• 09/12/2018

Lasciano tutto per vivere in Molise

La scommessa di Cinzia e Matthieu: “Sostenere i piccoli produttori locali con internet”

di Assunta Domeneghetti (da primonumero.it)

12 settembre 2018

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Lavoravano a Bruxelles ma hanno lasciato tutto per iniziare un’attività che gli permettesse di stare più a contatto con la natura. La storia di Cinzia e Matthieu e il loro Oltre bio, sito di vendita online di panieri biologici composti da coltivatori molisani per acquirenti molisani che partirà il prossimo 13 settembre. 

Quando si sono incontrati Cinzia De Letis aveva già cambiato casa diverse volte. Lo studio prima e il lavoro poi l’avevano portata a vivere a Firenze, Londra, Roma e per finire in Belgio. E’ qui che ha conosciuto Matthieu Schmit, 36 anni, belga, adottato dal Molise e dalla comunità di Lucito dalla quale proviene la sua compagna.

Lei, di due anni più giovane, il paese lo aveva lasciato nel 2002. Ma forse, dentro di sé, sapeva che un giorno ci sarebbe tornata La scintilla è scattata da una banalissima riflessione fatta durante una conversazione tra i due: “Mentre mio padre, produttore locale di mele, non riesce a vendere i suoi prodotti ad un prezzo giusto, noi in Belgio acquistiamo panieri bio su internet, ma ti pare normale?

È così che hanno pensato che un servizio del genere avrebbe avuto un senso anche in Molise. 

Quello che discutevano era lo stato embrionale di Oltre Bio, sito di vendita online di panieri biologici composti da coltivatori molisani per acquirenti molisani che partirà il 13 settembre. Definirlo progetto di lavoro sarebbe riduttivo, diciamo pure che quella di Cinzia e Matthieu è una forma di riscatto personale ma anche sociale per una terra, il Molise, poco propenso a fare scatti di reni.

“Siamo venuti insieme in Molise lo scorso ottobre – racconta Cinzia – per mettere su questo progetto. Le nostre vite erano altrove. I miei studi universitari in scienze politiche/relazioni internazionali mi avevano portata a Firenze. Poi mi sono trasferita a Londra, a Roma e negli ultimi 6 anni a Bruxelles dove ho incontrato Matthieu. Nella capitale europea lavoravo come coordinatrice di progetto, della comunicazione e delle politiche sociali in una piattaforma europea di enti fornitori di servizi sociali alle persone diversamente abili”.

Matthieu, invece, è di Waterloo, la città in cui nel 1815 si svolse la famosa battaglia durante le guerre napoleoniche. Dopo gli studi in scienze della comunicazione a Bruxelles si è specializzato diventando un educatore/animatore nel settore dell’educazione all’ambiente.

“Lavorava come coordinatore di progetto in un’organizzazione di educazione all’ambiente, soprattutto nelle scuole”.

Insomma, pare di capire che in Belgio avevate tutto il necessario per vivere, poi cosa è successo?

“Piano piano si è fatta strada nelle nostre menti l’idea di andare a vivere in un luogo più vicino alla natura. Il Molise si è presentato a noi. Ci sono voluti due anni di riflessione e un po’ di follia per capire che in Molise avremmo potuto creare un progetto che avesse un senso. Un progetto che ci permetta di agire e di diventare attori in questo mondo in cui le sfide sociali, ambientali o relative all’alimentazione sostenibile hanno un forte impatto sulle nostre vite. La scelta di creare questo progetto in Molise nasce dunque da lontano ma soprattutto nasce dalla voglia di voler preservare questa terra dalle tante incoerenze del mercato, soprattutto quello agroalimentare che si nutrono dei chilometri percorsi dai prodotti e della sovrapproduzione”.

I panieri bio che venderete su www.oltre-bio.it voi li compravate a Bruxelles. Praticamente avete importato in Molise un’idea che altrove  è già realtà.

“Qui c’è bisogno di nuovi progetti, di innovazione, di creare posti di lavoro, di ridare fiducia ai giovani e alle nuove competenze. Da parte nostra c’è la voglia di ridinamizzare la regione attraverso un servizio semplice ma che permette a chiunque di agire nel proprio quotidiano per sostenere l’economia locale e creare le opportunità per restare”.

Cos’è, dunque, Oltre Bio.it?

“È un modo alternativo di fare la spesa in filiera corta. È una scelta consapevole perché comprare i panieri vuol dire sostenere i piccoli produttori della regione e l’economia locale. È il legame di fiducia tra produttore e consumatore che si rafforza. È informarsi sulla provenienza dei prodotti e sulle loro proprietà nutritive e sui loro benefici. È mangiare sano e fare attenzione alla propria salute. È compiere un’azione nei confronti dell’ambiente, rispettando e diminuendo il consumo energetico”.

Ma esattamente come funzionerà?

“Si tratta del primo servizio di vendita e di consegna a domicilio di panieri bio e locali sia a Campobasso che nelle zone rurali. Oltre Bio.it propone dei panieri settimanali già assemblati in base alle disponibilità dei prodotti. Il cliente può scegliere di acquistare tali panieri o di comporne uno su misura. Gli ordini vengono poi trasmessi ai produttori che raccolgono i prodotti e li consegnano ad Oltre bio il quale compone i panieri e li consegna ai clienti in determinati giorni di acquisti e consegna”.

Non siete spaventati? Insomma, qui in Molise non è come in Belgio. C’è tantissima gente che l’orto ce l’ha sotto casa e da lì ricava prodotti freschi e a chilometro zero.

“I rischi ci sono e sono tanti. In una regione fatta di paesi in cui sono in tanti ad avere ancora i propri orti non è evidente proporre un servizio online che proponga prodotti locali. Eppure c’è discontinuità tra le stagioni e tra le generazioni! Ci sono segnali di apertura come le giovani mamme che cercano i migliori prodotti per i loro figli o gli anziani che non riescono più a lavorare la terra (con cui speriamo di parlare per telefono) e poi ci sono coloro che sono stanchi degli scandali alimentari e dunque credono nel prodotto locale o coloro che hanno una vita frenetica per cui ricevere la spesa a casa garantisce un corretto consumo di frutta e verdura. Poi c’é la tecnologia che ci facilita la vita… Un messaggio WhatsApp, un click, un’email e la spesa è fatta!

Noi ci crediamo tanto in questo progetto, negli sviluppi futuri e nelle collaborazioni possibili. Crediamo nel fatto che oggi sia importante crearsi il proprio lavoro e creare occupazione laddove la gente sceglie di vivere. Le aspettative sono alte. Come dicevo prima, entrambi abbiamo cambiato vita, abbiamo lasciato i nostri rispettivi lavori e la nostra zona di conforto. Ci siamo spinti oltre. Appunto oltre bio. Ci aspettiamo delle reazioni positive, curiosità da parte dei consumatori e voglia di provare”.

Da dove arriverà la merce?

“Con noi poi ci sono i produttori. Tutti della zona ognuno con una storia diversa ma con tanta voglia di fare. Dall’estate scorsa ci siamo messi alla ricerca di produttori interessati a questo progetto. Li incontriamo, visitiamo le loro aziende, discutiamo, parliamo… Le cose si mettono insieme da sole se c’è alchimia! Finora davvero dei begli incontri”.

di Assunta Domeneghetti (da primonumero.it)

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