• 11/27/2019

La guerra climatica è cominciata

Riflessioni dell’assessore dal 2004 all’Ambiente, Patrimonio ed Urbanistica del Comune di Colorno (Parma)

di Marco Boschini* (da comune-info.net)

27 novembre 2019

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Siamo in guerra. Lo siamo da tempo e lo accettiamo, impotenti. Ce lo dicono le cronache dei notiziari quasi ogni settimana, da autunno a primavera inoltrata. Gli eserciti ci invadono da terra, via mare, dalle montagne. Ci travolgono nei nostri letti mentre dormiamo. Ci uccidono nei capannoni dove ogni giorno portiamo avanti il lavoro. Sparano munizioni che non lasciano scampo: frane, esondazioni, terremoti…

Hanno alleati a cui avremmo affidato la nostra sicurezza: politica, istituzioni locali, partiti. Che invece si rimpallano ogni volta responsabilità e dichiarazioni a favore di telecamere. Cambiano i nomi dei morti, gli scenari dei paesi bombardati. Non il canovaccio della storia. Case costruite dove non si sarebbe dovuto. Mancata prevenzione e cura del territorio. Disorganizzazione nel gestire l’emergenza. Polemiche, dolore, altri morti.

Io non voglio entrare qui nel merito di questioni per cui ci battiamo da un decennio: opere utili, opere meno utili. Se fossimo un Paese normale si potrebbero fare un sacco di cose, ma non lo siamo. Non è così. L’Italia è un Paese malato, un Paese in guerra. Invece di procedere con lo Sblocca Italia e tutte le altre sicuramente (?) utilissime opere pubbliche dovremmo davvero fermarci. Porre un freno, uno stop.

Avere il coraggio di sospendere tutte le grandi opere previste nei prossimi anni e concentrarsi “solo” ed esclusivamente sul dissesto idrogeologico. Lo faccia Renzi, che ha così smania di cambiare questo Paese in meglio. Lo facciano i governatori di regione e i sindaci sparsi nel territorio. Siano il nostro esercito della salvezza. Agiscano subito, perché è già troppo tardi. Perché stiamo perdendo.

di Marco Boschini* (da comune-info.net)

* assessore dal 2004 all’Ambiente, Patrimonio ed Urbanistica del Comune di Colorno (Parma), è coordinatore dell’Associazione dei Comuni Virtuosi e autore di alcune pubblicazioni, tra cui Nessuno lo farà al posto tuo (Emi, 2013). Questo articolo è pubblicato anche su un blog de ilfattoquotidiano.it.

Per approfondire:

Cittadini e dissesto idrogeologico

Alberto Castagnola | L’impegno diretto dei cittadini può salvare vite e territori, per resistere alla trasformazione climatica

Crisi ambientale, clima e disuguaglianza

Silvia Ribeiro | Sappiamo bene quali sono le maggiori multinazionali e i responsabili delle emissioni dei gas serra. Le alternative? Cerchiamole in basso: contadini e orti urbani che sfamano il 70% della popolazione mondiale e reti solidali urbane

Gli alluvionati di domani ringraziano

Giorgio Nebbia | Innalzare argini di cemento non è la soluzione, è la causa Di cosa dobbiamo preoccuparci

Maria G. Di Rienzo | Ebola, Isis, scie chimiche oppure del cambiamento climatico?

L’omino della pioggia è passato a Genova?

Come discutere con i bambini di quanto accaduto?

Bioregione versus megacity Alberto Magnaghi Riscoprire il territorio significa ricostruire relazioni tra uomo e ambiente e autogoverno

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