L’arte del Tombolo
In Molise il tombolo iniziò il suo splendore a partire dal 1400
di Marica Mastropaolo (da Una Terra chiamata Molise – fb)
8 aprile 2024
L’arte del tombolo è presente in tutto il mondo e sono molte le aree geografiche che si contendono la paternità di questa antica tradizione.
Non saremo certo noi a stabilire dove si vide per la prima volta un merletto realizzato con questa tecnica straordinaria perché ciò che ci interessa è parlare del tombolo molisano, quello che, ancora oggi, fa bella mostra di sé nelle città e nei paesi della nostra regione.
In Molise il tombolo iniziò il suo splendore a partire dal 1400 e la tradizione vuole che sia stato diffuso dal Convento di Santa Maria delle Monache di Isernia che ne insegnarono l’arte alle giovani donzelle di famiglie nobili che, a causa delle rigide leggi feudali, venivano destinate alla vita conventuale.
Da qui è nata la scuola molisana che ancora oggi perpetua la tradizione e trova clientela in tutto il mondo. La trina isernina è realizzata con un filo sottile e lucente di color avorio che viene prodotto ad Isernia. Questo filato dona lucentezza ed unicità al merletto.
Anche a Mafalda si perpetua ancora questa tradizione, seppur solo grazie alla manualità delle signore più anziane; a Tavenna è nato il Museo del merletto a tombolo; a Sessano, fino a cinquant’anni fa, le tante donne impegnate nella lavorazione del merletto avevano creato un ingente mercato locale fatto di notevoli scambi commerciali; a Boiano si producono i fuselli utili per il tombolo.
L’auspicio è che mai vada a scomparire questa arte antica e meravigliosa e che ci sia sempre qualcuno pronto a cimentarsi nel ricamo per continuare a mantenere in vita una tradizione candidata a diventare patrimonio immateriale dell’UNESCO.
(Foto: da Una Terra chiamata Molise)
di Marica Mastropaolo (da Una Terra chiamata Molise – fb)