Morrone del Sannio
Il Sindaco: “Puntiamo molto sul richiamo a una vita più vera, di condivisione, che possa attrarre nuovi residenti in cerca di un luogo accogliente”
di Stefania Pedrazzi – Sindaco (da lafonte.tv)
29 Ottobre 2024
Morrone del Sannio è un paese che ai bimbi è sempre apparso magico. Si allunga come un treno sul crinale di un monte, si può scorgere da lontano quando si percorre la Bifernina, così come dal Matese o da Castelmauro. E con i suoi oltre 800 metri di altitudine, offre una vista panoramica mozzafiato, che si estende a volo d’uccello su una vastissima porzione di Molise, dall’Adriatico all’Abruzzo. Siamo un popolo di montagna: resilienti e coriacei, abituati al vento e alla neve (sempre meno frequente), immersi nella natura, così ricca e biodiversa. Quando scendiamo a valle incontriamo volpi, tassi, a volte l’istrice, rapaci, qualche lupo e ovviamente parecchi cinghiali, che creano problemi molto seri agli agricoltori e alla viabilità. Morrone è un paese agricolo, dove operano imprenditori che conservano le proprie attività nonostante le avversità che caratterizzano il mercato. La modernità non è alleata del mondo rurale e ciò è profondamente sbagliato. Basterebbe farsi un giro tra le stalle, o sui campi di grano nelle notti d’agosto, o ancora a vedere le lunghe infinite arature, per capire il mestiere di chi lavora la terra.
La vocazione al lavoro autonomo è molto sentita: tre negozi alimentari, un bar e un bar-pizzeria, due forni, un produttore di miele, tre artigiani falegnami, due frantoi, una parrucchiera. Il paese ospita una struttura per anziani, un ambulatorio con guardia medica notturna, una farmacia e un ristorante. E anche per l’ultimo “viaggio” è possibile rivolgersi a un’impresa locale di pompe funebri. La parrocchia è molto attiva con la sezione locale dell’Azione Cattolica. La scuola dell’infanzia e la primaria sono frequentate da numerosi bimbi e ad esse si dedicano attenzioni e investimenti. Una palestra moderna e un campetto offrono gli spazi necessari per lo sport. Il comando dei Carabinieri, con sede a Ripabottoni, garantisce un supporto importantissimo, prezioso non solo per la sicurezza ma anche nella gestione di delicati casi e situazioni sensibili.
Se non fosse per le piccole dimensioni dell’abitato e per il numero di residenti, potremmo proditoriamente definirci una cittadina, considerati i servizi offerti. Siamo in effetti uno dei 5.500 comuni italiani con meno di 5.000 abitanti (61% del totale) e ci sentiamo quindi parte di una “maggioranza”. Ma il peso demografico è esiguo e il minor gettito fiscale ci penalizza molto (ma non ci mortifica).
Certamente viviamo un periodo di forte transizione generazionale, ma l’eredità di chi ci ha preceduto non è andata perduta. Ci accomunano ai nostri padri un forte attaccamento al territorio, il piacere di stare insieme e l’amore per la famiglia e per il lavoro. Ne è riprova la presenza di ben 8 comitati festa, che curano le feste patronali (oltre alla manutenzione dei luoghi sacri), e la rinascita del gruppo folcloristico locale.
In un siffatto contesto non è possibile adagiarsi sugli allori, ma è pur vero che vale la pena impegnarsi per conservare l’inestimabile patrimonio di valori materiali (ambiente, imprese, infrastrutture) e immateriali (cultura, socialità, solidarietà) che da tempi immemori viene tramandato. A testimonianza di questa meravigliosa storia sta il sito archeologico di Santa Maria in Casalpiano, mentre conforta osservare il recente aumento delle transazioni immobiliari.
Insomma la sfida di questi anni ’20 sta nell’invertire la rotta. Come fare? Sicuramente siamo interessati al turismo (ma non ossessionati) e puntiamo molto sul richiamo a una vita più vera, di condivisione, che possa attrarre nuovi residenti in cerca di un luogo accogliente, ben servito e immerso nella natura. Per quello che ci riguarda in quanto amministratori, continueremo a fare la nostra parte nella impegnativa gestione di un territorio complesso e nell’elaborazione di nuove opportunità, come già accaduto con i cosiddetti bandi “Comuni marginali” per il finanziamento di nuove imprese e a supporto di nuove residenze.
di Stefania Pedrazzi – Sindaco (da lafonte.tv)
29 Ottobre 2024