionali), con il supporto dei dati statistici più aggiornati relativi a molteplici e importanti aspetti che riguardano gli immigrati in Italia.
Norberto Lombardi, che al dossier ha lavorato per la parte che riguarda il Molise, precisa che il numero di immigrati nel 2016 è salito del 7,5 per cento. Siamo a circa mille unità in più. Ma che pur crescendo è calato però rispetto all’anno precedente quando la percentuale sfiorava l’11,5 per cento. Il dossier è stato realizzato e stampato grazie al contributo che i Centri Studi Idos e Confronti, curatori del rapporto, hanno ottenuto dall’otto per mille della Tavola Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.
Quest’anno, inoltre, cade anche l’anniversario della morte di monsignor Luigi Di Liegro, scomparso il 12 ottobre 1997, il quale, come indimenticato fondatore della Caritas di Roma e propugnatore della solidarietà nei confronti degli immigrati, oltre che di ogni altra persona in situazione o a rischio di emarginazione, fu convinto sostenitore del Dossier.
Tant’è che durante la presentazione a Campobasso è stato sottolineato quanto gli immigrati rappresentino per qualunque realtà e dunque anche quella del Molise una «risorsa da valorizzare». Norberto Lombardi parla infatti della nostra regione da qui ai prossimi 50 anni e con il tasso di mortalità superiore a quello delle nascite si rischia una popolazione ridotta di almeno 80mila persone. E dunque l’integrazione sociale degli immigrati non può «che favorire la crescita del prodotto interno lordo e finanche la conservazione di quell’autonomia regionale» della quale tanti politici sono forti sostenitori.
di A.C. La Terra