“Nocciola Italia? No Grazie!”
Importanti aggiornamenti sul progetto
di Azienda Agricola Radici – fb
12 febbraio 2020
Anche oggi saremo un po’ lunghi ma vi preghiamo davvero di prendervi un momento per leggerci, è davvero importante che la verità si sappia!
Carissimi amici, prima di tutto ci teniamo a ringraziarvi per la vostra attenzione e per il vostro impegno e partecipazione nella condivisione nel messaggio riguardante il pericoloso progetto “NOCCIOLA ITALIA?, NO GRAZIE!”.
In secondo luogo ci teniamo a scrivere qualche precisazione in merito ad alcune cose che sono state dette e scritte in questi giorni in risposta al documento redatto da Slow Food che si oppone al progetto di cui abbiamo parlato nel nostro post precedente.
In particolare, in due articoli del 6 Febbraio, uno di Repubblica e l’altro del Corriere Fiorentino, si descrive il tutto in maniere grossolana, non veritiera e anche offensiva per noi tutti agricoltori.
Già dai titoli si capisce che qualcosa non quadra in quanto recitano questo:
Repubblica
“In Toscana il braccio di ferro su nocciole e grano tra agricoltori e Slow Food.
L’associazione contro la conversione di 500 ettari nel Valdarno: “Terreni a rischio”. Confagricoltura: ” Così sopravviviamo”
O ancora:
“La crociata di Slow Food contro le nocciole”
(foto dell’articolo qui nel post)
Corriere Fiorentino
“La Toscana e la battaglia della Nutella. Slow Food contro le nocciole di Ferrero: natura a rischio. Gli agricoltori: allarme infondato”
https://corrierefiorentino.corriere.it/…/toscana-battaglia-…
EBBENE CARI AMICI, COME AGRICOLTORI NOI CI INDIGNIAMO LEGGENDO QUESTE PAROLE!
Slow Food sta appoggiando la causa di NOI agricoltori del Valdarno, si è schierato dalla nostra parte scrivendo con noi e firmando anche il nostro documento di protesta contro questo scempio!
Ma del nostro documento, inviato gli stessi indirizzi a cui è stato inviato quello di Slow Food, non si parla, non viene citato e nominato in nessun articolo o altro, proprio per avvalorare la menzogna che gli agricoltori sono favorevoli al progetto
Il messaggio che passa da questi articoli è che gli agricoltori del territorio, per sopravvivere (che parola poco simpatica tra l’altro) vogliono aprire le porte alla coltivazione intensiva delle nocciole e Slow Food, quasi per capriccio, si oppone per un suo principio integralista e morale legato alle sue ideologie.
NO, non è così, non si tratta di “Slow Food VS agricoltori” ma di Slow Food CON gli agricoltori‼️
Sono proprio la stragrande maggioranza degli agricoltori, produttori e allevatori del Valdarno a opporsi al “PROGETTO NOCCIOLA ITALIA” e Slow Food li sta appoggiando.
Sono solamente alcuni, per fortuna pochi, insieme a Confagricoltura a voler aprire le porte a questo progetto. Sono pochissimi agricoltori che hanno fatto molto male i calcoli sui finti guadagni nella produzione intensiva delle nocciole e si sono lasciati abbindolare dalle false promesse della lobby in questione.
Inoltre vorremmo anche precisare che ci sono altri territori che come noi stanno combattendo questa battaglia.
Il consorzio calabrese della nocciola infatti ha detto di NO alla Ferrero e al suo “estrattivismo” agricolo-alimentare.
Vi lasciamo qui l’articolo che racconta il no della Calabria e le motivazioni che sono avvalorate dalle nostre stesse ricerche e documentazioni che accertano la grave pericolosità di questo progetto.
https://ilsalvagente.it/…/incompatibili-con-ferrero-cosi-…/…
Dopo tutte le prove raccolte sui danni di questa produzione intensiva, nel Viterbese e in altri territori, dopo la documentazione e le argomentazioni presentate ci chiediamo come Confagricoltura possa dire che sono allarmi infondati negandone la pericolosità per l’ambiente e la salute.
Cosa dobbiamo dimostrare ancora, di quali prove avete bisogno
L’ aumento dell’incidenza dei tumori nelle zone del Viterbese in seguito alla coltivazione intensiva delle nocciole non vi basta
n uno dei due articoli citati il giornalista termina ponendo una domanda a Slow Food, già di principio sbagliando interlocutore perché la domanda la deve porre a noi agricoltori. Ad ogni modo vorremmo chiudere anche noi con una domanda:
Ma davvero credete in tutte le stupidaggini che state dicendo e soprattutto davvero pensate di prenderci in giro ancora a lungo
Se gli agricoltori sono costretti a “sopravvivere” è a causa di politiche agricole scellerate e per nulla rispettose del nostro lavoro, che non valorizzano il territorio e i nostri sacrifici, imponendoci prezzi di mercato svilenti che ci costringono a distruggere i raccolti di arance e pomodori e a rovesciare il latte per terra e a “regalare” e svendere il raccolto dei nostri campi
La nostra battaglia va avanti e non ci faremo scoraggiare dalle vostre false affermazioni o da articoli di giornale “pilotati” per disinformare le persone e alterare la verità dei fatti.
Noi la verità la sappiamo e la grideremo finché avremo fiato!
Cari amici e cittadini, state attenti alle false notizie che vengono divulgate. Vi ricordiamo che siamo disponibili a condividere con voi tutte le informazioni che raccontano la verità dei fatti e la pericolosità di questo progetto.
Vi basta scrivere alla nostra mail ponendo come oggetto “nocciola NO” e vi invieremo il materiale raccolto:
adici.biologica@gmail.com
Siamo lieti di divulgare e mettere a vostra disposizione queste importanti informazioni.
Uniti nella verità diciamo tutti insieme: “PROGETTO NOCCIOLA? NO GRAZIE!”
Grazie della vostra attenzione cari amici!!
Il documento è già stato firmato da:
Associazione dei Produttori del Pratomagno
Terra Libera Tutti
I’Bercio Associazione Culturale
Gruppo d’Acquisto Solidale di Loro Ciuffenna
Associazione Basilaria
Il Mercatale – Mercato Coperto degli Agricoltori
Podere Le Rocche
FederBio
Slow Food Valdarno
WWOOF Italia WWOOF Italia APS
Rete Semi Rurali
Poderaccio organic farmhouse Azienda agricola Biologica
Lo Scarabeo Soc.Coop.
Seed Vicious
Azienda Agricola PandiSole
Mauro Zingrini
Carmen Larocca
La Corbetina Azienda Agricola
Orto Diffuso
Alveare del Valdarno – San Giovanni
Ethic-Street
Apicoltura Roberto Zuccari
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