Marcia della pace
In prima fila per il Molise gli studenti e i migranti
di primonumero.it
10 ottobre 2016
Non poteva mancare il Molise alla Marcia della pace Perugia-Assisi, che ieri domenica 9 ottobre ha visto sfilare quasi 100mila persone.
Studenti, insegnanti, migranti dei centri Sprar e Cat, mediatori culturali, gente comune: tutti uniti per diffondere un messaggio a favore della fratellanza dei popoli, contro l’indifferenza e i muri che anche l’Europa sta costruendo. A capitanare la delegazione, il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno. Con lui, tra gli altri, c’erano i consiglieri provinciali Peppe D’Elia (Campobasso) e Giuseppe Di Pilla (Isernia), mentre i comuni di Campobasso e Venafro erano rappresentati rispettivamente dalla vice sindaca Bibiana Chierchia e dalla presidente del Consiglio comunale Stefania Di Clemente.
Un’edizione dedicata al tema dell’accoglienza di chi fugge dalla guerra, ma anche al ricordo di Giulio Regeni ed alla voglia di giustizia sul suo caso. Senza dimenticare il dramma consumatosi a pochi chilometri di distanza un mese e mezzo fa con il terremoto che ha mietuto 300 vittime: una decina di di studenti e insegnanti del liceo scientifico di Amatrice, ospitati dalla Regione Umbria, hanno sfilato per testimoniare la loro voglia di tornare alla normalità
“Siamo tornati ad Assisi insieme agli studenti sei mesi dopo la ‘mini marcia’ di aprile – ricorda Bibiana Chierchia, presente anche in veste di insegnante – per rimarcare il nostro impegno a condividere e diffondere nel quotidiano i valori della pace e della fratellanza tra i popoli e la cultura dell’accoglienza”.
Erano rappresentate 500 città, 300 enti locali e 118 scuole. Poche le bandiere dei partiti, sopraffatte da bandiere della pace, di Amnesty, Emergency, Libera ed altre organizzazioni pacifiste
di primonumero.it