• 02/18/2020

Là dove le pale eoliche avanzano senza permessi

A Mongrassano, in provincia di Cosenza, sventrata la collina coperta da fitta vegetazione e classificata ad alto rischio sismico e idrogeologico

di Francesca Canino (da Il Giornale dell’Ambiente)

18 febbraio 2020

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Continuano senza sosta e senza permessi i lavori per impiantare le pale eoliche sul percorso religioso denominato la “Via del giovane”.

Il cammino è un itinerario di interesse escursionistico, naturalistico, storico, religioso, culturale e turistico, inserito dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo nell’Atlante dei cammini d’Italia.

Infatti, il percorso religioso collega alcuni luoghi toccati dalla vita e della predicazione di San Francesco di Paola, protettore della Calabria.

Un parco eolico a Mongrassano

Un impianto di 16 megawatt che indebolisce un territorio fragilissimo si sta realizzando in località Aia dei Venti, Mongrassano (CS).

Si tratta di un affare di 40milioni di euro, autorizzato dalla Regione Calabria, che prevede la realizzazione di sei torri eoliche alte 150 metri, su un’area classificata ad alto rischio sismico e idrogeologico.

I lavori sono eseguiti dalla Siemens Gamesa Energia Italia SpA e da alcune ditte in subappalto con autorizzazione unica che risulterebbe ormai priva di efficacia giuridica.

Il luogo scelto per realizzare il parco eolico presentava, prima dell’inizio dei lavori, una vegetazione molto fitta che è stata progressivamente distrutta.

Dalle foto si può notare che un’intera collina verdeggiante è stata ridotta a un cumulo di terra e fango per ospitare le alte pale eoliche che produrranno energia.

Quella di cui la Calabria non ha bisogno, avendo raggiunto l’autosufficienza da diverso tempo, ma che è fonte di grossi guadagni per la società Gamesa.

La protesta dei residenti

I residenti protestano perché, a fronte di nessun beneficio per la comunità, hanno dovuto subire un danno incommensurabile al proprio patrimonio naturalistico.

Hanno cercato di difendere la loro terra, sfidando la burocrazia regionale, gli interessi economici, i divieti di avvicinarsi nelle zone dei lavori.

Ma la controparte si è subito mostrata decisa e pronta a tutto pur di ottenere il suo scopo, ben sostenuta dagli uffici regionali.

Ecco perché, nonostante siano state segnalate diverse irregolarità, i lavori sono proseguiti senza rispettare molte delle leggi vigenti.

L’interrogazione parlamentare

E in seguito alle proteste dei residenti e ai diversi articoli di stampa pubblicati negli ultimi mesi, è giunta, pochi giorni fa, una interrogazione parlamentare.

È stato, infatti, indirizzato ai ministri dell’Economia e delle finanze, dello Sviluppo economico e per i Beni e le attività culturali e per il turismo l’atto pubblicato il 6 febbraio u.s. dai senatori Corrado, Granato, De Lucia, Angrisani, Marilotti, Trentacoste, Montevecchi, Pavanelli.

I lavori per l’impianto eolico proseguono, a quanto pare, in violazione della normativa di settore. E l’autorizzazione unica è ormai priva di efficacia giuridica.

Pertanto, con il documento, si chiede se i titolari dei dicasteri succitati siano a conoscenza della situazione. Se intendano bloccare incentivi e agevolazioni alla Siemens Gamesa Renewable Energy Italy SpA per il costruendo impianto eolico “Aia del vento”.Se e quali provvedimenti abbiano adottato oppure intendano adottare per salvaguardare il paesaggio, tutelato dall’art. 9 della Costituzione e il percorso denominato “Via del giovane”.Clicca qui per leggere il documento dell’interrogazione parlamentare nella sua interezza, nella speranza che possa ristabilire la legalità e la sicurezza in un territorio devastato sotto ogni punto di vista.

di Francesca Canino (da Il Giornale dell’Ambiente)

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