Isernia: “Processo Bella Ciao”
Importante vittoria dell’antifascismo molisano
di Comitato Antifascista Antirazzista Molisano
19 ottobre 2016
Il Giudice del Tribunale Penale di Isernia dott.sa Iaselli nell’udienza di oggi 18 ottobre 2016, ha pronunciato la sentenza di assoluzione con formula piena ex art.530 comma 1, perché il fatto non costituisce reato, nei confronti dei sette antifascisti molisani che nell’ottobre 2011 intonarono IL CANTO DELLA RESISTENZA “BELLA CIAO”, in modo estemporaneo e spontaneo, in Via XXIV Maggio di Isernia. Si è ovviamente in attesa delle motivazioni che il Giudice consegnerà tra trenta giorni.
In quella giornata dell’ottobre 2011 si svolse l’assemblea pubblica organizzata dalle forze antifasciste locali, intesa ad esprimere l’indignazione civica della città, per il fatto che l’ente provincia avesse concesso senza vergogna una sala istituzionale ad un’organizzazione dei “nazifascisti del terzo millennio”, dimenticandosi che la Costituzione impone alle istituzioni la messa al bando del fascismo, essendo fondata sui valori della Resistenza.
Questa Sentenza costituisce una importante vittoria dell’antifascismo molisano non solo sul piano giudiziario, ma anche sul piano politico-culturale, laddove si sconfigge il maldestro tentativo di reprimere l’antifascismo molisano, ed in generale una precisa area locale di opposizione sociale che combatte contro le ingiustizie del potere, utilizzando maldestramente una vecchia e nefasta norma fascista, nel caso di specie.
Un fatto repressivo che nella nostra regione è senza precedenti almeno negli ultimi anni, mentre dilagano impunite ed indisturbate le pericolose organizzazioni che propugnano il nazifascismo e il razzismo, e che – esse sì – dovrebbero porsi al bando, semplicemente dando attuazione alla stessa Costituzione.
Ovviamente questo è solo l’annuncio della buona notizia: non mancheranno le nostre prossime iniziative, per riflettere e dibattere sull’importante significato di questa vittoria dell’antifascismo molisano, contro i maldestri tentativi di soffocarlo da parte di certi apparati repressivi locali.
di Comitato Antifascista Antirazzista Molisano