Parco dell’Olivo di Venafro
Scarabeo: “Frattura mantenga gli impegni assunti accreditando le somme pregresse”
di moliseweb.it
27 novembre 2017
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Il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro è la prima area protetta dedicata all’olivo e la sua istituzione ha lo scopo di promuovere e conservare l’olivicoltura tradizionale. In merito alla gestione di quest’area interviene il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo che in una nota stampa sottolinea il fatto che “i costi di gestione del Parco dell’Olivo di Venafro sono previsti dall’applicazione della Legge Regionale istitutiva del Parco stesso, e sono possibili solo grazie ai fondi ad esso destinati i quali ricadono, direttamente e specificatamente, su un apposito capitolo del bilancio regionale. Quando si cerca di giustificare il mancato versamento delle quote assegnate all’Ente Parco di Venafro, non si fa altro – continua Scarabeo – che omettere un impegno ben preciso”. Il consigliere regionale, infatti, fa riferimento all’Ente Regione, “che non erogando i fondi stabiliti e necessari per svolgere attività istituzionale, dato che la Regione non ha ancora provveduto ad accreditare i fondi per l’anno 2015 e quelli del 2017”.
L’attacco di Scarabeo è diretto al Presidente Frattura e all’Assessore Facciolla, ai quali si è rivolto con un’interrogazione il 30 marzo 2016, la cui risposta, ha spiegato il consigliere, è arrivata dopo due anni, “il Presidente Fattura e l’Assessore Facciolla, fanno pure gli indiani, non erogando quanto spettante al Parco e addirittura chiedono la rendicontazione delle spese sostenute a fronte dei fondi stanziati, peraltro relativi soltanto all’anno 2016. Intanto mancano quelli per gli anni 2015 e 2017, che hanno determinato una situazione insostenibile, sotto il profilo amministrativo e gestionale del Parco stesso, dato che i fondi attribuiti vengono considerati investimenti e non spesa corrente, e poi perché questo atteggiamento crea le condizioni per ulteriori ritardi nell’erogazione degli stessi. Tale richiesta, inoltre, significa che il Parco dell’Olivo di Venafro, per svolgere la propria attività istituzionale, dovrebbe anticiparne tutte le spese: ma ci rendiamo conto? Se il Parco dell’Olivo di Venafro ancora esiste e resiste, è grazie all’impegno del Direttivo e del Presidente Pesino in particolare, – conclude Scarabeo – che continuano a lavorare e rappresentare questo Ente ponendolo al vertice dell’attività di salvaguardia, promozione e sviluppo del settore olivicolo venafrano e di quello circostante.”
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