Sette italiani su dieci non vanno al cinema né al museo
Presentato il rapporto Federculture: il 38,5% degli adulti non partecipa ad alcun tipo di attività culturale, ma cresce la spesa media delle famiglie e la quota di chi legge almeno un libro l’anno
di Favia Amabile (da lastampa.it)
23 ottobre 2018
Ci sono quasi quattro italiani adulti su dieci ( il 38,5%) che non partecipano ad alcun tipo di attività culturale. E circa sette italiani su dieci non vanno al cinema, non visitano un museo né un sito archeologico. Al Sud più di otto adulti su dieci, l’82%, se ne tengono ben lontani.
In Sicilia si spende tre volte in meno in cultura di quanto si spende in Trentino Alto Adige. E in tutta l’Italia si spende di meno che in Ue: 6,7% della spesa media annuale totale di una famiglia contro l’8,5%, cifre molto lontane dall’11% della Svezia. A spendere di meno dell’Italia solo Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Cipro, Grecia. Sono i dati contenuti nel rapporto Federculture, dove si analizzano le attività delle imprese culturali e come gli italiani le usano.
Non tutti i dati sono negativi. La quota di spesa dedicata a musei, cinema, teatro e concerti, per una famiglia media italiana è aumentata del 3,1% nel 2017. In termini assoluti corrisponde a 31 miliardi di euro: la spesa è in aumento per il terzo anno consecutivo dopo il crollo del 2012-2013. Il valore annuale complessivo, che comprende quindi anche la spesa per libri e musica, è di 71,4 miliardi con una crescita del 2,6% rispetto al 2016.
Al botteghino si spende di più (+ 0,71 per cento), ma perché aumentano i prezzi, non gli ingressi, che diminuiscono di circa 4 punti. In calo anche le attività di spettacolo, di 2 punti e mezzo. Cresce leggermente anche la quota di coloro che leggono almeno un libro all’anno, da 40,5% a 41%. Aumentano quelli che leggono almeno 3 libri, ma diminuiscono i `lettori forti´, quelli che ne leggono più di 12.
Positivi i dati sul turismo culturale. Rappresenta il 35,4% della spesa totale per il turismo. Crescono del 10% i visitatori di musei statali e «la spesa culturale di turisti aumenta dell’11 per cento» sottolinea il presidente di Federculture, Andrea Cancellato. «Non abbiamo particolarmente apprezzato che il turismo sia passato dal ministero dei Beni culturali alle Politiche agricole; ci vorrebbe una cabina di regia a Palazzo Chigi» sottolinea Claudio Bocci, direttore di Federculture.
La spesa in cultura delle amministrazioni comunali scende del 4% rispetto al 2015 e anche le erogazioni dalle fondazioni bancarie, -9% rispetto al 2016. Quanto ai fondi pubblici, nel 2017 e 2018 lo stanziamento del Mibac è stato confermato nell’entità degli anni precedenti: il bilancio ministeriale è di 2 miliardi e anche nel previsionale 2018 risulta uno stanziamento di 2,4 miliardi.
di Favia Amabile (da lastampa.it)