Premio San Giorgio
Il Premio verrà consegnato all’attore di origini molisane Elio Germano a Campobasso il giorno 16 marzo
di APS La Terra
8 marzo 2024
Il 16 Marzo, dalle 0ore 17:00, a Campobasso presso il Convitto Nazionale “Mario Pagano”
17:00 – Saluti del Rettore del Convitto Nazionale “Mario Pagano” Prof.ssa Rossella Gianfagna
Saluti delle Autorità
Introduce e modera
Prof. Giuseppe Reale
Presidente del Centro Studi Molisano
Laudatio a cura di
Avv. Matteo Iacovelli
Avv. Stefano Maggiani
Centro Studi Molisano
Consegna del Premio San Giorgio 2022 – X Edizione all’attore e regista
ELIO GERMANO
Consegna Targa d’Onore
19:00 – Interventi e conclusioni
Il Premio San Giorgio del Centro Studi Molisano
Il Premio San Giorgio, istituito a partire dall’anno 2013, viene conferito annualmente dal Consiglio Direttivo del Centro Studi Molisano ad una persona – molisana, di origine molisana o comunque che abbia svolto tutta o parte della propria opera in Molise o a favore del territorio e della popolazione molisana – che si sia particolarmente distinta in uno o più dei diversi campi della conoscenza umana, in particolare in campo artistico, storico, giuridico, economico, sociale, scientifico o per l’impegno dimostrato nella salvaguardia dei valori etici, della legalità e della formazione culturale. Inoltre, il Premio può essere attribuito a persone di origine molisana o comunque che abbiano operato in Molise e che si siano particolarmente distinte nei ruoli istituzionali ricoperti, nei vari settori dell’economia oppure per l’impegno profuso nel campo dell’imprenditoria.
Targa d’Onore del Centro Studi Molisano
Il Centro Studi Molisano ha istituito, a partire dal 2020, la “Targa d’Onore”, che il Consiglio Direttivo può attribuire a personalità molisane che nel corso della vita o nello svolgimento della propria attività lavorativa o professionale si siano distinte in uno o più dei diversi campi della conoscenza umana, per l’impegno dimostrato nella salvaguardia dei valori etici, della legalità, della conoscenza e della formazione culturale, soprattutto a favore delle giovani generazioni, e abbiano dato lustro alla Citta di Campobasso e all’intero Molise con l’opera svolta.”
Breve biografia di Elio Germano
Elio Germano è nato a Roma il 25 settembre 1980 da una famiglia originaria del Molise (di Duronia, in provincia di Campobasso). La sua prima apparizione su uno schermo avviene in uno spot televisivo, mentre il debutto cinematografico si realizza con la commedia di Castellano e Pipolo “Ci hai rotto papà” (1993). Durante gli anni del liceo studia recitazione. Il regista Carlo Vanzina gli affida un ruolo nel film “Il cielo in una stanza” (1999), ambientato negli anni ’60, con il quale si impone all’attenzione del grande pubblico. Successivamente, Ettore Scola lo chiama a interpretare il film “Concorrenza sleale” (2001). Seguono le pellicole “Ultimo Stadio” (2002), “Respiro” (2002), “Ora o mai più” (2003) e, soprattutto, “Liberi” (2003). Giovanni Veronesi lo dirige in “Che ne sarà di noi” (2004), Gabriele Salvatores in “Quo vadis, Baby?” (2005) e Luca Guadagnino in “Melissa P.” (2005). In quegli stessi anni, oltre al ruolo in “Romanzo criminale” (2005) di Michele Placido, interpreta il film “N (io e Napoleone)” (2006) diretto da Paolo Virzì, con cui consegue il Globo d’Oro quale miglior attore rivelazione, e “Mio fratello è figlio unico” (2007) di Daniele Luchetti, con cui risulta vincitore del Globo d’Oro e del David di Donatello. Quest’ultimo premio gli viene tributato anche per il ruolo nella pellicola di Daniele Luchetti, “La nostra vita” (2010), presentato in concorso al Festival di Cannes nel 2010, per il quale riceve anche il Nastro d’Argento, e per “Il giovane favoloso” (2014) di Mario Martone, biopic dedicato a Giacomo Leopardi, che costituisce a tutt’oggi una delle sue più importanti prove di recitazione. Con Paolo Virzì gira anche il film “Tutta la vita davanti” (2008), che arriva in sala nello stesso anno di “Come Dio comanda” di Daniele Vicari, che lo dirige anche in “Diaz” (2012). Viene scelto da Ferzan Ozpetek come protagonista di “Magnifica presenza” (2012) e da Giovanni Veronesi per interpretare “L’ultima ruota del carro” (2013), per poi recitare in “Suburra” (2015) di Stefano Sollima. Interpreta “Alaska” di Claudio Cupellini, che gli vale l’assegnazione del Globo d’Oro, e Francesco d’Assisi ne “Il sogno di Francesco” (2016), diretto da Renaud Fely e Arnaud Louvet. Il regista Gianni Amelio lo dirige in “Tenerezza” (2017) e Daniele Luchetti in “Io sono tempesta” (2017). Nel periodo più recente, Giorgio Diritti lo chiama ad interpretare il pittore Antonio Ligabue in “Volevo nascondermi” (2020), ruolo per cui riceve, quale migliore attore, il David di Donatello e l’Orso d’Argento al Festival del Cinema di Berlino, mentre nel 2021 interpreta “America Latina” di Damiano e Fabio D’Innocenzo e “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio. L’ultimo film nelle sale con Elio è “Palazzina Laf”, con la regia di Michele Riondino (2023).
di APS La Terra