• 09/25/2023

Turismo della memoria

La presentazione dell’Antologia “Italia bella mostrati gentile – storie di emigrazione e alimentazione”

di Pasquale Di Lena

25 Settembre 2023

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In un piccolo teatro molto bello, il Marruccino; di una città datata 3200 anni, Chieti, un sabato mattino stupendo all’insegna della memoria, della cultura, della buona musica e dell’amicizia. Valori che neanche il sistema dominante di disvalori riuscirà a cancellare.

Idea, promozione, regia e realizzazione di un animatore e organizzatore instancabile. Ugo Iezzi, l’autore di un famoso calendario “Lu lunarjie“, che ha superato le venticinque edizioni. Un’antologia dedicata agli 80 milioni di italiani e oriundi emigrati nel mondo e, se si tiene conto di quelli che gli italiani hanno sposato o frequentato, si parla di 250 milioni di italianici. Un mondo che merita grande attenzione, molto più di quella ricevuta nel tempo di un secolo e mezzo. Se la Dieta Mediterranea, da alcuni anni vive il successo, che merita, nel mondo ed è quella riconosciuta da oltre sei anni la migliore tra le sessanta e più quotale, il ruolo dei nostri emigrati, senza nulla togliere al suo scopritore americano Ancel KEynes, è da ritenersi fondamnentale per averla fatta degustare con la cucina che più la rappresenta, quella del Vento o del Friuli, delle Marche o del Lazio, dell’Abruzzo-Molise o della Calabria, della Sicilia o della Sardegna, cioè dei nostri territori vocati alla qualità e alla diversità dei suoi tesstimoni più noti, le eccellenze enogastronomiche, che con oltre 850 riconoscimenti danno un primato ineguagliabile in Europa e,, così, nel mondo intero.

Un riconoscimento l’Antologia firmata da 14 autori: Gamilla Iezzi – Gabriele Di Camilo – Fiorella Borin – Liddo Schiavo – Maria D’Alessandro – Mariangela Petruzzelli – Marica Caramia – Nicola Picchione – Paola Cecchini – me – Rosa Romano – Ugo Ardini – Ugo Iezzi – Valentino Di Persio. Maria D’Alessandro giunta dall’Argentina, dalla capitale dove vive da quando è arrivata con sua madre e le sue sorelle per riabbaracciare il padre emigrato anni prima. Sono i nostri emigrati che, con i loro figli, nipoti e pronipoti, hann oimposto, insieme con la diffusione della nostra ristorazione all’estero, la nostra cucina. Come hanno dato un contributo non indifferente, con le loro rimesse (altro che Piano Marshall!) ai propri familiari in Italia. Un Italia più grande dell’Italia, un mondo di gente legata alle proprie radici o che sanno delle radici dei propri avi, che hanno voglia di Solfanelli del Gruppo Edditoriale Tabula Fati di Chieti.sapare e vedere e ciò è possibile se siamo capaci di costruire quel ponte ideale (altro che quello dello stretto inutile e perdente per il domani) che racconto con il mio contributo dato all’opera, edita dalla Solfanelli del Gruppo Edditoriale Tabula Fati di Chieti. Prrsenti due protagonisti: Angelo Sollazzo, presidente della CIM Confederazione degli Italiani nel Mondo e Angelo Radica, Presiente dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino. 

di Pasquale Di Lena

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