Solidarietà per Francesco Mendozzi
In una lettera postata su fb l’animatore del “Bollettino della Letteratura Capracottese” denuncia il clima di intimidazione a cui è soggetto
di APS La Terra
18 Aprile 2025
Questa è la lettera diffusa da Francesco Mendozzi sul suo profilo fb.
Il 21 febbraio scorso i Carabinieri di Capracotta mi hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nell’ambito di un procedimento penale che mi vede indagato del delitto p.e.p. dall’art. 348 del codice penale, perché «redigendo e pubblicando in modo continuativo il “Bollettino della Letteratura Capracottese”, contenente articoli aventi ad oggetto storie del passato, aneddoti ed anche temi attuali riguardanti la vita sociale del Comune di Capracotta, che veniva divulgato – con cadenza mensile – presso il bar circolo sportivo “Sci Club Capracotta” ove chiunque poteva prenderne gratuitamente una copia, esercitava abusivamente la professione di giornalista, atteso che esso imputato non era iscritto nell’elenco dei professionisti ovvero in quella dei pubblicisti dell’albo istituito presso l’ordine dei giornalisti del Molise».
Dopo aver nominato due avvocati difensori, ho estratto copia della documentazione depositata presso la segreteria del pubblico ministero, dalla cui lettura emerge quanto segue.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, prof. Vincenzo Cimino, «venuto in possesso di una articolata serie di riviste cartacee», il 28 marzo 2023 ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica, «chiedendo il sequestro e il blocco della diffusione del prodotto cartaceo». Tuttavia, il prof. Cimino, nel denunciarmi, mi ringrazia «per il sacrificio nel dar vita ad una voce locale, peraltro scritta anche in modo decoroso», riconoscendo forse che il mio Bollettino era un modo per tenere viva la cultura di un paese piccolo e ad elevato rischio di spopolamento. L’atto di significazione presentato da Cimino aveva altresì «una natura preventiva ed educativa per futuri tentativi sovversivi».
Il procedimento penale, in prima battuta, è stato archiviato, in quanto l’art. 663bis richiamato dal prof. Cimino è stato depenalizzato: «il fatto non è più previsto dalla legge come reato». In pratica, il sottoscritto era stato accusato di «divulgazione di stampa clandestina», un’espressione che rimanda agli anni di piombo e alla cosiddetta “strategia della tensione”. Dopo l’archiviazione, il mio denunciante, il 21 novembre 2023, ha sollecitato con maggior forza la Procura di Isernia perché, pur confessando che «questo Ordine professionale non ha esperito alcuna denuncia nei riguardi dell’ipotetico trasgressore», comunicava che continuavano «ad arrivare plichi, nella nostra sede di Campobasso, con all’interno sempre la medesima surrettizia ed irregolare testata giornalistica diffusa in Capracotta, il famoso Bollettino».
Il «famoso Bollettino»: mai avrei pensato che il mio umile foglio di ricerche culturali guadagnasse la universale notorietà, come la parola “famoso” lascia intuire. Si desume che qualcuno da Capracotta inviava periodicamente il mio Bollettino all’Ordine dei Giornalisti del Molise, spingendo quest’ultimo ad intervenire presso le competenti autorità affinché bloccassero Francesco Mendozzi e il suo «famoso Bollettino» e facendo ben attenzione a che il suo nome non venisse pubblicato nell’esposto in Procura. Il problema del giornalismo molisano, insomma, stava in quei 6 fogli pubblicati a mie spese, senza scopo di lucro, in favore dei miei compaesani che chiedevano di essere informati sulla storia antica e moderna di Capracotta.
Per uno stralcio dell’accusa, in cui era citato l’art. 348 c.p., sono stato alfine accusato di esercitare abusivamente la professione di giornalista. Ed è questa l’accusa da cui mi dovrò difendere nel processo che verrà. Un tentativo di fermarmi partito da qualcuno che, evidentemente, non gradiva il mio Bollettino e le sparute critiche che, di tanto in tanto, vi erano contenute. Critiche che, pel costrutto costituzionale, sono ampiamente legittime, a meno che non degenerino nell’ingiuria o nella diffamazione.
Inutile ribadire, come tutti Voi sapete, che il mio Bollettino era totalmente gratuito e che lo consegnavo a mano ai conoscenti e alle persone che avevano un reale interesse verso la cultura, l’arte, la letteratura e la storia locali. Il mio intento, dichiarato sin dall’inizio, era quello di fornire un supporto cartaceo a quelle persone che, per età o per mezzi, non riuscivano a leggere i miei articoli sul web. Lungi da me – e chiunque potrà testimoniarlo – che mi sia mai spacciato per giornalista o che abbia fatto credere che lo fossi. Mi occupo, per pura passione, di cultura locale a 360°, tanto che a dicembre scorso abbiamo dato vita all’omonima associazione di promozione sociale Letteratura Capracottese APS, arrivata a circa 80 iscritti, e riconosciuta tale dal Registro unico nazionale del Terzo settore. Questo per dire che ciò che viene considerato «elemento identificativo del prodotto», ossia “Letteratura Capracottese”, è sempre stata una piattaforma per aiutare le persone a mettere su carta i propri ricordi, a salvare la tradizione orale e dialettale, a perpetuare le tradizioni locali, il tutto comprovabile sul sito ufficiale dell’Associazione, nei libri pubblicati a mio nome o nei quali ho collaborato.
Per proteggere la dignità mia e della mia famiglia, ho deciso di sospendere qualsiasi pubblicazione cartacea, tranne quella dei libri, tanto che a breve uscirà l’ottavo volume degli “Argomenti di Letteratura Capracottese”. Ho deciso di fermarmi in attesa della definizione di un giudizio che, dopo regolare processo, mi vede imputato per un reato che sono certo di non aver commesso e che anzi restituisce ai capracottesi di buona volontà il clima nel quale siamo costretti a vivere in paese.
Tuttavia, il mio amore per Capracotta resta immutato. Con la nostra Associazione stiamo organizzando diversi eventi culturali, letterari e naturalistici per la primavera e per l’estate prossime, oltre ai consueti appuntamenti periodici con la “Merenda letteraria” e alle continue ricerche storiche che ci hanno portato fin dentro l’Università del Molise. Questo per dire che il mio impegno per Capracotta non diminuisce, ed anzi, dopo questa battuta d’arresto, aumenterà di intensità.
Andrò fino in fondo.
Francesco Mendozzi
L’APS La Terra si unisce allo sconcerto manifestato da Franco Valente per esprimere solidarietà e sostegno a Francesco Mendozzi.
“La lettura di questa lettera ci aiuta a capire in quale contesto deve operare chi ama la propria terra e spende la propria esistenza per consegnare alle future generazioni i pilastri della propria esistenza in vita.
I giornalisti del Molise dovrebbero autoconvocarsi e proporre di consegnare a Francesco Mendozzi il titolo di giornalista ad honorem.
Soprattutto dovrebbero fare una ricognizione al proprio interno e cacciare dal proprio sodalizio opportunisti e portaborse politici che offendono la professione di giornalista che io considero l’unica grande attività che consente a noi cittadini indifesi di conoscere le verità antiche e moderne della storia dell’umanità’ e degli intrighi che si nascondono dietro le facciate dei luoghi del potere. Francesco: siamo e saremo sempre con te!” (Franco Valente)
di APS La Terra
18 Aprile 2025